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Le meridiane di Tirano

CULTURA E SPETTACOLO - 26 08 2021 - Ivan Bormolini

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/MERIDIANA CASA GARBELLINI, MADONNA DI TIRANO, PIAZZA BASILICA
MERIDIANA CASA GARBELLINI, MADONNA DI TIRANO, PIAZZA BASILICA

(Di I. Bormolini ) Per l'uomo la misurazione del tempo da sempre ha costituito una tra le sue importanti esigenze. Tra gli antichi strumenti di misura atti a scandire il trascorrere delle giornate, troviamo gli orologi solari o quadranti solari, meglio conosciuti anche come meridiane.

 

Nella realtà il termine meridiana significa propriamente linea meridiana o del mezzogiorno ed è riferita precisamente alla linea oraria delle ore 12.00.

L'orologio solare aveva conosciuto il suo maggior splendore ed ampia diffusione tra il 500 e l’800, bisogna considerare però che verso la fine dell'anno 1200 si era giunti anche alla costruzione del primo orologio meccanico.

L'introduzione di quest'ultimo però non aveva soppiantato gli orologi solari, per lunghi anni i due strumenti avevano convissuto, spesso inseriti in pregevoli cornici architettoniche quali chiese, palazzi nobiliari e piazze.

Le meridiane avevano anche fornito un prezioso supporto per gli orologi meccanici, per anni erano state utilizzate per regolare proprio questi ultimi che inizialmente erano molto imprecisi ed inaffidabili nella misurazione esatta delle ore.

Oggi esistono ancora molte meridiane anche di grande fattura artistica e continuano a svolgere la loro silenziosa funzione, basta solo la luce del sole per indicare l'ora.

In Valtellina e Valchiavenna c'è un vasto campionario di orologi solari, tutti censiti nella prestigiosa opera “L'ora di fratello sole”. Meridiane della Valtellina e della Valchiavenna”. L'autore del volume, Piero Gaggioni, ha al suo attivo la costruzione di diversi orologi solari ed è stato responsabile per la Provincia di Sondrio per il censimento di questi.

Gli di orologi solari sparsi in Italia e in Europa sono davvero moltissimi, ed anche tra le nostre valli sulla base delle accurate ricerche condotte, ne sono presenti due tipologie:

Meridiane a ora Italica: erano in uso in Italia e in quasi tutta Europa dal secolo XI sino alla seconda metà del XVII secolo, indicano le ore computate a partire dal tramonto al sole.

Meridiane a ora Francesi o astronomiche: ampiamente diffuse in Europa venivano introdotte in Italia agli inizi del XIX secolo. Indicano le ore computate a partire dalla mezzanotte. Questa tipologia di orologio solare differisce dalla meridiana a ora Italica per una più razionale concezione del tempo, che meglio si adattava alle esigenze della vita quotidiana.

Come avviene oggi per misurazione delle ore, il nuovo giorno era calcolato a partire dalla mezzanotte e terminava ventiquattro ore dopo.

 

Dopo queste piccolissime notizie generali sul mondo degli orologi solari, ho deciso di fare un viaggio tra le meridiane di Tirano, indicherò per ogni meridiana il numero della fotografia corrispondente che potrete visionare nella carrellata a seguito di questo scritto.

Partiamo dunque per questo viaggio da Madonna di Tirano: sulla facciata meridionale della nostra Basilica vi è dipinta una meridiana, (foto n° 1 nella carrellata finale), consultando alcune fonti, mi è stato impossibile darle una datazione; si tratta di un grande complesso con doppio orologio, o meglio due orologi solari nello stesso rettangolo. In questa meridiana è possibile leggere sia le ore Italiche che le ore Francesi ed ognuna conserva una propria identità. È esposta a Sud/Est e dopo gli interventi di restauro appare oggi discretamente conservata. I due gnomoni, ovvero gli oggetti che frapponendosi al sole generano ombre sulla superficie ricevente, indicano l'ora solare vera.

