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Settimana di preghiera per l'unità dei cristiani che la Chiesa celebra dal 18 al 25 gennaio

CULTURA E SPETTACOLO - 18 01 2020 - Ezio (Méngu)

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/Illustrazione di Wilma Del Simone
Illustrazione di Wilma Del Simone

"[…] È grazie alla comunione spirituale rinsaldatasi in questi decenni di cammino ecumenico, che possiamo oggi deplorare insieme il fallimento di entrambi a riguardo dell’unità nel contesto della Riforma e degli sviluppi successivi. Al tempo stesso, nella realtà dell’unico Battesimo che ci rende fratelli e sorelle e nel comune ascolto dello Spirito, sappiamo, in una diversità ormai riconciliata, apprezzare i doni spirituali e teologici che dalla Riforma abbiamo ricevuto. A Lund, il 31 ottobre scorso, ho ringraziato il Signore di questo e ho chiesto perdono per il passato; per l’avvenire desidero confermare la nostra chiamata senza ritorno a testimoniare insieme il Vangelo e a proseguire nel cammino verso la piena unità. Facendolo insieme, nasce anche il desiderio di inoltrarsi su percorsi nuovi. Sempre di più impariamo a chiederci: questa iniziativa, possiamo condividerla con i nostri fratelli e le nostre sorelle in Cristo? Possiamo fare insieme un altro tratto di strada?... “

 

( Parte del discorso del Santo Padre – Bollettino Sala Stampa della Santa Sede-02.06.2017 )

http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2017/02/06/0079/00190.html

 

Risanare la memoria

Mai fu spento il ricordo di quel gran massacro

che ebbe inizio a Tirano e divampò nella Valle.

Fu un gran “macello “che nulla ebbe di sacro.

 

Il fuoco divampò non per dissidi di religione,

ma per i molti beni e potenti ragion di stato,

l’ eresia fu il cavallo di troia per l’occasione.

 

Cattolici e Protestanti si misero in conflitto,

l’un diceva male e profanava la vita dell’altro,

con sventura ognun perpetuò il proprio delitto.

 

Quattrocento anni da allora sono ormai passati,

dei grandi capi i vermi hanno fatto gran pasto

e dei loro beni in mille mani sono transitati.

 

Nessuna fede giustifica quel fatto diabolico,

il cattolico uccise con astio il protestante,

il protestante uccise con astio il cattolico !

 

Fu frutto di livore tra genti con un solo Cristo,

fu sciagurato conflitto di due chiese sorelle,

come Caino contro Abele quell’eccidio fu visto.

 

Mai più si ripeta quel gran sciagurato orrore,

nessun baluardo di fede si frapponga nei cuori,

la lotta tra chiese in Cristo è sventura e orrore !

 

Dai borghi di valle in cui partì il gran “macello”,

che incendiò le quieti Valli con popoli interi

ora si innalzi in alto, della pace, il ramoscello.

 

Pace ! Ora ognun ascolti la propria coscienza,

sola eco della voce di Dio del cuore dell’ Uomo,

per tutti la concordia sia la sola e vera essenza.

 

Cattolici e Evangelici insieme risanino la memoria

uniti in cammino con umiltà, preghiera e penitenza,

così di quel “macello” il tempo cancellerà la storia.

 

Grazia e Pace.

 

Ezio (Méngu) 

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1 COMMENTI

21 01 2020 15:01

Zalende

Solitamente le guerre sono generate da un malcontento generale e alimentate da interessi di quei pochi che "contano" che sfruttano queste situazioni; la scintilla parte sempre da questi. Da secoli da noi (Grigioni) esiste una tolleranza e un rispetto reciproco che ci uniscono. Probabilmente però a quei tempi qualcuno ha tirato troppo la corda...che la religione sia stata un pretesto per dare il via a un simile massacro non lo metto in dubbio, ma la storia parla chiaro, l'oppressione, la fame e le malattie hanno prevalso su tutto il resto, come in ogni rivoluzione di questo mondo e i Valtellinesi di conseguenza hanno reagito. Leggete le storia e capirete tutto! Con questo non voglio assolutamente giustificare la violenza che in ogni caso è il modo sbagliato per raggiungere la pace.