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Daniele Magro a Palazzo Merizzi

CULTURA E SPETTACOLO - 28 07 2017 - Redazione

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/opera Daniele Magro

Quinto appuntamento con "Luglio a Palazzo Merizzi 2017", la manifestazione culturale di arte contemporanea, giunta alla seconda edizione, che ha luogo nella splendida location di palazzo Merizzi a Tirano.

 

Dopo Attilio Montrasio, lo storico palazzo, questo fine settimana, ospita Daniele Magro (vernissage venerdì 28 alle ore 18.30) e la sua mostra dal titolo "Metamorfosi".

 

Biografia

Daniele Magro nasce a Villa di Tirano nel 1954.

 

La sua propensione naturale verso l’ arte è un dono innato, condiviso pienamente con il gemello Bruno. Da autodidatti, si sono infatti entrambi avvicinati alla pittura e alla scultura, approfondendo le loro ricerche anche grazie all’ incoraggiamento di importanti artisti quali la pittrice Carla Clementi ed il maestro Renzo Sala. Sperimentando con passione, hanno acquisito esperienza e tecnica riuscendo ad affermare e a rendere unico lo stile che li caratterizza: la loro è una pittura figurativa molto particolare, frutto dell’attenta osservazione e della passione per l’arte classica, ma nello stesso tempo surreale e travolgente.

 

Il soggetto principale, sia dei quadri che delle sculture, è una donna sensuale, passionale e statuaria in perfetta armonia con la natura che la circonda. Sapienti effetti di luci ed ombre e l’esemplare uso dei colori, danno vita a suggestivi sfondi e paesaggi in grado di fissare sulla tela le emozioni dell’artistaGiovanissimi, nel 1970, hanno iniziato ad esporre le loro opere, nate dalla simbiosi di un lavoro a quattro mani dettato dal profondo legame spirituale fra i due. Questa loro magica complementarietà ha portato alla scelta di firmare ogni opera congiuntamente, con il solo cognome; anche oggi, nonostante la scomparsa di Bruno, avvenuta nel 1988, Daniele preferisce essere conosciuto in questo modo, siglando ulteriormente l’indissolubile rapporto che ancora li lega. La mancanza del fratello ha segnato profondamente la vita di Daniele, che di colpo si è ritrovato privo di una parte di sè, avvolto in un incolmabile dolore.


La sua forte personalità ed il sostegno della moglie gli hanno permesso di riprendersi e di completare le ricerche artistiche iniziate con il fratello. Ad oggi il percorso formativo può ritenersi concluso: il suo stile è unico ed inimitabile e soprattutto ben riconoscibile; ciò che invece non si esaurirà mai è la carica espressiva e la voglia di migliorarsi continuamente in tutti i campi.

 

In campo pittorico, Daniele predilige l’olio su tela, ma anche gli acquerelli, i disegni a pastello e gli schizzi a china confermano la sua competenza. Non è però solo con i colori che l’artista riesce ad esprimere il suo talento: le sue mani plasmano istintivamente ogni materiale, facendo vivere di passione ogni creazione di creta, marmo o pietra dura.

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