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Fabrizio De Rossi Re: la musica è protagonista a Tirano

CULTURA E SPETTACOLO - 20 08 2017 - Redazione

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/Fabrizio De Rossi Re

L’agosto tiranese si conferma un mese ricco di musica: dopo un Magico Crocevia con bande eclettiche e gruppi polifonici, lo straordinario concerto in Piazza Basilica con l’Orchestra Fiati della Brianza (a cura del Festival Le Altre Note); i Concerti d’Organo in Basilica che vedono alternarsi musicisti di qualità e in attesa della tappa lombarda del Premio Fabrizio de André (22 agosto, a cura dell’Associazione Progetto Alfa), il percorso musicale si completa con l’appuntamento di chiusura del Teglio Teatro Festival Valtellina.

 

Il programma tiranese del Festival teatrale, realizzato con il contributo del Comune di Tirano in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo, ha visto quest’anno 6 diversi appuntamenti che culminano ora con una presenza d’eccezione il 25 agosto, già annunciata a inizio luglio su Radio Rai Uno: I BRIGANTI TOSCANI di Fabrizio de Rossi Re, una delle figure più interessanti ed innovative del panorama musicale italiano contemporaneo, un Maestro che riesce a stupire i suoi ascoltatori con esperimenti musicali di rara bellezza e profondità.

 

I Briganti Toscani, presentati in anteprima a Montepulciano, in terra di Siena, sono ora in arrivo a Tirano, nel cuore delle Alpi, nella Chiesa di San Rocco (in Via San Rocco, Loc. Madonna di Tirano, ore 21.15). Un divertente melologo grottesco per attore e pianoforte cui dà voce e corpo l’attore Giordano Agrusta accompagnato da Fabrizio de Rossi Re (melodica, voce e pianoforte), autore del testo e delle musiche, che narra la storia del furibondo bandito Tiburzi e altri briganti con aneddoti e punti di vista diversi.

 

Fuorilegge, ladri e spesso violenti assassini, i briganti erano anche la marginalità che impugnava le armi contro il potere. Mitica appunto è stata la figura di Tiburzi nel passato prossimo della Toscana e dell'Italia, dove il brigantaggio ha costituito un fenomeno di massa dopo l'unità italiana. E con Tiburzi si è chiusa l'epopea del brigantaggio in Toscana.

 

Lo spettacolo è un viaggio musicale in quel mondo ai margini, “un ritorno al brigantaggio di duecento anni fa, quando il brigantaggio era una cosa seria… Essere briganti era per così dire… una missione. Esisteva un manualetto molto diffuso, anche in Maremma, dal titolo “manuale del brigante perfetto: una vocazione inestimabile del cuore”. Il manuale cominciava così.. “Sei un ribelle? sei insofferente delle ingiustizie diffuse e del potere? ascolta il tuo cuore, diventa un brigante..” (estratto dal testo di Fabrizio de Rossi Re)

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