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”Calici Bolli”, mostra Enofilatelica di grande prestigio

CULTURA E SPETTACOLO - 04 09 2018 - Ercole Ricci

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/carlo del dot
Carlo Del Dot

La mostra Enofilatelica ”Calici Bolli” proposta a Palazzo Foppoli a Tirano e curata dal Signor Carlo del Dot ha un valore specifico che vale la pena marcare, quello di posare uno sguardo nuovo sull’arte italiana della filatelia e del vino.

Una mostra che condurrà i visitatori in un simbolico viaggio su un tema popolare “viti e vino” di tanti paesi del mondo.

 

Un accostamento decisamente insolito, ma in realtà i francobolli hanno molto in comune con il vino. Infatti, tutti e due i prodotti aumentano di valore e la loro qualità col trascorrere del tempo. Un antico francobollo è un pezzo unico e il più delle volte introvabile; a sua volta il vino di una vecchia annata assume un carattere e un tono decisamente più intenso e ricercato rispetto a uno giovane.

 

L’autore, attraverso una lunga paziente e capillare ricerca, effettuata mediante la consultazione di cataloghi mondiali, passati pagina per pagina, prendendo nota dei pezzi relativi al tema, è riuscito a raccogliere e sistematizzare materiale filatelico copioso ed articolato, che ha riordinato con cura, come tessere di un mosaico.  Oltre ai francobolli pertinenti con il tema, che costituiscono l’elemento fondamentale di ogni collezione, molti altri documenti postali con annulli applicati a mano e meccanici, le cui scritte e/o illustrazioni portano un contributo allo sviluppo dell’argomento.

 

Una riflessione sul legame tra l’arte filatelica e quella contadina dei vigneti, che segnano la nostra eredità culturale.

Un'esposizione interessante ed esaustiva che permette di scoprire, anche il pensiero di alcuni grandi personaggi del passato sul vino

Il Cardinale duca di Richelieu, i cui preziosi paramenti sono esposti al museo Etnografico di Tirano ebbe a dire: Se Dio vietasse di bere avrebbe creato questo vino così buono?

Lo scrittore drammaturgo Alexandre Dumas che a proposito del vosne romance.scriveva: E’ un vino che si beve in ginocchio e a capo scoperto.

L’umanista Erasmo di Rotterdam che non ha scritto solo l’elogio della follia, ma si interessava anche delle sagge vendemmie burgognonei, attribuiva ai vini un forte potere curativo e quando il Vescovo lo rifaccio di aver bevuto del Musigny durante la quaresima replicò: “Eminenza solo il mio cuore è cattolico. il mio stomaco è protestante”.

 

La mostra pratocinata dal comune di Tirano, e inaugurata il 1° di settembre, si potrà visitare fino al 16 settembre e segnerà un ideale passaggio di testimone alla quinta edizione di Eroico Rosso Sforzato Wine Festival, il festival-rassegna in programma il 14,15 e 16 settembre che unisce enologia e gastronomia a cultura e paesaggio e che celebra il vino più famoso della Valtellina, lo Sforzato DOCG. Toccherà musei, palazzi storici, chiese, ristoranti, vicoli, musei, palazzi storici, chiese, vicoli, piazze e giardini privati per una tre giorni ricca di assaggi, eventi, incursioni d'arte e molti altri eventi collaterali.

 

Ercole Ricci

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