Sempre nell'ambito della bellissima piazza Basilica, raggiungiamo la facciata di Casa Garbellini dove vediamo un'altra meridiana (foto di copertina e n° 2 nella carrellata finale).

E' stata realizzata probabilmente nella seconda metà dell'Ottocento ed il restauro ne ha fatto riassaporare la sua originale bellezza, certamente posta su questa grande facciata capace di ricordarci le antiche botteghe risalenti alle belle epoche della storica fiera di San Michele, attrae l'attenzione e contribuisce ad abbellire questo grandioso luogo.

La parete della meridiana è declinante a Sud/Est, la scritta latina nella parte inferiore “HORAS NON NUMERO NISI SERAS”, tradotta ci tramette un bel messaggio “Non conto che le ore serene”.

Giunti a Tirano, nella in piazza Cavour si può ammirare una delle facciate di palazzo Pretorio, questa pur mantenendo il dignitoso aspetto cinquecentesco, è contraddistinta da due forme d'arte particolari: la prima in alto raffigura l'immagine della Madonna con il Bambino, una formella che è tornata al suo originale splendore non molti anni fa grazie ad un minuzioso restauro.

La seconda è la meridiana declinate a Sud/Est (foto n°3 nella carrellata finale ). Risale al 1890 ed è stata realizzata da A. Andres.

Osservandola oggi nella sua forma rettangolare, si evince che l'opera sarebbe degna di un intervento di restauro atto a farla tornare al suo splendore originale.

Vi si leggono i mesi dell'anno, più in basso e sempre facente parte della meridiana è riportata la linea meridiana o del mezzogiorno solare vero locale.

Merita attenzione e nota la decorazione superiore che raffigura, seppur con una difficile lettura, lo stemma ufficiale del Comune di Tirano che dopo il 1870 aveva sostituito quello in uso da secoli, ovvero l'antico stemma della Comunità di Tirano raffigurante San Martino mentre tagliava parte del suo mantello per donarlo al povero.

Arrivati in piazza San Martino, basta fare due passi in via Luigi Torelli, per osservare la meridiana costruita sulla facciata laterale della chiesa parrocchiale (foto n° 4 nella carrellata finale ).

Quest'orologio solare risale al 1674 ed è una testimonianza assieme ad altre importanti opere, del percorso di lavori attuati in quelle epoche secentesche al fine di dare sempre maggior pregio e grandezza a questo nostro tempio.

Si tratta di un affresco declinate a Sud/Est che ci appare oggi in discreto stato di conservazione ma parzialmente stinto nei colori originali. Riporta le linee delle ore Italiche in colore nero e quelle delle ore Francesi o astronomiche in rosso, nel rettangolo ci sono riportati questi segni zodiacali: Cancro, Capricorno, Bilancia e Ariete. In corrispondenza delle ore 12:00 è stata dipinta la scritta “Mezzodì”.

A questo punto è necessaria una precisazione, considerando che le meridiane a doppio quadrante (ore Italiche e ore Francesi) sono piuttosto rare, a Tirano abbiamo la fortuna di custodirne ben due, quella di San Martino e quella della Basilica.

Salendo dalla parrocchiale di San Martino, giungiamo in via Visconti Venosta, incontriamo subito il palazzo Buttafava già Negri e ora di proprietà Culanti. Profondamente ristrutturato durante l’Ottocento e agli inizi del Novecento, sfoggia sulla facciata Ovest una bellissima meridiana  ( foto n° 5 nella carrellata finale ).

Si tratta di un’altra opera di D. A. Andres e risale all'anno 1930, sicuramente in concomitanza dei restauri di quel periodo.

Egregiamente decorata, nella parte superiore riporta un verso del poeta Dante tratto dal Purgatorio IV-9 “VASSENE IL TEMPO E L'UOM NON SE N' AVVEDE”.. Lo stilo polare ha la direzione dell'asse terrestre e indica il mezzodì solare vero “Mezzodì solare di Tirano”, sono riportati i segni zodiacali in forma grafica stilizzata.

