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"Donne e colori": premiate Brinafico, Trestini Trimarchi e Ghilotti

CULTURA E SPETTACOLO - 21 03 2018 - Redazione

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/Antonella Brinafico
Antonella Brinafico, immagini da Facebook

Rosa Genoni, un’altra donna che ha fatto molto parlare di sé, ma che resta condannata all’oblio proprio nella sua terra e nel paese che le ha dato i natali, Tirano. Ed appunto per celebrare i 150 anni dalla sua nascita e non dimenticarla, la Pro Loco Tirano ha dedicato la mostra “Donne e colori”, attiva dal 3 al 18 marzo, alla sua figura, persona poliedrica che ha lasciato traccia di sé nel mondo della moda, della sartoria, del costume, dei diritti umani e, politicamente, attraverso iniziative a favore della pace.

 

Per questo motivo Progetto Alfa, dopo aver rilanciato Vittoria Ligari rivelandone lati della sua storia e personalità oscuri, immortalandola attraverso un documentario inserito nel catalogo della Biennale di Venezia, ha voluto ulteriormente diffondere ideali di condivisione e sostegno nel mondo dell’arte attraverso anche la figura di Rosa Genoni. E lo ha fatto istituendo un riconoscimento speciale alle autrici delle opere esposte in palazzo Foppoli che meglio hanno saputo far trasparire gli ideali e la forza che hanno determinato l’affermazione e il riscatto di Rosa Genoni.

 

Il messaggio che si vuole tramettere con questa iniziativa é proprio quello dell’avere coraggio non solo nel perseguire le proprie idee ed aspirazioni ma, sopratutto, nel volersi realizzare nella società affermando la propria esistenza. In questo appello, lanciato a viva voce da Massimiliano Greco, presidente di Progetto Alfa, é racchiuso una grande forza di speranza indirizzata non solo alle artiste ma a tutte le donne. <<Affermatevi e dite al mondo io esisto!>> tuona Massimiliano Greco << perché la forza delle donne non risiede nella identità di genere marcata dal suffisso "a" aggiunto a fine parola, ma nella determinazione e tenacia nel perseguire i propri scopi>>.

 

Rosa Genoni e la pittrice Vittoria Ligari rimangono un esempio per le donne di oggi, in quanto modello di forza che hanno dato esempio, con la loro vita, che solo lottando si possono imporre i propri ideali contro ogni forza avversa. Ed é proprio con questo spirito che una giuria speciale ha valutato ed analizzato le opere delle 47 artiste che hanno partecipato a questa esposizione proclamando, attraverso l’ambassador Paula Gomez, coloro che hanno al meglio interpretato lo spirito di Rosa Genoni ovvero Antonella Brinafico per la pittura, Barbara Trestini Trimarchi per il ricamo e Chiara Ghilotti per la sua forza di donna che le ha permesso di superare i limiti di una malattia che l’ha paralizzata totalmente, permettendole solo di muovere il capo. Ed é proprio con il capo che Chiara ha affermato se stessa ed, aiutandosi con la bocca, dipinge con tratti di grande precisione soggetti che non lasciano trasparire alcun handicap in chi li ha composti. Una menzione speciale é stata attribuita anche alle pittrici Emanuela Micheli e Angela Martinelli, che hanno con le loro opere comunicato un tratto della forza e passione di Rosa di Genoni.

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