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Spettacolo teatrale "Kintsugi" a Mazzo di Valtellina

CULTURA E SPETTACOLO - 03 03 2023 - Cs

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Lo spettacolo teatrale verrà messo in scena a Mazzo, sabato 11 marzo presso il Salone degli Stemmi di Palazzo Lavizzari, ad opera della compagnia teatrale Gente Assurda, in occasione della festa della donna.

Cominciando a parlare di fiabe, ed in particolare di Barbablù, si finisce col descrivere l’arte giapponese di riparare le ceramiche con l’oro: ma in realtà in questo spettacolo corale si parla di persone, diverse in tanti aspetti ma ugualmente sofferenti per i pregiudizi, per le disparità, per le persecuzioni, per le violenze di qualsiasi tipo, e quindi in particolare si parla di donne.

 

Per parlare di donne si dà voce anche agli uomini, anzi, al personaggio che più nell’immaginario è identificato come misogino e violento nei confronti delle donne e si cerca di andare oltre le frasi fatte per trovare qualche cosa di più profondo: ma alla fine il messaggio più bello viene ancora dal kintsugi, che ci insegna che se in noi qualcosa si è rotto, sia per mano altrui che per casualità, questa potrebbe essere l’occasione per recuperare una nuova, diversa, più preziosa integrità.

 

Il filo sottile che collega le donne dello spettacolo con le donne tutte, quelle della vita reale, è l’abito.

 

L’abito che trasforma la donna e la rende autentica, se stessa, anche quando quell’abito viene fatto a brandelli, sporcato di sangue, violato nella sua bellezza e purezza.

 

Allora, ci si può chiedere, come vestire la violenza? Come vestire tutte le emozioni turbolente che provano le donne quando vengono frantumate, fatte a pezzi, lasciate sole nella loro fragilità?

 

Qual è quell’abito che rappresenta l’illusione di essere al sicuro? Come si veste la paura che si prova quando questa illusione svanisce? Come si vestono le debolezze di donne che si lasciano sopraffare dalla perfidia (verbale e/o fisica) di altri uomini e donne? E se queste donne lacerate, nonostante tutto, nonostante la rottura, riescono a rialzarsi e ricominciare una nuova vita, di che cosa si veste la loro resilienza? Forse di luce? Di oro?

 

ILLUSIONE. PAURA. DEBOLEZZA. RESILIENZA. Quattro stati d’animo, quattro emozioni profonde che rappresentano la densità dell’essere una donna violata, non apprezzata, non considerata, sminuita, che deve prendere coraggio soltanto da se stessa per andare avanti. Quattro momenti rappresentati da abiti ideati e realizzati appositamente da Michela Chiecchi, giovane creatrice di moda valtellinese, dedicati a tutte queste emozioni, per tutte le donne che hanno vissuto, vivono e vivranno questi momenti. È un percorso scritto nelle trame dei tessuti che porta verso una maggiore consapevolezza della propria forza e delle proprie capacità, per potersi riaffermare nella propria bellezza, una bellezza ricomposta con una nuova luce dorata, e per questo molto più preziosa.

 

Lo spettacolo, arricchito da musica dal vivo, dura circa un’ora ed è adatto a qualsiasi pubblico.

 

Testo di Gianluca Moiser

 

Regia di Gianluca Moiser

Abiti di Michela Chiecchi

 

Percussioni di Andrea Saldarini

 

Interpreti:

Anna Antonelli

Carolyne Steele

Gianluca Moiser

Marilena Marmo

Michela Chiecchi

Miriam Rebecchi

Raffaella Coglitore

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