Un altro orologio solare (foto n° 6 nella carrellata finale ), lo ammiriamo da via San Carlo guardando dall'esterno la facciata Sud del cortile di Casa Tognolini, già Venosta. Assieme ad altre decorazioni e finte finestre settecentesche, occupa grande spazio la meridiana.

Purtroppo, oggi non è in buono stato di conservazione, ma nonostante qualche screpolatura il quadrante appare visibile, di difficile lettura sono invece le ore.

La meridiana è parte di un grande affresco raffigurante l'Apparizione della Vergine Maria al Beato Mario Omodei del 29 settembre 1504. Due angeli laterali alla scena sorreggono un vello aperto che fa da cornice al prodigioso evento.

Si legge la scritta “LUX SANCTA ILLUMINET NOS”, tra le decorazioni in basso è visibile la parte di uno stemma, probabilmente quello del primo proprietario dell'edifico che voleva così testimoniare o dimostrare la sua devozione alla Madonna di Tirano.

Per concludere nella parte alta si evince una figura paterna nell’atto di porgere il Bambino Gesù, degna di nota è anche la cornice ricca di frutti traboccanti.

Nella Corte della Meridiana di palazzo Salis, si trova un altro orologio solare rivolto ad Ovest, la meridiana risale al 1928 sempre per opera dell'Andres, (foto n° 7 nella carrellata finale ).

Reca la scrittura “QUOTA SIT HORA PETIS / DUM PETIS IPSA FUGIT” , “chiedi che ora sia, mentre chiedi la stessa fugge via”.

La meridiana di palazzo Salis segue il mezzogiorno solare vero del luogo, vi è la scritta “Mezzodì solare di Tirano”, come per le meridiane di palazzo Pretorio e quella di palazzo Buttafava, sono visibili le indicazioni dell'Azimut e della Latitudine.

Nel volume “L'ora di fratello sole” Meridiane della Valtellina e della Valchiavenna, nel censimento delle meridiane tiranesi, ne è presentata una davvero particolare e realizzata in via Stelvio in località Campone, probabilmente in un'abitazione privata ( foto n° 8 nella carrellata finale ). E' certamente la meridiana più recente della città, reca l'indicazione dell' anno 1995.

E' senza ombra di dubbio di pregevolissima fattura, nel cartiglio superiore campeggia lo stemma ufficiale del nostro Comune e la dicitura dialettale tiranese “cűnti i uri, cume ilura”, “conto le ore come allora”.

A conclusione di questa carrellata, avendo citato le date di realizzazione di alcune meridiane di Tirano, si può comprendere almeno in quasi tutti i casi quanto le stesse avevano avuto ed hanno tutt'oggi, una funzione che possiamo definire artistico – ornamentale.

Questo lo si evince dal fatto che i due principali orologi meccanici di Tirano, quello di San Martino e quello della Basilica, erano stati installati sui rispettivi campanili in epoche ben più remote rispetto alla realizzazione delle meridiane.

 

FONTI: L'ORA DI FRATELLO SOLE. Meridiane della Valtellina e della Valchiavenna: Autore: Piero Gaggioni. Stampa: Litografia Mitta- Sondrio. Giugno 2020. Pag.ne: 8,9,106,107,108,109,110 e 111.

TIRANO. Il centro storico storia arte architettura. Autore Gianluigi Garbellini. Stampa: Lito Polars Sondrio. Pag.ne: 66,94,145 e 158.

GALLERIA FOTOGRAFICA: le foto n° 7 e n° 8 sono tratte dal già citato volume “L'ora di Fratello sole” Meridiane della Valtellina e della Valchiavenna. Pag. 111. Tutte le fotografie contenute nel libro sono di: Gianni De Stefani,Luca Invernizzi,Piervittorio Pedrini, Ruggero Spada, Giuseppe Spedicato e Piero Gaggioni.

Le altre foto sono di Ivan Bormolini

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