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L’Orchestra Vivaldi affronta Mahler e un raro Puccini

CULTURA E SPETTACOLO - 15 06 2021 - Redazione

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/teatro sociale sondrio

Domenica 20 giugno 2021, alle ore 17.00, presso il Teatro Sociale di Sondrio, continua la Stagione estiva degli “Amici della Musica” di Sondalo e dell’Orchestra Vivaldi con un nuovo attesissimo concerto “in presenza” dell’Orchestra Antonio Vivaldi diretta da Leonardo Benini, giovane talento veronese, diplomatosi tre anni fa in direzione d’orchestra e dedito all’attività concertistica con diverse formazioni musicali, nonchè assistente in produzioni operistiche.

 

Il cimento al quale Benini è chiamato è decisamente arduo e si chiama Gustav Mahler, un mostro sacro, uno dei compositori più impegnativi da eseguire. Ne ascolteremo la Quarta Sinfonia in sol maggiore, iniziata nel 1899 e terminata nel 1901. Si tratta di una partitura in quattro movimenti dove la parte cantata - l’ultima - sarà affidata alla voce bianca del soprano Micol Costa, ancora più giovane del direttore: è nata infatti a Torino nel 2005 e fa parte sin dalla tenera etá dell’Associazione “Piccoli Cantori di Torino”. È successivamente passata al prestigioso Coro di Voci Bianche e, di recente, al Coro Giovanile sotto la direzione del M° Carlo Pavese. A proposito dello splendido Lied “Das Himmlische Leben” (“La vita celeste”) per soprano, si precisa che il programma di sala sarà corredato dal testo in tedesco affiancato dalla traduzione in italiano di Quirino Principe.

 

Il brano, che presenta il Cielo visto dagli occhi di un bambino, è una lirica ricavata da un antico canto popolare bavarese ed è caratterizzata da una suggestiva e fantastica dimensione ricca di pace, di gioia e di elementi surreali. Ma il concerto riserva anche una deliziosa sorpresa: l’esecuzione della “Storiella d’Amore” di Giacomo Puccini, melodia concepita per canto e pianoforte che però, grazie alla trascrizione di Antonio Reda, ascolteremo in versione orchestrale. I versi sono di Antonio Ghislanzoni (il librettista dell’Aida, per intenderci) ed evocano l’amore dantesco di Paolo e Francesca. La composizione risale agli esordi di Puccini, che proprio in quel periodo (1883) si stava facendo apprezzare, oltre che da amici e colleghi come Amilcare Ponchielli e Pietro Mascagni, anche dall’editore musicale Sonzogno che si mostrò particolarmente interessato alla sua primissima breve opera: “Le Villi”.

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