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"Cammino mariano delle Alpi": parte della nostra identità

CULTURA E SPETTACOLO - 19 03 2019 - Ercole Ricci

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/cammino delle alpi

Sempre più diffuso e apprezzato, il turismo religioso esplora territori bellissimi e carichi di fascino e simbologie. Un pellegrinaggio è spesso un viaggio maturato, nato dalla consapevolezza di voler affrontare un'esperienza piena di emozione. Non si corre: ci si mette in cammino e si ha spesso più tempo per esplorare e conoscere; ci si apre e mette a nudo con una curiosità più sensibile.

 

Percorrere chilometri a piedi, immersi nel silenzio della natura, attraversando rovine, storiche abbazie e borghi medievali. Sono sempre di più gli italiani che decidono di intraprendere un cammino e nel Belpaese si moltiplicano gli itinerari a piedi: non a caso il 2016 è stato proclamato "Anno Nazionale dei Cammini". Quella dei cammini religiosi è diventata una vera e propria moda. E’ sempre più facile incontrare qualcuno che abbia avanzato l’idea di trascorrere una settimana di vacanza sulle orme degli antichi pellegrini, in un viaggio che è un’esperienza di conoscenza di sé, di aumento spirituale, di amicizia con la natura. 

 

Il pellegrinaggio muove i popoli sin dai tempi più remoti. Spinti dalla fede religiosa, o da una curiosità verso la storia e le tradizioni di Regioni antiche del mondo e piene di fascino e mistero. Si intraprendono viaggi lunghi, talvolta faticosi che, nel corso del tempo, sono diventati percorsi culturali, storici, artistici.  il Cammino, di Santiago de Compostela per eccellenza una delle vie di peregrinazione più importanti della storia, tanto che la città è considerata la terza città santa per la cristianità dopo Gerusalemme (da cui tutto partì) e Roma. Una rotta che i pellegrini intraprendono sin dal medioevo per giungere al santuario di Santiago de Compostela, presso cui ci sarebbe la tomba dell'Apostolo Giacomo il Maggiore che, si racconta essere stato uno degli apostoli più stimati da Gesù.

 

L'Italia presenta ben 6 mila percorsi culturali, naturalistici e spirituali da seguire a piedi. Sono viaggi che permettono di assaporare i valori dell'ospitalità, entrare in contatto con la cultura locale e respirare l'autentica anima del territorio. Ma, più di tutto, ogni cammino è un'occasione di crescita personale o spirituale alla scoperta del proprio mondo interiore. 

Tra i cammini di pellegrinaggio più importanti in Italia c’è sicuramente la via di Francesco, un itinerario che collega tra loro alcuni luoghi che testimoniano della vita e della predicazione del Santo di Assisi; un cammino di pellegrinaggio, che ripropone l'esperienza francescana nelle terre che il Poverello ha calcato nelle sue itineranze. Gemellato con il famoso Cammino di Santiago, il pellegrinaggio tocca  i Santuari  e le principali tappe della vita di San Francesco  attraverso luoghi dalla natura incontaminata dove il tempo sembra essersi fermato.

 

Anche la Valtellina ha il suo “Cammino di Santiago” grazie all’iniziativa di Lidia Culanti, che ha pensato, insieme ad un gruppo di amici, di promuovere questo progetto. Certo c’é voluto un gran coraggio per imbarcarsi in un'impresa del genere, ma il coraggio a Lidia e altri amici non è mancato. Un progetto su cui hanno concentrato tutte le loro energie e che porterà il turismo lento e appassionati camminatori da tutto il mondo sui nostri sentieri, dando la possibilità a tutti di riscoprire lentamente le meraviglie paesaggistiche e naturalistiche della nostra bella Valtellina.

Concepito per raggiungere e collegare nelle sue varie tappe, 22 tra chiese e Santuari mariani presenti sul territorio, che ruotano attorno al Santuario della Beata Vergine di Tirano che sorge nella parte settentrionale dell'abitato, considerato il monumento religioso più importante della Valtellina. Il percorso di questo Cammino è stato predisposto in modo tale da ricomprendere lungo la strada importanti siti artistici e più in generale d’interesse del territorio Valtellinese, come la via dei terrazzamenti, un patrimonio culturale di valore, con chiese e Santuari, alcune di grandi dimensioni, che racchiudono opere d’arte d’interesse, soprattutto intaglio ligneo e affreschi rinascimentali e barocchi ma anche, siti storici, cantine rurali, agriturismi, antichi borghi.

Esso si snoda su un itinerario molto ricco dal punto di vista paesaggistico, la sua lunghezza è di 160 km, circa, suddiviso in 8 tappe. Il percorso per raggiungere il Santuario della Madonna di Tirano prevede due percorrenze: la prima dal Santuario di S. Maria delle Grazie e del Suffragio a Valpozzo di Piantedo, detta via Occidentale, di 91 km, suddivisa in 5 tappe; la seconda da piazza del Kuerc di Bormio, detta via Orientale, di 66 km suddivisa in 3 tappe.

 

Questo cammino è stato approntato avendo come sorta di ideale riferimento il ben più celebre Cammino di Santiago de Compostela. Anche il Cammino Mariano delle Alpi rappresenta, come quello di Compostela, una metafora della vita, una prova continua, non solo a livello fisico per la distanza del percorso, ma anche a livello mentale, perché in alcuni momenti il pellegrino sarà solo confrontarsi con sé stesso, altre volte invece lo condividerà in compagnia. Pur essendo esplicita la valenza religiosa mariana e spirituale di questo Cammino, ciò nonostante esso può essere anche ben interpretato e realizzato in chiave più laica, praticato cioè solo al fine di staccare per qualche giorno dalle proprie preoccupazioni oppure per dedicare un po’ più tempo alle cose che per sé contano davvero, alle proprie aspirazioni, magari in quei momenti della propria esistenza dove si è smarrita una aspettativa, oppure quando ci si trova sul punto di dover assumere una decisione importante e la si voglia ben ponderare. Al tempo stesso nulla toglie che possa essere anche vissuto molto più semplicemente come momento di svago e di vacanza. Il paesaggio cambia continuamente per la conformazione geografica, a volte si camminerà spediti in pianura, altre succederà di dover faticare per superare alcune piccole difficoltà di un sentiero scosceso.

 

Un cammino che risponde alla ricerca di nuove strade, per risalire alle origini della fede o cultura, ma che rappresenta anche una grande promozione del territorio che può essere, una componente dello sviluppo turistico, e comportare risultati positivi sia in ambito strettamente turistico, sia in ambito culturale, contribuendo alla salvaguardia e alla valorizzazione del territorio. Grazie al lavoro per rivalutare alcuni percorsi sarà possibile raggiungere due importanti obiettivi: rilanciare il territorio e le sue eccellenze sia culturali che enogastronomiche, muovere finanziamenti per rilanciare le strutture generando un ottimo introito economico.

Per presentare il progetto, il comune di Tirano Assessorato Cultura e al Turismo in collaborazione con il Rettorato del Santuario della Madonna di Tirano ha organizzato a partire dalle ore 9 di sabato 16 marzo, un interessante convegno presso la sala consiliare del comune di tirano dal titolo

 

“CAMMINO MARIANO DELLE ALPI” - Progetto per la valorizzazione dei Santuari mariani in provincia di Sondrio

Davvero molto soddisfacente è stata la partecipazione al convegno. La pur capiente aula consiliare era gremitissima ed alcune persone sono rimaste addirittura in piedi. Numerose le Autorità civili militari religiose, assessori al Turismo dei Comuni di Sondrio e di Valdisotto rappresentanti della carta stampate e della emittente televisiva TELEUNICA, Associazioni e cittadini

Ha introdotto e moderato l’evento il dott. Fabio Panzeri direttore di TELEUNICA Sondrio.

Dopo i saluti istituzionali del dr. Franco Spada, Sindaco di Tirano, di Don Valter Crippa in rappresentanza di Don Corrado Necchi, Vicario episcopale della Provincia di Sondrio (assente per impegni), del dr. Giuseppe Maria Scalia Prefetto della Provincia di Sondrio e la Signora Loretta Credaro presidente della Camera di Commercio di Sondrio e la proiezione di un emozionante video del Santuario della Madonna di Tirano, sono stati introdotti i tre temi del convegno.

 

CULTO E PELLEGRINAGGIO MARIANO NELLA PROVINCIA DI SONDRIO”

Inquadramento storico religioso. illustrato da don Battista Rinaldi, Arciprete della Parrocchia di Montagna in Valtellina, Direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano, già Direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo e il Dialogo interreligioso; dal prof. Gianluigi Garbellini storico e da Don Giampiero Franzi, Rettore del Santuario della Madonna di Tirano

 

IL CAMMINO MARIANO DELLE ALPI”

Via di fede tra i Santuari Mariani presentato da Sonia Bombardieri, Assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Tirano; da Lidia Culanti Presidente dell’Associazione “cammikando” e da Giuseppe Ucciero, progettista - Cluster srl, con la proiezione del video del percorso del Cammino Mariano delle Alpi.

 

IL CAMMINO MARIANO DELLE ALPI ED IL TURISMO SOSTENIBILE”

Intrecci: Via di fede e Percorsi di Sviluppo, illustrato da Lucia Simonelli Valtellina Turismo e da Simone Longhi, Direttore del Distretto Culturale Evoluto “Cammini Lauretani” che, impossibilitato a partecipare per sopravvenuti impegni ha fatto pervenire un video.

Un bel sabato all’insegna della cultura. Un convegno che l’assessore Sonia Bombardieri ha definito “un’occasione importante per promuovere sul nostro territorio un grande itinerario nel segno della bellezza e della spiritualità che ha come fulcro il preziosissimo patrimonio della Basilica della Madonna di Tirano, che costituisce una nuova opportunità per dare impulso al turismo religioso, con un percorso di pellegrinaggio e di visita capace di coniugare passato e presente, memoria e fede, natura e storia”

Un convegno che il Sindaco Franco Spada ha chiuso con un apprezzamento dei singoli interventi che “Riscontrano quello che siamo noi di Tirano, che ha un propria identità, un territorio che ha valori dell’accoglienza dell’ospitalità e la passione delle cose” e il saluto agli intervenuti.

 

Ercole Ricci

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1 COMMENTI

19 03 2019 08:03

Méngu

Stimato Ercole Ricci, condivido ciò che hai scritto. Bene l’iniziativa de “ Il cammino Mariano delle alpi e il turismo sostenibile “ purché il nostro piccolo Santuario della Madonna di Tirano non diventi una “ bolgia turistica “ dove tutto prevale a scapito del Culto, della Fede, del Silenzio e del raccoglimento personale. Questo è già capitato in altri luoghi simili.