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“Solo in Volo”, il docufilm che ha incantato gli allievi del collegio G. Piazzi

CULTURA E SPETTACOLO - 02 04 2019 - Silvio Mevio

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/marco folini
@Juriba

Nell’ambito delle iniziative (culturali, sportive e ludico - ricreative) proposte per il corrente anno scolastico (2018/2019), il convitto “G. Piazzi” di Sondrio - con annesso l’istituto tecnico agrario statale omonimo – ha proposto una serata, a cavallo tra marzo ed aprile 2019, presso il cinema Excelsior di Sondrio e dove il protagonista è stato il pilota di elicottero valtellinese, Maurizio Folini che – unitamente al regista, Gianluca “Rampikino” Maspes e la sceneggiatrice, Valentina D’Angella – ha illustrato al folto pubblico, intervenuto per l’occasione (tra questi molti studenti ed allievi della stessa istituzione educativa e dell’annesso istituto tecnico agrario), la sua attività di pilota di elicottero in “alta quota” (Nepal) e come servizio di elisoccorso!

 

Dopo l’intervento e i saluti da parte dei tre “protagonisti”, ha preso la parola Angelo Schena, presidente della fondazione “Luigi Bombardieri” della sezione valtellinese del C.A.I. di Sondrio, che ha posto l’accento sulla figura di Bombardieri riferendosi, in particolare, al suo gesto di altruismo … per avere lasciato il suo cospicuo patrimonio personale ed economico, affinché le “giovani generazioni” crescessero con i veri valori e con la cultura della montagna!

Prima della proiezione del docufilm, “Solo in Volo”, Maurizio Folini ha voluto ringraziare il convitto “G. Piazzi” di Sondrio (in particolare il rettore e il preside, Giovanna Bruno) per l’ottima e lodevole iniziativa, oltre a rimarcare quanto sia importante sollecitare i ragazzi affinché “crescano” nel rispetto della montagna e di tutto quello che riguarda il patrimonio naturale …

Nel film, ha sottolineato Maurizio Folini, si intrecciano le storie personali del sottoscritto e di Luigi Bombardieri (1900 - 1957), due personaggi accomunati dalla stessa volontà di portare “più in alto e più lontano” l’utilizzo dell’elicottero per il soccorso in montagna; non ultimo, perché meno importante, il “docufilm” è stato selezionato e presentato - recentemente (2018) - alla 66esima edizione del Trento Film Festival.

 

Da ricordare anche che l’idea di questo filmato – oramai più di cinque anni fa – è balenata nella mente di Gianluca “Rampikino” Maspes, guida alpina e cineasta valtellinese, grazie alle immagini spettacolari del soccorso in “alta quota” e da record, effettuato nel maggio del 2013 dallo stesso Folini, sull’Everest a ben 7800 metri di altitudine dove portò in salvo l’alpinista disabile (amputato agli arti superiori) nepalo – canadese (Sudarshan Gauman), in difficoltà dopo avere toccato la cima del “colosso” himalayano, utilizzando la famosa tecnica della “longline” (una corda – lunga circa una ventina di metri - appesa sotto la “pancia” dell’elicottero)!

 

Un “cortometraggio” - di circa una mezzora - che ha tenuto letteralmente incollati alla poltrona del cine Excelsior di Sondrio i molto intervenuti che hanno apprezzato e condiviso i contenuti del “docufilm” con immagini veramente e altamente spettacolari (a titolo di cronaca la figura di Luigi Bombardieri è stata interpretata dal bravo e “quotato” attore valtellinese , Stefano Scherini; da ricordare anche gli “special guest” come Reinhold Messner, Giuseppe “Popi” Miotti, Armin Senoner, Ueli Barfuss e Angelo Schena); presenti in sala, il noto alpinista Mario “Mariolino” Conti, il Ragno di Lecco che nel 1974 riuscì a conquistare il Cerro Torre, in Patagonia e la sua compagna Serena Faith (una delle prime guide alpine al “femminile”), Gianpietro Scherini, accademico del C.A.I. e il “pastpresident” della sezione valtellinese del C.A.I. di Sondrio, Maruska Piatta.

 

Un grazie speciale al rettore (Giovanna Bruno) del convitto “G. Piazzi” di Sondrio e preside dell’annesso I.T.A.S. (Istituto Tecnico Agrario Statale “G. Piazzi” di Sondrio) per la lodevole iniziativa culturale; per la squisita collaborazione a Luciano Baruta di Salewa Store Chiuro – Sondrio e al fotografo “Juriba”, al secolo Jury Baruffaldi, per l’ottimo servizio fotografico e soprattutto per i suoi quasi “trascorsi” … vent’anni di soccorso alpino come elisoccorso e al prof. Maurizio Gianola per avere messo a disposizione la sala del cinema Excelsior di Sondrio!

 

Silvio Mevio

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