Due spettacoli raccontano il coraggio delle donne

Con due appuntamenti teatrali il programma Universi Femminili prosegue al Cinema Mignon presentando racconti e storie di donne che vivono con coraggio il loro tempo o che, al contrario, vivono ancora una realtà difficile che non riconosce loro pari diritti. Il tutto affidato al linguaggio poetico e suggestivo del teatro con due spettacoli del Teatro Due Mondi di Faenza, uno aperto a tutti e uno riservato alle scuole.

Vedrai, Vedrai in scena martedì 21 marzo alle 21.00, vede protagoniste tre attrici: diversi volti e diversi corpi, ma una unica storia, che propone molteplici sfumature del racconto.

Fatto di episodi che hanno segnato e segnano le vite delle donne; e di una violenza che è a volte fisica e a volte generata da un pensiero che esclude. Ma fatto anche di voglia di libertà, di sogni, di condivisione, di coraggio estremo, di volontà. Lo spettacolo ha come punto di partenza una legge, quella della Regione Emilia Romagna, contro la discriminazione femminile. Una legge importante, ma una legge da sola non basta mai. Né quando vieta, né quando propone. Uno spettacolo dal forte contenuto etico e dalla forte carica poetica, in grado di emozionare e far indignare lo spettatore.

Vedrai, Vedrai guarda la stessa cosa da un altro punto di vista. Lo spettacolo si permette di sottolineare, di raccogliere e alzare, di dileggiare o di urlare. Uno spettacolo che può solo finire non finendo, ma continuando nel racconto e nella vita quotidiana degli spettatori. Uno spettacolo che non ha una fine visibile, ma ha l’ambizione di continuare dentro ciascun spettatore e spettatrice con la sua idea di cambiamento. L’ingresso è libero a offerta libera raccolta in favore della Casa delle Donne di Amatrice.

Mercoledì mattina, 22 marzo alle 10.45 riservato agli studenti dell’Istituto Comprensivo di Tirano e dell’Istituto di Istruzione Superiore “B. Pinchetti” la conferenza-spettacolo QUELLE RAGAZZE RIBELLI storie di coraggio, porta in scena storie di donne che sono sempio di ribellione contro convenzioni, discriminazioni, stereotipi culturali. Paula, Malala, Rosa, Giulia, Teresa, Shymaa hanno realizzato il loro sogno di libertà, rompendo gli schemi che la società, regolata dagli uomini, ha loro imposto. Donne giovani o meno giovani, straordinarie, che hanno messo a rischio anche la loro vita, a difesa di diritti umani fondamentali, non solo per se stesse ma perché fossero garantiti ad ogni individuo.

Il tono leggero, talvolta quasi irriverente, con cui le “ragazze ribelli” si raccontano fa esplodere sulla scena tutta la loro forza e la loro eccezionale umanità, ma allo stesso tempo le fa sentire anche più vicine a noi. Giochi di ombre, coreografie, musica accompagnano questo viaggio nella storia dalla fine ‘800 ad oggi, in un sali e scendi ritmico che porta il pathos, stempera il dramma, strappa sorrisi e fa emozionare.

Nel tentativo di superare il cliché del maschio come forza e della donna come fragilità, lo spettacolo vuole essere un contributo affinché diventiamo consapevoli di essere una parte importante di un tutto che vede ogni “genere” uguale tra uguali.