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Il tempo che passa

CULTURA E SPETTACOLO - 09 08 2019 - Ercole Ricci

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Il tempo è gratis ma è senza prezzo. Non puoi possederlo ma puoi usarlo. Non puoi conservarlo ma puoi spenderlo. Una volta che l’hai perso non puoi più averlo indietro. Cit

E’ vero, il tempo fugge e se guardi indietro sembra sia volato via. Ma è stato il “tuo tempo” e il modo in cui lo hai sfruttato, ti piaccia o meno, che ti ha portato fin qui. Il più delle volte non ci fai caso, sembra tutto “normale”, ma poi capitano momenti come questi che ti fermi un secondo, rifletti, e comprendi quanto sia veloce questo tempo che passa via, inesorabile, senza che neanche ci facciamo caso.

 

Spesso non ce ne rendiamo conto, ma il tempo è un elemento molto importante delle nostre vite. Alcune volte sembra non passare mai, altre sembra volare. Quel che è certo è che da sempre scorre per tutti inesorabile e proprio per questo semplice motivo occorre cercare di non sprecarlo per niente al mondo, facendo per esempio cose che non ci piacciono, perché un giorno ce ne pentiremo quando sarà ormai troppo tardi.

 

Dal momento in cui veniamo al mondo piangendo, iniziamo a compiere i tuoi doveri. Qualunque siano le tue origini e il viaggio dinanzi a te, nessuno ha il controllo del proprio destino. Non siamo padroni del tempo, che ci sfugge e non riusciamo a controllare, che non passa mai quando ci annoiamo, che non riusciamo a fermare nemmeno per un attimo quando stiamo facendo qualcosa d’importante. Il tempo passa inesorabile, ma certi momenti, ricordi ed emozioni, sono indelebili. Il tempo ci ruba la vita di persone a noi care Il tempo passa, inutile prenderci in giro con le creme che fermano le rughe, le lancette scorrono inesorabilmente, il sole che va e viene, ci ricorda che noi andiamo e non torniamo.

 

Per molte persone, parlare di tempo spesso significa aprire scenari scottanti, dove tutto è in movimento, tutto scorre e trascorre senza rimedio, tutto si trasforma, invecchia, si perde in una corsa inarrestabile verso la fine di ogni cosa. Non tutti fanno un buon uso del loro tempo. C'è chi teme il trascorrere degli anni perché ha tanti rimpianti, perché si è limitato a trascinare stancamente la propria esistenza anziché vivere e cogliere le opportunità, anziché godere pienamente le esperienze. C'è chi è stato consumato dall'attesa di giorni migliori, chi cerca di fermare il tempo illudendosi di vivere un'eterna giovinezza.

 

A mio umile avviso non dovremmo aspettare che siano gli eventi negativi a modificare il nostro rapporto col tempo, a farci apprezzare anche piccole cose che fino a ieri non consideravamo, perché ci sembravano insignificanti, perché grazie al tempo possiamo assaporare le gioie, e i dolori, della vita, crescere vedere il mondo, imparare ed osservare come il tempo, si evolve e si trasforma, come noi e il mondo che ci circonda, perciò non sprechiamolo dietro detestabili equivoci, oppure odiosi comportamenti, facciamo di necessità virtù e utilizziamolo al meglio. Condividiamolo con gli altri per arricchire la nostra vita. Senza entrare troppo nel profondo di situazioni così difficili da raccontare, forse l’unico modo “sano” per vivere il passato, e quindi il ricordo della persona che ora non è più fisicamente con noi, è ringraziare la Vita di avercela regalata. Avere nel Cuore quelle persona è un dono, e’ un privilegio. Quello che hanno rappresentato per noi, quello che ci hanno insegnato, trasmesso, continuerà a vivere attraverso di noi. Certo non possiamo fare nulla contro la morte, ma possiamo tenere in Vita il loro ricordo e meditare sulla fortuna che abbiamo avuto nell’ averle accanto.

 

Personalmente mi reputo fortunato. Ho imparato col tempo ad apprezzare ogni singolo momento della mia vita o almeno ci ho provato e continuo a farlo. A volte penso al passato con un pizzico di nostalgia perché quello non torna indietro. Poi vedo i segni del tempo, che non sono le rughe, ma la nostalgia per i momenti passati con le persone che ho amato e che non sono più con me.

 

Ercole Ricci

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1 COMMENTI

09 08 2019 08:08

Méngu

Caro Ercole, ‘l témp de la nòsa vita l’è cùma ‘l vin ‘n de ‘ na but . Quàndu ta sée giuan tée ‘l mòlet de burùn e quando te sée vècc te ‘l tìret de spina.