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Concorso dei formaggi: il Bitto più buono è rosa

ECONOMIA E POLITICA - 15 10 2017 - redazione

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/Vanessa Negrini_mostra del bitto 2017

Un anno dopo il Bitto super di Flavio Mazzoni, al concorso per il miglior formaggio di questa edizione della Mostra del Bitto è mancato l’acuto ma è giunta conferma di un livello medio sempre più alto fra i produttori che si sono giocati i premi per pochissimi punti. A trionfare è stata Vanessa Negrini, 17 anni appena, talento e passione eredità di famiglia, uniti a un impegno che è cresciuto negli anni: è suo il Bitto più buono del 2017, prodotto all’alpe Ferla, nel comune di Caspoggio.

 

Nel centro della Valmalenco ha sede l’azienda di papà Maurizio. Vanessa si è aggiudicata anche il premio per il casaro più giovane. Un’affermazione, la prima in assoluto, che pone l’attenzione sul ruolo delle donne nelle aziende agricole, sempre più protagoniste, coinvolte al pari degli uomini nelle attività di famiglia, e sul ricambio generazionale nel settore lattiero-caseario. Il futuro è dei giovani, sia maschi che femmine: l’exploit di Vanessa lo dimostra.

 

Il secondo e il terzo premio del concorso riservato al Bitto di quest’anno vanno in Alta Valle: rispettivamente al casaro Giuseppe Rinaldi di Cascina Margherita, dell’alpeggio Forni, a Valfurva, e a Francesco Gurini di Baita Noa, alpeggio Prei, a Valdidentro. Nella classifica che premia il Bitto di un anno si confermano il casaro Flavio Mazzoni e il caricatore Isidoro Motta, vincitori nel 2016 con il Bitto super prodotto all’Alpe Piazza, nel comune di Albaredo, seguiti da Nicholas Codega, terzo l’anno scorso, dell’azienda agricola dei fratelli Codega di Colorina, e da Domenico Vaninetti di Del Curto Farm di Piuro. Il dato sulle forme presentate nelle due categorie del Bitto è in aumento: 43 l’anno scorso, 48 quest’anno, il 10% in più.

 

«Al di là dei risultati - spiega Selene Erini, coordinatrice del Consorzio di Tutela dei Formaggi Valtellina Casera e Bitto - ciò che emerso dal lavoro della giuria di esperti assaggiatori è la qualità omogenea delle forme, buona e senza difetti, a conferma della crescita di tutto il settore. Rileviamo con soddisfazione l’aumento del numero dei partecipanti, che rivela l’interesse dei produttori e la volontà di sottoporsi al giudizio degli esperti».

 

Il formaggio più buono dell’anno, quello che ha ottenuto il punteggio più alto in assoluto, vincitore del premio intitolato a Roberta Lodi, per anni presidente della giuria del concorso, non è il Bitto bensì lo Scimudin che, due anni dopo la prima affermazione, è riuscito nuovamente a spodestare sua maestà dal trono. I vincitori sono Pierantonio Baruta e Stefano Franzini, casari della Latteria di Chiuro, già vincitori della categoria l’anno scorso, che si sono imposti su Francesco Miotti della Latteria Sociale Valtellina e Bruno Maffezzini della Fiorida di Mantello. Miglior formaggio Latteria è stato decretato quello prodotto da Stefano Barelli, dell’azienda agricola Gabriele Barelli di Piuro, davanti a Francesco Miotti della Latteria Sociale Valtellina e a Maicol Codega dell’azienda dei fratelli Codega. Nelle tre categorie in cui è suddiviso il Valtellina Casera a seconda della stagionatura, le due realtà lattiero-casearie più importanti della provincia di Sondrio, Latteria Sociale Valtellina e Latteria di Chiuro, si sono spartite i primi premi e alcuni posti sul podio. Per il Valtellina Casera giovane ha vinto Chiuro davanti all’azienda Milesi di Dubino, casaro Franco Milesi, e a Maurizio Negrini di Caspoggio.

 

Primo posto per la Latteria Sociale di Chiuro anche nella categoria riservata al Valtellina Casera di 180-299 giorni, seconda la Latteria Sociale Valtellina, terza la Fiorida. Per la versione stagionata del Valtellina Casera, oltre i 300 giorni, la giuria ha premiato Francesco Miotti della Latteria Sociale Valtellina che ha battuto rispettivamente la Latteria Sociale di Chiuro e la Fiorida. È stato assegnato anche il premio in ricordo di Aldo Gusmeroli, prematuramente scomparso nell’estate del 2016, presenza fissa nella casera della Mostra del Bitto, al Bitto che ha ottenuto il punteggio più alto, considerando entrambe le annate in concorso, risultato essere quello prodotto da Flavio Mazzoni all’Alpe Piazza di Albaredo.

 

«Le due giurie hanno lavorato con grande professionalità per stilare le classifiche di merito - conclude Selene Erini del Consorzio dei formaggi -. Il nostro ringraziamento va al presidente Renato Ciaponi e a tutti i componenti che ogni anno ci forniscono indicazioni sulla qualità e sulle caratteristiche dei formaggi che risultano fondamentali per svolgere al meglio il nostro ruolo a supporto dei produttori. La vittoria assoluta dello Scimudin premia un formaggio che sempre più incontra il favore dei consumatori e ottiene riscontri sul mercato». Renato Ciaponi ha presieduto entrambe le giurie, una per il Bitto, l’altra per Valtellina Casera, Scimudin e Latteria, formate da esperti assaggiatori: Gabriella Angelini, Gianni Balzarri, Aminta Bonomi, Renato Bontognali, Milena Braschi, Beppe Casolo, Marco Chiapparini, Giacomo Codazzi, Giancarlo Croce, Oscar Del Barba, Paolo Failoni, Fides Marzi Hatungimana, Marco Imperiali, Luciana Libera, Lina Pizzini, Gianni Ravelli, Monia Scherini, Tiziana Silvetti, Giancarlo Speziale.

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