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"Lo sapevate che?" Sergio Radi, l'amico della natura

CULTURA E SPETTACOLO - 15 07 2022 - Guido Monti

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/logo del WWF, di cui Sergio Radi fu esponente in Valtellina
Logo del WWF, di cui Sergio Radi fu esponente in Valtellina

Ci sono delle persone, schive e non abituate al proscenio per loro indole, che lasciano comunque una traccia profonda e un ricordo indelebile in chi ha avuto il piacere di conoscerle. Sergio Radi, toscano di Civitella Paganico in provincia di Grosseto e sondalino d'adozione, è una di queste.

 

Scomparso 80enne nel 2010, Radi è stato la tipica figura dell'idealista disinteressato alle quotidiane faccende materiali e dedito al bene comune per perseguire un mondo migliore. Orefice di professione, Radi considerava in realtà l'impegno per la difesa dell'ambiente la sua vera attività principale. Fra l'altro fu fra i fondatori della sezione provinciale del WWF, il Fondo mondiale per la natura, associazione di cui divenne un'autentica bandiera. In veste di pescatore per hobby, si diede da fare in particolare per la salvaguardia dei corsi d'acqua della nostra valle e si fece promotore di faticose battaglie a loro tutela, senza scendere a compromessi con le autorità costituite.

 

Il suo anelito per il cosmopolitismo lo portò ad abbracciare la causa europeista, al punto che fece anche parte della sezione Alta Valle del Movimento federalista europeo. Restano indimenticabili alcune sue bizzarre abitudini, ad esempio quella di riempire la sua auto di oggetti di ogni tipo, e a chi gli faceva notare come l'interno della vettura assomigliasse a un bazar, rispondeva seraficamente che preferiva intasare di roba il proprio mezzo piuttosto che l'ambiente circostante. E a un'amica pescatrice, che lo vedeva gettare stranamente nel lago artificiale di Lovero dei pezzetti di legno, spiegò con la sua tipica parlata toscana con la c aspirata che lo faceva per ''hostruire una hasetta pe' i pesci". Vegetariano dichiarato (obbligava la moglie a cucinare sformati e verdure cotte apposta per lui) in realtà non disdegnava qualche boccone di succulenti salmì di carne offerti dai conoscenti.

 

Un autentico personaggio e soprattutto un maestro di vita per chi, come me, ha avuto la fortuna di incontrarlo. Ciao caro Sergio, riposa in pace. 

 

Guido Monti

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