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Come possiamo prevenire e limitare gli infortuni sul lavoro?

ECONOMIA E POLITICA - 15 10 2021 - Redazione

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L'altra sera un operaio di 21 anni è stato vittima di un grave infortunio sul posto di lavoro. Notizie di questo genere sono all'ordine del giorno, ma questa è rimasta un po' impressa a tutti noi.

L'accaduto nei particolari

L'accaduto è avvenuto il venerdì sera alle 20.30 all'interno dello stabilimento di Talamona del Nuova Pignone, un'azienda toscana che si occupa di realizzare turbine a gas e compressori centrifughi per la movimentazione di gas ed idrocarburi. Il giovanissimo operaio, infatti, stava lavorando al tornio. Per delle cause ancora in fase di accertamento, una manica della sua maglia sarebbe rimasta incastrata nel macchinario, di conseguenza intrappolando il braccio. La richiesta di soccorsi è stata immediatamente mandata. Nell'attesa dell'arrivo del personale sanitario, i suoi colleghi hanno avuto la rapidità di intervenire, proteggendo la parte del braccio lesionata in maniera sterile. Successivamente all'arrivo del personale sanitario del 118, il ragazzo è stato ricoverato d'urgenza all'ospedale San Gerardo di Monza. Adesso il ragazzo si trova nel reparto di Rianimazione, in prognosi riservata. Nonostante non si trovi in pericolo di vita, le sue condizioni sono abbastanza serie e critiche.

 

All'interno dell'ospedale, ha subito un'amputazione dell'avambraccio con una delicatissima operazione chirurgica. Fortunatamente l'operazione è andata a buon fine. La preoccupazione più grande, però, riguarda il ripristino della funzionalità del braccio. Non sappiamo con certezza se grazie all'operazione chirurgica, potrà finalmente riprendere ad utilizzare l'arto lesionato. Una cosa certa, però, è che  l'azione dei suoi colleghi potrebbe aver salvato il giovane ragazzo dalla perdita totale dell'avambraccio. Per avere degli ulteriori accertamenti e conferme su quanto sia accaduto, sono intervenuti il personale dell'Ats della Montagna, specialisti in ambito di infortuni sul lavoro, e i carabinieri della Stazione di Morbegno.

Come si può prevenire e limitare tutto questo?

Quello che abbiamo appena visto è stato sicuramente uno degli incidenti più seri, se non più gravi, avvenuto su un posto di lavoro. Davanti a notizie del genere e a continui casi di sfortunati eventi, la domanda che ci poniamo è solo una: Come si può prevenire tutto questo? Purtroppo a questa domanda non c'è una risposta sicura. In compenso, le ipotesi e le strategie che si possono adottare per ridurre il rischio di incidenti ed infortuni sul lavoro, esistono.

 

Si può pensare ad un'incremento dell'attività di informazione sulle conseguenze dovute a queste problematiche. L'obiettivo sarebbe quello di far aumentare la consapevolezza di una gravità che, purtroppo, bisogna tenere in conto tutti i giorni. Specie se sei un lavoratore occupato in uno dei settori più a rischio. Le conseguenze dovute agli incidenti e agli infortuni, però, già le sappiamo. C'è il bisogno di adottare delle vere e proprie soluzioni concrete. Per molti lavoratori, non bastano più le parole.

 

Una soluzione valida, che potrebbe essere presa in considerazione, è l'utilizzo dei robot. In particolar modo, nel settore industriale si potrebbero prevenire numerosi incidenti grazie al ricorso di un braccio robotico industriale. Se pensiamo attentamente a questa soluzione, ci possiamo accorgere che la tecnologia ormai è il futuro che ci aspetta. Considerare l'idea di adottare delle strategie di sopravvivenza, all'interno del lavoro, potrebbe rivelarsi una salvezza. I vantaggi sono molteplici.

 

Innanzitutto, nei prossimi anni, si potrebbe assistere ad una grande evoluzione dell'uomo e soprattutto della tecnologia. E' necessario comprendere che, per ora, il rapporto uomo-macchina è ridotta al minimo. Pertanto, se valutiamo l'idea di utilizzare un braccio robotico industriale di terzo livello, l'influenza reciproca tra macchina e uomo potrebbe aumentare in maniera elevata. L'altro aspetto positivo è che la figura dell'operaio potrebbe cambiare esponenzialmente. Non è più l'operaio a sacrificare la sua vita ogni giorno, inconsapevolmente. Bensì è un macchinario a doverlo fare.

 

Il massimo che può succedere è che un robot di tale livello possa rompersi. Nulla vieta, però, che si potrebbe comunque costruirne un altro.

 

Inoltre le tempistiche di lavorazione all’interno delle aziende andrebbero a velocizzarsi sempre di più. Si eviterebbero, in questo modo, i soliti tempi improduttivi e morti sul posto di lavoro.

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