MENU

Teatro sociale di Sondrio, il contributo della musica alla “Giornata della memoria”

CULTURA E SPETTACOLO - 21 01 2017 - Redazione

CONDIVIDI

/BossoConcept-Ensemble-II-300x236.jpg

Gli “Amici” di Sondalo e il CID di Sondrio vogliono essere presenti all’appuntamento con la “giornata della memoria” con un’iniziativa valida, originale e capace, oltre che di conquistarci con la bellezza della musica, di indurci alla riflessione sugli orrori della guerra e dell’olocausto nella speranza in un mondo senza più odio e violenza. Un mondo di pace al quale la musica è chiamata, come tutte le arti, a dare il proprio fondamentale contributo.

 

Si intitola “In memoriam: Oriente / Occidente” il concerto che si terrà venerdì 27 gennaio 2017, ore 20.45, al Teatro Sociale di Sondrio. Protagonista l’orchestra da camera “BossoConcept”, diretta dal compositore argentino Jorge A. Bosso che vedrà la partecipazione della clarinettista valtellinese Ivana Zecca (concerto che sarà preceduto il 24 gennaio, ore 18.00, da un incontro pubblico con gli stessi musicisti sul tema della memoria presso la sala Vitali del Credito Valtellinese).

 

La performance del 27 gennaio farà leva su illustri compositori di origine ebrea quali Ernest Bloch, Paul Dukas e Aaron Copland. La serata, assai articolata, si dividerà in due parti: nella prima, dedicata all’Oriente, verrà presentata la preghiera Eli Eli di Hanna Szenes (poetessa ungherese perseguitata dai nazisti) musicata da David Zehavi (scomparso nel 1977) nella rielaborazione per clarinetto, violoncello e archi del M° Bosso. A seguire una composizione dello stesso Bosso, Moshee per violoncello e 17 archi, che ci fa ricordare come la musica, fin dall’inizio della civiltà ebraica, fosse uno degli elementi essenziali attraverso cui lodare l’entità divina.


 
Nella seconda parte, Occidente, ascolteremo Night di Bloch e L’apprendista stregone di Dukas, entrambi trascritti dal M° Bosso. Di Copland sarà invece eseguito il Concerto per clarinetto e orchestra: scritto per Duke Ellington, mostra numerosi e chiari elementi della cultura jazz.

Jorge A. Bosso, classe 1966, è un artista-filosofo i cui lavori sono sempre più riconducibili a una ricerca di pensiero trascendentale. Egli non crede nella divisione tra le correnti musicali ed è in quest’ottica che ha formato l’ensemble BossoConcept. Nel 2010 gli “Amici della Musica” gli hanno commissionato una partitura per l’“Aulularia” di Plauto che ha fatto da colonna sonora a uno spettacolo messo poi in cartellone dal sodalizio di Sondalo.

 

Fra le altre opere commissionate a Bosso meritano una menzione “Di Mappe, Valli et laiche Legendae” (2011) voluta dall’Associazione Serate Musicali per celebrare la Valtellina e la Valchiavenna e, su richiesta della stessa associazione, nel 2016, nell’ambito delle Celebrazioni Ariostesche, “Frottole, Canoni, Ballate, Madrigali et altre Maraviglie per Orlando, l’Eroe Furioso”. Durante il Progetto Martha Argerich 2012 è stato prodotto e trasmesso dalla RSI Rete Due, Radio Televisione Svizzera Italiana, il ciclo da lui concepito “Alla Ricerca del Tango Perduto”, ispirato alla musica di Buenos Aires.

 

Ivana Zecca ha iniziato lo studio del clarinetto all’età di 8 anni. Si è diplomata presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano per poi frequentare corsi di alto perfezionamento. In seguito ha conseguito la laurea biennale di secondo livello – indirizzo orchestrale – presso il Conservatorio “G. Nicolini” di Piacenza. Ha frequentato corsi di vocalità e ha studiato musicoterapia, didattica della musica e direzione orchestrale. Da 25 anni è direttore artistico delle Serate Musicali in Valtellina con cui ha dato vita a tanti eventi con musica classica, flamenco, musica celtica, balcanica, la canzone italiana d’autore, un festival del tango argentino, spettacoli di teatro musicale e varie manifestazioni in Italia e all’estero di contenuto non solo artistico ma anche sociale. Ha collaborato con prestigiose formazioni cameristiche ed è co-fondatrice, nel 2001, del BossoConcept, formazione poliedrica a organico variabile, con un repertorio che spazia dalla classica fino a “suoni di confine” e rivisitazioni del passato in una prospettiva sperimentale.

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI