Come accedere alla “terrazza panoramica “naturale del "Crap del Còren" della Valle della Ganda
CULTURA E SPETTACOLO - 22 06 2022 - Ezio (Méngu)
A lato della vecchia caserma dell’Alpe Piscina, nel tiranese, parte un sentiero che si inoltra in un bosco di faggi per circa 500 metri. Giungerete al Cràp del Còren. A chi ha l’ardire di salire sulla imponente roccia con la strana forma di due corna di capra, sembrerà di stare su una fusoliera di un aereo in alta quota. Al centro dello stupendo panorama vi sorride Villa di Tirano e a lato la Valposchiavo con i monti innevati del Bernina, sulla destra troneggia l’imponente Masuccio, sulla sinistra la vista spazia oltre Teglio. Le due rupi, poco distanziate tra loro, sono quasi a picco sulla Valle della Ganda con uno strapiombo di più di 700 metri. La rupe cornuta Mi son sempre cari quei massa cornuti che sovrastano i boschi di faggi della valle di Ganda. Provo infinita pena quando nella Valle appare il luccichio argenteo di una sciagurata ragnatela di fili tesi tra due torri d’acciaio che incatenano le erte sponde. Amati boschi di Ganda perdonate chi vi ha sfregiato il volto. Il fischio dell’astore e il canto del cuculo si accomunano, senza soluzione di continuità all’orribile e monotono friggere di quel laccio di fili. Rupe Cornuta rammenti quando da ragazzo mi issavo a bandiera sui tuoi pinnacoli scrutando in Valle? La brezza calda che risaliva dal piano mi scompigliava i capelli a mi accarezzava il torso nudo come le mani di una mamma. Con mani a megafono lanciavo il mio grido d’amore che rimbombava in valle e si spegneva nel rombo d’acque di due fiumi, l’un con acque grigie e l’altro scure. Rupe Cornuta, molto tempo è passato da allora, ma le poiane si annidano ancora tra le rocce, e veleggiano silenziose nell’aria calda che risale dalla valle. Ora sei solitaria e abbandonata, nessuno ormai più ti cerca. Ezio (Méngu)
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