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Buona S. Pasqua con entusiasmo

CULTURA E SPETTACOLO - 01 04 2018 - Méngu

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/buona pasqua
Disegno integrale, di Wilma Del Simone, a fondo pagina

Vogliamo vivere felici? Allora droghiamoci d’entusiasmo. L’entusiasmo non si aspira con il naso, né si ciuccia, né si puntura. L’entusiasmo non vien da fuori, ma scaturisce in te, come acqua sorgiva e da quest’acqua ci si può abbeverare ogni giorno. Non solo tu, ma anche gli altri.

 

Guarda il tuo collega di lavoro stamattina. E’ senza entusiasmo. Ha occhi sonnolenti e spenti. I suoi gesti sono come quelli di un panda, le sue parole escono dalla bocca con rallentamento del 25%. Persino quando va in bagno tutto ciò che fa e produce è rallentato. Guarda invece la collega che sprizza d’entusiasmo e che gli sta accanto. Ben truccata, capelli biondi  a boccolo, occhi limpidi che scrutano e scopano il mondo nei più intimi anfratti. Sfoggia sorrisi e una verve da manuale. Ha un vestito che dà forme da far torcere il collo e deglutire la saliva ai colleghi maschi e anche alla femmine, per di più ha intorno a sé un profumo che ti  impenna ciò che la vecchiaia ti ammoscia.  

 

Ambedue aprono il computer. Tutti e due iniziano il lavoro, uno con sbadiglio e con colpetti lenti sulla tastiera come gocce d’acqua da stalattiti nella pozza, l’altra con un ticchettio sulla tastiera da sembrare un grandinare sui vetri. Ma cos’è questo potente stimolo che esce e ci sovrasta quando tutto va bene e che scompare quando tutto sembra andare di traverso? E’ l’entusiasmo. E’ la buona droga del Signore, quella che non ti annebbia il cervello e ti riempie il cuore di gioia. Il vocabolo entusiasmo esprime una forza dentro di sé, un fervore e un lievito che potenzia ogni cosa che fai, come una molla del tuo “ essere –energia “ che mai si scarica e che ti scatena . E’ uno stato dello spirito, fratello dell’amore, della  gioia, della passione, dell’arte, della pittura, dell’ideale di un qualcosa che senti tuo e che ti affascina, che ti appassiona, che ti avvicina a Dio, al nostro bene  e a quello del prossimo. E’ ciò che ci appassiona, che ci travolge, che ci fa sembrare il tempo, nel suo passare, un qualcosa di relativo e di personale.

 

Ci può essere entusiasmo anche per il male? Può darsi, ma se esiste c’è solo per breve tempo d’inizio delle cose. Alla fine si trasforma in rimorso, in abbattimento. Il suo premio è la ricompensa di Giuda, la conclusione è il rimorso. L’entusiasmo porta sempre il bene nell’animo, ti trascina e ti travolge con il tuo prossimo.  Ci può essere amore senza entusiasmo ? Non credo. Persino chi si desidera nel corpo ne ha bisogno. Senza entusiasmo l’ amore è un  “copia –incolla” e mai veramente tuo. Il vero entusiasmo è sempre essere unito al pensiero nobile del bene per gli altri e del bene per il Mondo, altrimenti si traduce in fanatismo. Anche una buona bevuta di vino può portare entusiasmo, ma presto scompare come i fumi dell’alcol. Il vero entusiasmo è un tatuaggio sul tuo corpo, dura a lungo, è consolidato, maturo.

 

La vita stessa, se ben vissuta, porta con sé entusiasmo. Domandate a una persona che dopo una lunga malattia ha recuperato la salute se non prova entusiasmo anche nelle piccole cose. Sì, perché  l’entusiasmo lo possiamo trovare anche nelle piccole cose di ogni giorno e in particolare nei nostri cari che ci sorridono e ci invogliano, che ci vogliono bene. Ci danno entusiasmo tutti quelli che incontriamo per strada che ci dicono sorridendo: buona giornata! Questa bella espressione  ci stimola la vita e ci dà fiducia e con l’anno nuovo che verrà droghiamoci d’entusiasmo. Dunque, buona S. Pasqua  e buona giornata e tante buone cose a tutti voi che leggete  e a tutti i vostri amici che incontrerete oggi.

 

Méngu

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