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Lo sapevate che? A Sondalo una volta c'era un lago

CULTURA E SPETTACOLO - 20 05 2022 - Guido Monti

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/Veduta della chiesa di Sant'Agnese
Veduta della chiesa di Sant'Agnese

Molti laghi alpini si sono formati in seguito a franamenti delle montagne circostanti, e ne sono testimonianza alcuni specchi d'acqua presenti nella nostra zona, dall'invaso peraltro artificiale di Valchiosa a quello oltreconfine di Poschiavo, per non parlare della larga pozza d'acqua che si formò temporaneamente in Val Pola dopo la tragica frana che si staccò dal monte Zandila nel 1987. E un fenomeno analogo si determinò parecchi secoli orsono nel conoide di Migiondo, nel comune di Sondalo.

 

La frazione sondalina, che sorge alle pendici del monte Storile nel versante retico della valle, è adagiata su un pianoro segnato da una profonda gola al cui fondo scorre il torrente che prende il nome dalla località, mentre verso valle termina con una ripida scarpata. Ebbene, all'incirca fra 9.200 e 9.500 anni fa una grande frana si staccò da una montagna sovrastante l'abitato di Migiondo e bloccò il corso dell'Adda in modo tale da creare un lago profondo decine di metri, progenitore della gole e del burrone attualmente visibili. Il lago raggiunse una notevole estensione verso nord, tant'è che tracce dell'attracco di imbarcazioni furono rinvenute all'altezza della chiesa di Sant'Agnese, situata lungo i tornanti della strada panoramica che conduce oggi all'ospedale Morelli, ma pare che i fondali si spinsero fino a Mondadizza ed oltre.

 

Chi l'avrebbe mai detto che i sondalini, oltre che agricoltori e alpeggiatori, un tempo lontano furono probabilmente pure abili pescatori?

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