Cos’è la verità?
CULTURA E SPETTACOLO - 30 10 2017 - Méngu
Una verità potrebbe essere questa: chi riuscirà a leggere interamente questo scritto è un uomo paziente e tollerante. Mettetevi alla prova e se vi stizzite la prima volta, tentate la seconda. Alla terza volta lasciate perdere. Dunque: calma e gesso! Mi è capitato tra le mani un libro alquanto interessante “ Il caso o la speranza “ – un dibattito senza diplomazia. Il filosofo ateo Paolo Flores D’Arcais e il teologo credente Vito Mancuso si confrontano “ senza esclusioni di colpi in un dialogo aspro, fatto di parate e affondi, memore delle dispute medioevali” . Personalmente non mi è stato possibile rimanere estraneo al dibattito. E in particolare quando Mancuso parla dell’anima e della religione all’interno della esperienza umana e quando afferma che “ la religione non è dunque una cosa che può essere annichilita dal progresso tecnologico o da altri tipi di spiegazioni della realtà più convincenti e razionali. Dobbiamo allora chiederci quale è la ragione della sua persistenza all’interno dell’ esperienza umana . Questa ragione va individuata nella percezione da parte degli uomini che in loro abita una dimensione non del tutto riducibile a quella materiale. In altre parole l’uomo comprende di non essere del tutto riducibile al mondo. In un certo senso chi è religioso , volendo ricorrere a una formalizzazione di tipo logico- matematica, fa questo ragionamento : io-mondo = X “ . In questa equazione X ( surplus) nelle varie correnti filosofiche è chiamato anima. Mancuso continua : “ L’anima intesa come surplus caratterizza tutto ciò che vive, poiché tutto ciò che vive è dotato di libertà rispetto alla massa corporea che gli dà forma. Si dà anima laddove l’energia totale che costituisce un fenomeno non è riducibile all’energia della massa corporea…. . “ Mancuso esprime questi concetti con le equazioni : E.totale – E.massa corporea = X , poiché la scienza ci dice che la massa non è altro che energia solidificata. Ad esempio nelle pietre l’equazione: E.totale – E.massa corporea = 0 poiché tutta l’energia è materia quindi la pietra è inanimata. Ancora: “ Nei corpi animati vi è invece eccedenza di energia libera rispetto a quella solidificata come materia, che è proprio ciò che consente al corpo di muoversi”. Questa energia è la vita e secondo l’equazione, “più è il surplus di energia libera, più il livello della vita si manifesta a livelli sempre più alti”. Nella pianta sarà minore che nella scimmia, nella scimmia minore che nell’uomo. Ecco quindi la vita biologica nella pianta, la vita psichica o spirituale o libertà nell’uomo”. Il filosofo ateo Paolo Flores D’Arcais non è di questa opinione e demolisce questa impostazione teoretica affermando “ Quanto alla “ energia libera” che sarebbe presente in surplus nella pianta rispetto al sasso, siamo al completo nonsenso scientifico. La pianta, per le sue funzioni vitali, attraverso il processo della sintesi della clorofilla consuma energia. Ancora di più l’animale , e infine il cervello di sapiens è tra i nostri organi quello che ne consuma enormemente di più…0missis…la libertà del bios umano rispetto al mondo , di cui tu parli, non è perciò una “energia libera” che aggiorni e contraddica le leggi scientifiche note, è semplicemente un insieme di funzioni caratteristiche della neocorteccia che indeboliscono i nostri istinti e costringono/ consentono a surrogare la cessata cogenza con la norma sociale ( religiosa, etica, giuridica, politica, in diverso intreccio a secondo delle epoche). Ma tutto questo non indica in nessun modo e neppure allude a una realtà cosmico evanescente che abbia un archè e un telos , che potrebbe essere chiamato Dio”. Mah ! Tutto sommato sono due affascinanti conclusioni di due filosofi che lasciano all’uomo la libertà di intravedere ( se mai il nostro intelletto ne fosse capace ) dove sta la verità, se pure una verità assoluta esiste. “Quid est veritas “, cos’è la verità ? disse Pilato nell’interrogatorio a Gesù forse con sarcasmo. Io penso che la verità terrena è sempre relativa e fatta ad artificio e a interesse dall’uomo. Le mille teorie dell’uomo hanno distrutto la verità, hanno creato un caos, una confusione enorme nell’animo umano. Abbiamo inventato verità che uccidono, dottrine di fede che ubriacano, ideologie di partito che sconquassano l’etica e la morale. Forse un senso ultimo della verità terrena è posto in questa frase scritta da don Battista Rinaldi in occasione del suo commento domenicale “ Dio e Cesare “. “ Dare a Dio quel che è di Dio…. significa che ogni persona deve mantenere una tensione fondamentale alla ricerca di Dio, per avvicinarsi a lui, conoscerlo, amarlo e seguirlo. E’ il senso della nostra esistenza . Per cui diventa doveroso chiedersi: io a chi appartengo? Chi è il mio Signore? “ Una targa appesa presso l’ossario della chiesa di S. Vittore in Poschiavo recita “ Mein VATER, ich verstehe Dich nicht, aber ich vertraue Dir. “ ( O Dio, mio Padre, non ti comprendo, Ma confido in Te “ ) Io credo che la vera verità, l’ultima verità, la sapremo e la comprenderemo quando ci scomparirà la luce degli occhi e l’anima avrà finalmente trovato la sua pace. Su questa terra confidando in un Dio di molti nomi, il concentrato della “Verità” si può trovare nel semplice pensiero che Papa Giovanni Paolo II disse ai parroci di Roma il 26 febbraio 2004 “ Volemose bene,semo romani”. Méngu
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