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Concorso dei formaggi: grande attesa per il Bitto 2017

ECONOMIA E POLITICA - 22 09 2017 - Redazione

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L’attesa per i risultati, che anche quest’anno non verranno resi noti in anticipo, la presenza di produttori casari, i veri protagonisti dell’evento, la calorosa accoglienza di familiari e amici, che fanno suonare forte i loro campanacci, rendono la cerimonia di premiazione del concorso dei formaggi l’appuntamento clou della Mostra del Bitto.

 

Programmato nella serata di sabato 14 ottobre, alle ore 20.30, nell’auditorio Sant’Antonio, l’evento sarà seguito da uno spettacolo che si svolgerà all’esterno, sulla piazza. L’interesse e l’attenzione del mondo produttivo come dei consumatori sono tutti per i risultati e le classifiche di merito che decreteranno i formaggi più buoni e i casari più abili. Sette le categorie: Bitto di un anno e Bitto del 2017, Valtellina Casera in tre diverse stagionature, Scimudin e Latteria. Saranno come sempre due distinte giurie, formate da esperti assaggiatori, ad assaggiare e analizzare le forme in concorso: una per il Bitto e una per gli altri formaggi.

 

Le giurie si riuniranno nei giorni precedenti la Mostra del Bitto per emettere i verdetti prima che i formaggi in concorso vengano esposti nella casera che, in questa edizione, sarà posta proprio all’ingresso della tensostruttura allestita in piazza Sant’Antonio. Al termine di un’annata d’alpeggio complessivamente favorevole, seppure chiusa in leggero anticipo, il concorso dei formaggi darà i primi responsi sulla qualità del Bitto 2017, un’indicazione importante sulla qualità del re dei formaggi valtellinesi. In valle regna l’ottimismo poiché i primi riscontri del Consorzio di tutela, che ha avviato la marchiatura delle forme dopo i settanta giorni previsti dal disciplinare di produzione, sono positivi sia sul fronte della qualità che su quello della quantità.

 

«Le condizioni meteorologiche hanno creato qualche problema agli alpeggiatori, ma l’annata è da considerare positiva, seppure con qualche differenza da zona a zona, ma anche a questo siamo abituati - sottolinea il presidente Vincenzo Cornaggia -. La chiusura anticipata della stagione ha inciso in maniera limitata, considerato che i picchi di produzione si registrano nelle settimane centrali dell’estate, e dai primi assaggi il Bitto del 2017 sembra di alta qualità. In vista del concorso e in attesa delle valutazioni della giuria siamo molto fiduciosi». Intanto, il 2017 sarà ricordato come un anno importante per l’adesione di alcuni produttori di Bitto al Consorzio di tutela e al sistema di certificazione: oggi sono una sessantina per l’ingresso di sei nuovi soci, quattro dei quali che caricano gli alpeggi della Valgerola e della Valvarrone. Un dato positivo che si aggiunge alla soddisfazione per il rinnovato interesse dei giovani.

 

«L’ingresso di nuovi soci produttori di Bitto e il ricambio generazionale nella conduzione degli alpeggi sono due fatti che rendono questo 2017 molto importante per il Consorzio di tutela e per il mondo agricolo provinciale - conclude il presidente Cornaggia -. Sono i segnali di una vitalità del settore lattiero-caseario che ci fa ben sperare per il futuro».

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