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San Martino, restaurata la pala della cappella dei Santi Francesco Saverio e Giuseppe

CULTURA E SPETTACOLO - 28 06 2019 - Ivan Bormolini

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/pala san martino tirano

Per festeggiare la chiusura dell'anno accademico dell'Unitre di Tirano, ma soprattutto per annoverare il venticinquesimo anno di vita dell'associazione, i componenti del sodalizio hanno promosso e finanziato il restauro conservativo della pala posta nella Cappella laterale della Collegiata dedicata ai Santi Francesco Saverio e Giuseppe.

 

Domenica scorsa, dopo la celebrazione della Santa Messa è avvenuta l'inaugurazione di quest'opera, restaurata per mano di Savina Gianoli.

In origine la Cappella, la prima che si vede entrando nella navata di sinistra, era dedicata al Suffragio delle anime dei purganti” con relativo altare privilegiato, secondo il costume dell'epoca.

 

Dai documenti del Seicento e del Settecento si vede prevalere il culto del gesuita San Francesco Saverio come patrono della “buona morte” e soprattutto quale potente intercessore contro la peste e i parassiti della campagna.

Solo dopo i restauri del 1880, promossi da don Luigi Albonico, era giunta la dedicazione anche a San Giuseppe, sotto la protezione del quale, assieme a San Francesco Saverio, veniva invocato alla difesa delle campagne.

In particolare sotto la protezione dei due Santi si ponevano i vigneti, importantissima risorsa economica, aggrediti e distrutti dalla filossera.

 

La pala originale è quella secentesca raffigurante Francesco Saverio e rimossa durante i restauri dell'Ottocento.

Il Conte Luigi Torelli, grande amico del prevosto Albonico si interessava nel 1880 per la nuova tela commissionandola a Roma al pittore Pietro Gagliardi.

Gagliardi era uno dei maggiori esponenti della pittura romana dell'Ottocento, autore di affreschi e dipinti ad olio per numerose chiese.

L'artista, certamente su consiglio dei committenti, riassumeva nella tela una felice sintesi in modo che il contenuto dell'opera riassumesse il triplice culto della Cappella, ossia quello del suffragio per i defunti e quello dei Santi Francesco Saverio e Giuseppe.

 

Il soggetto del quadro raffigura la solitaria morte di Francesco Saverio nella remota isola di Sanciano nelle Indie.

Oggi, nella sua ritrovata lucentezza, frutto della sapiente opera di restauro, l'impatto visivo descrive ancor meglio la scena.

Il Santo è stremato su un giaciglio di paglia, abbraccia un Crocifisso, rivolgendo ,o sguardo al cielo.

Gli appaiono Maria e Giuseppe che lo assistono nell'estremo momento del distacco dalla vita terrena. Un angelo accorre in suo soccorso.

 

Anche la natura pare partecipare al distacco, non mancano le raffigurazioni di palme agitate dal vento per l'irrompere dei personaggi celesti tra nubi e fasci di luce.

Ecco dunque il richiamo alla “buona morte”, la quale è garantita dalla presenza di Maria e Giuseppe che va ad intrecciarsi a quello dell'intercessione dei santi presso Dio e del suffragio dei defunti.

Un ringraziamento va dunque all'Unitre di Tirano che ha promosso e finanziato il restauro di una tela preziosissima per la nostra Collegiata.

 

Ivan Bormolini

 

FONTE PER LE NOTIZIE STORICHE: “La Chiesa di San Martino in Tirano” Autori Gianluigi Garbellini e William Marconi. Stampa Tipografia Bettini Sondrio.

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