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La Bajona di Bormio fa “soldout” alle Ferriere di Premadio

CULTURA E SPETTACOLO - 03 08 2018 - Silvio Mevio

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/Coro La Bajona Ferriere

Luglio 2018 è terminato alla “grande” alle Ferriere Corneliani di Premadio in Valdidentro; infatti, dopo un periodo di mostre pittoriche, di concerti, di convegni e di seminari è stata la volta di una formazione canora “virile” ed in particolare del blasonato Coro de “La Bajona” di Bormio!

 

La “location” – veramente caratteristica e splendida – è stata quella delle Ferriere Corneliani come abbiamo avuto modo di ricordare poco sopra … dal bellissimo e ben scritto depliant illustrativo si evince che: << L’estrazione e la lavorazione del ferro costituirono per secoli una risorsa economica prioritaria in alta Valtellina; le ferriere di Premadio, attive dal 1852, disponevano di più forni, quattro magli, un laminatoio e un’officina, e in esse venivano lavorate fino a 15 tonnellate di minerale al giorno. Il nome “Corneliani” deriva dal nome della ditta che costruì lo stabilimento nuovo, costituito da sei caseggiati al quale si aggiunse anche una piccola centrale elettrica il cui scopo principale era fornire corrente ai Bagni Vecchi e ai Bagni Nuovi, situati nelle vicinanze.
L’attività delle ferriere dava lavoro a 400-500 operai, impegnati nel taglio della legna, nell’estrazione del minerale e nella lavorazione e trasporto del ferro. La dismissione delle ferriere avvenne intorno al 1875, a causa di vari fattori tra cui l’aumento dei costi dei trasporti.
Da quegli anni la struttura non è più stata utilizzata, e diventa oggi un interessante caso di archeologia industriale, un patrimonio da valorizzare al meglio>>.

 

Ma tornando all’esibizione della “Bajona”, diretta dal bravo e preparato maestro di Valdisotto (Piatta), Amos Sertorelli (alla guida della stessa formazione canora oramai da quindici anni e composta da circa una trentina di coristi provenienti da tutta l’Alta Valtellina), possiamo affermare che la compagine canora della “Magnifica Terra” ha praticamente tenuto incollati alle sedie delle Ferriere – per circa un’oretta e mezza – tutti i presenti proponendo una dozzina di canti che hanno deliziato le orecchie dei molti “cultori di buona musica” accorsi – numerosi – per l’occasione!

 

Un programma musicale – canoro di prim’ordine con brani di Bepi De Marzi (Signore delle Cime e Benja Calastoria), di Marco Màiero (Sul Volo Chiaro), di Gianni Malatesta (Me Compare Giacometo) e di Leonardo Cohen (Halleluja) solo per citare alcuni autori!

 

L’evento è stato organizzato - magistralmente - dalla dinamica e preparata “coppia” formata da Angela Martinelli ed Erasmo Schivalocchi con il patrocinio (aiuto e collaborazione) del comune e della proloco di Valdidentro; Angela ed Erasmo (unitamente all’amministrazione comunale e la proloco di Valdidentro con l’aiuto economico di enti locali e sovracomunali) hanno saputo - nello spazio di pochi anni (tre per l’esattezza) – valorizzare questa “zona” di archeologia industriale, oramai abbandonata nel corso dei secoli e nel contempo trasformandola proprio in un “salotto” culturale – artistico, dove – nel corso di pochi anni – si sono organizzati una serie di eventi che hanno dato lustro agli spazi restaurati e riportando – così - all’antico “splendore” … “vestigie” che diversamente e purtroppo sarebbero finite nel dimenticatoio e quindi in “rovina”!

 

Silvio Mevio

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