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Successo per la seconda edizione del “Coro Stelvio Festival”

CULTURA E SPETTACOLO - 03 09 2019 - Redazione

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/“Coro Stelvio Festival” 2019

Sabato 31 agosto, presso la chiesa dei santi Gervasio e Protasio di Bormio, si è tenuta la seconda rassegna del “Coro Stelvio Festival”. La serata ha visto esibirsi tre realtà corali e culturali diverse per repertorio, musicalità, voci, armonie e temi dei brani eseguiti, nel segno della ricca tradizione del canto popolare.

 

Ad aprire il concerto, diretti dal maestro Matteo Bertolina, sono stati i padroni di casa, il Coro Stelvio che, alla ricerca di un proprio repertorio originale, hanno eseguito brani come: La mia Zent, su testo di Giancarlo Maculotti e, La Nina, di Giovanni Peretti, musicati entrambi dallo stesso maestro Bertolina, attingendo da: ”Canti e rime della nostra terra”, la produzione poetica del Concorso di poesia della provincia di Sondrio, di Valbregaglia e Valposchiavo.

 

Successivamente è stata la volta del Coro Boghes de Cheremule, del quale era stato ospite, nel mese di aprile, il Coro Stelvio. Il merito del coro sardo, ospite a Bormio per uno scambio culturale (hanno visitato il forte d'Oga, le cantine del Braulio, la chiesa San martino a Pedenosso, le dighe di Cancano ed infine il museo di Bormio), è quello dell’impegno nel recupero di tutto il patrimonio del loro paese e comunità vicine, quasi interamente sacro, ripristinando, grazie alla collaborazione degli anziani, le modalità esecutive e riportando su partitura il patrimonio locale. In seguito, allargando il campo d’azione a tutta la Regione, hanno registrato melodie inedite e riportato alla luce brani oramai abbandonati. Così, sotto la guida del maestro Riccardo Marongiu, hanno eseguti obrani noti come: No potho reposareNaneddu meu, fino a Luna giara, Su bolu ‘e s’astore e S’aneddu.

 

Ha chiuso il concerto il Coro Desdacia di Sondrio con l’esecuzione di brani, ognuno con una sua propria fisionomia come: Cielito Lindo, nell’elaborazione di Giorgio Susana; La Montagna, di Mario Lanaro; Ninna Nanna, di Tonino Puddu; O Surdato ‘Nnamurato, fino a: Son qui per imbarcarmi, di Manolo da Rold; Boundless di Ola Gjeilo e, l’ultimo nato: Tantsulaul, di Veljo Tormis, per la cui esecuzione è stato richiesto il contributo del pubblico.

Il coro sardo, nell’ambito dello scambio, ha cantato anche domenica, 1 settembre, alla messa delle 9.00, sempre nella collegiata.

 

Gli organizzatori dell'evento esprimono un sentito ringraziamento a Don Alessandro, al comune di Bormio, nella persona di Luigi Azzalini, i due cori partecipanti e tutti i numerosi sponsor.  

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