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Addio alla malavita da importazione

ECONOMIA E POLITICA - 01 12 2018 - Alessandro Cantoni

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I malintenzionati hanno le ore contate. Potranno scegliere se andarsene fuori dai piedi con le loro gambe, oppure col beneplacito di Matteo Salvini. Il decreto sicurezza, finalmente approdato tra gli scranni di Palazzo Chigi, è un traguardo per la giustizia sociale di questo sciagurato paese, e servirà a ripristinare un po’ più di legalità laddove regna, sovrana e indisturbata, l’anarchia.

 

I primi a beneficiare di questa riforma saranno i cittadini italiani. Una sindrome da tremarella acuta dovrebbe invece colpire i macellai del continente nero o giallo che sia.

 

Tra le altre cose, si vorrebbe accantonare il famigerato permesso «per motivi umanitari» di cui ha beneficiato, solamente nel 2017, quasi un quarto dei richiedenti asilo. Bene. Finalmente la Lega porta a casa un risultato che ci fa scordare le bischerate dei mesi scorsi e che hanno spinto gli investitori stranieri a issare bandiera bianca. E qui veniamo al punto. Il decreto sicurezza non è una battaglia ideologica, ma di buonsenso. Persino nel partito democratico avrebbero dovuto capirlo. E invece no. Hanno inscenato la solita smargiassata. I suddetti mi devono dunque spiegare che male ci sarebbe se, uscendo dal focolare domestico, potessimo starcene più tranquilli, senza dover per forza chiedere la grazia al Padreterno purché ci eviti la disdicevole seccatura di trovare dietro la porta un branco di macachi venuti a stanziarsi tra le nostre mura. Le strade sarebbero certamente più libere da accattoni e risorse boldriniane di varia natura, e anche questo mi pare cosa buona e giusta. Liberi di tenersi le loro opinioni, così come io mi tengo le mie, pur sbagliate siano.

 

Ma si mettano l’anima in pace le buonanime della sinistra, ché a beneficiare di questo provvedimento saranno pure gli immigrati regolari che vivono sul suolo italico senza aver mai rotto le scatole a chicchessia e che ci procacciano pure qualche quattrino in più. A costoro, la patria è riconoscente. Amen.

 

Alessandro Cantoni

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