MENU

"La nostra famiglia ribelle"

CULTURA E SPETTACOLO - 11 06 2019 - Redazione

CONDIVIDI

/La nostra famiglia ribelle

Inizia la rassegna culturale organizzata da Libreria Il Mosaico e Cooperativa S. Michele. Il primo appuntamento è venerdì 14 giugno alle ore 20.45, presso il palazzo S. Michele a Madonna di Tiranocon gli autori del libro La nostra famiglia ribelle, dal suggestivo sottotitolo "Quotidiane emozioni e straordinarie tradizioni di una famiglia: Latendainsalotto" (ed. Garzanti, 2018).

 

INTRODUZIONE ALL'INCONTRO

Essere felici è una scelta. Ma non una scelta scontata.

Perché «ribelle» non è chi cambia le cose decidendo di distruggerle ma, piuttosto, chi cerca di rivoluzionarle in meglio.

 

E questa è una famiglia ribelle. Che trova sempre il motivo per brindare alla vita, festeggiando ogni piccola cosa bella. Alzando al cielo due bicchieri di birra buona, una spremuta d'arancia e un biberon di latte caldo. 
Sentirsi una famiglia significa stare insieme, collezionare ricordi e sensazioni che, quando il sonno non arriva, si trasformano in un soffice cuscino. 
Significa esserci sempre l'uno per l'altro, al di là del tipo di legame che ci unisce e che, a volte, può non essere di sangue, ma solo di cuore. Così è stato per Gaia e per Michele, che si sono innamorati e non hanno avuto paura di intraprendere un viaggio a tre, perché con loro c'era Lavinia, la bimba di Gaia, nata da una precedente relazione. Non hanno avuto paura di affrontare i pregiudizi verso una famiglia «diversa», fiera della propria unicità, ma consapevole dell'importanza delle tradizioni. Perché con Lavinia si può girare l'Europa zaino in spalla, ma è sul divano che le coccole hanno il loro vero sapore. Perché Gaia, con una tenda improvvisata in salotto, è capace di creare un mondo magico e Michele ha una soluzione per ogni problema. E la manina di Lavinia è sempre lì, a unirli ancora di più. Conquistare la sua fiducia non è stato facile, per Michele: capricci e musi lunghi sono durati finché Lavinia gli ha permesso di rimboccarle le coperte e farsi chiamare «Mimi». Accanto a Michele, Gaia è riuscita a zittire la vocina che le ricordava i fallimenti passati e ha capito che casa è dove ci si sente davvero sé stessi. Forti di queste certezze, Gaia e Michele hanno intrapreso una nuova avventura con la nascita di Brando, che ha sparigliato le carte rendendo tutto più speciale. Perché essere genitori non significa cambiare sé stessi per i figli, ma lasciarsi accompagnare da loro, giorno dopo giorno, per diventare grandi insieme. Le storie di Gaia, Michele, Lavinia e Brando hanno conquistato social e stampa con la pagina Latendainsalotto.

(da Diario di un sogno. Lit-blog)

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI