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"Passaggio", un grande omaggio a Valentino Candiani

CULTURA E SPETTACOLO - 11 02 2019 - Ivan Bormolini

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/Valentino Candiani

Giovedì prossimo 14 febbraio, alle ore 18:30, presso il palazzo Foppoli di Tirano verrà inaugurata la mostra fotografica dedicata a Valentino Candiani dal titolo “Passaggio”. La rassegna, che presenterà molti scatti di Valentino realizzati tra Milano e Tirano, potrà essere visitata dal pubblico sino al 24 febbraio dalle ore 14:00 alle ore 20:00.


Successivamente, le opere fotografiche di Valentino verranno collocate nel sottopasso della stazione di Tirano. E' questo un luogo oggi spoglio, direi anonimo e che mal si addice a quella Tirano, città turistica, crocevia di passaggi, luogo storico, di cultura e di arte.
Apprezzo molto questa idea, in primo luogo perchè Valentino viaggiava quasi esclusivamente in treno. In seconda istanza perchè, con le fotografie di questo artista del bianco e nero, un sito che oggi nulla comunica, fatto di tanti  transiti pedonali, ognuno immerso nei propri pensieri, tra qualche tempo potrà donare un messaggio di inestimabile valore artistico ed umano. 
Un connubio di fotografie che, una dopo l'altra, faranno riflettere e comprendere un mondo, quel mondo di Valentino, che spesso si racchiudeva in uno zainetto, una macchina fotografica, un portatile e un biglietto di andata e ritorno nella nostra Tirano, della quale era divenuto cittadino.

 

Voglio qui riflettere sul termine “passaggio”. 
Già perchè il “passaggio”, per Tirano e per i tanti tiranesi che hanno avuto modo di conoscere Valentino Candiani, è stata una bella parentesi, aperta qualche anno fa e chiusa con dolore con la sua prematura scomparsa nel settembre scorso.
Lo si incontrava spesso questo amico, che con garbo e gentilezza si era innamorato della nostra città e tanti tiranesi lo hanno subito accolto come un concittadino. Era bello vederlo scattare foto di vari angoli storici e non di Tirano, del suo tessuto artigianale, industriale e agricolo.

 

Quel suo fotografare persone con un semplice cappello in testa è stata un'idea davvero geniale, simpatica, ma nello stesso tempo carica di quel contagioso e vero sentimento di amicizia che Valentino sapeva trasmettere.
Ho avuto il piacere di collaborare con lui sin dai suoi primi momenti di permenenza in città. Avevo visto qualche suo scatto e subito ne ero rimasto positivamente contagiato; alcuni nostri viaggi tra le frazioni di Tirano e la zona industriale mi avevano insegnato molto.
Perchè Valentino non era solo un artista dello scatto, ma era un maestro nel comunicare, sapeva far raccontare e mentre fotografava faceva parlare il suo o i suoi interlocutori, in modo da rendere ancora più intense le sue opere. 

 

Cinque anni fa, quando Valentino era giunto a Tirano, alcuni concittadini mi avevano chiesto chi fosse quel fotografo. Per dare una risposta e far conoscere a tutti la sua arte e la sua persona, avevo deciso di proporgli un'intervista a 360°, in cui lui si era raccontato con grande semplicità, senza lasciare nulla al caso in quella semplice naturalezza che faceva parte della sua persona.
Dopo aver battuto quel pezzo, pubblicato sul mensile “Il Tiranese Senza Confini”, avevo pensato al titolo, un dettaglio non facile viste le intense risposte di Valentino. Ricordo a distanza di anni di averci passato del tempo. Ed alla fine avevo optato per un termine, sicuramente ormai lontano dal nostro attuale lessico, ovvero “forestiero” e da qui era nato “Valentino Candiani il fotografo forestiero” .
Ben sapevo che da subito Valentino non era apparso come un forestiero, ma una persona che si sapeva far voler bene ed apprezzare.
Quando aveva letto quel titolo si era messo a ridere, una risata che aveva un senso ben preciso e per nulla banale. Mi diceva: “Vedi Ivan i tiranesi, voi tiranesi mi state adottando”. Nella vita di Valentino i termini adozione o adottare, avevano un grande significato...

 

Dunque giovedì, gli amici ed organizzatori della rassegna, proprio nel giorno del suo compleanno, dedicheranno un grande tributo alla persona e all'arte fotografica di Valentino Candiani.
Un encomio che sancirà un grazie a Valentino, non solo per l'amicizia schietta e sincera, ma anche perchè, nel suo passaggio per Tirano ci ha donato uno scigno di fotografie che una dopo l'altra ci racconta, e ci narra in quella quotidianità che Valentino ha voluto sapientemente immortalare.
Non è la prima volta che le opere di Valentino Candiani vengono esposte nelle sale di palazzo Foppoli; nel settembre 2017, lo stesso Valentino aveva organizzato una mostra dal titolo “Time”.
E con quella rassegna l'autore voleva, con le sue foto, semplicemente dire grazie ai tiranesi che da subito lo avevano fatto sentire a casa sua. 
Un vero peccato che quel “Time”, quel tempo che passa, ci abbia troppo presto privato di questa persona, una figura che manca davvero a molti, non solo per la sua arte fotografica, ma anche per quel vero sentimento di amicizia e quella spontaneità che ci aveva fatto apprezzare quel fotografo forestiero. 

 

Ivan Bormolini

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