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Brusio, primo appuntamento per i monologanti

CULTURA E SPETTACOLO - 05 10 2018 - Redazione

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Primo appuntamento per i monologanti con Bollari, memorie dallo Jonio di Carlo Gallo

 

Sabato 6 ottobre alle ore 20.30 si apre a Brusio, in Casa Besta, la rassegna teatrale i monologanti. Inaugura il cartellone il calabrese Carlo Gallo con lo spettacolo Bollari, memorie dallo Jonio.

La rassegna propone, tra ottobre 2018 e aprile 2019, cinque spettacoli teatrali, una performance musicale e un laboratorio interattivo per bambini. Una novità nelle offerte di Casa Besta, che invita il pubblico a una ricca panoramica di spettacoli della scena teatrale italiana contemporanea.

 

Con Bollari, Carlo Gallo ci porta sulle coste desolate del Mar Jonio, dove immersi nel silenzio tra i colori della macchia Mediterranea, è divenuto sempre più raro assistere a quel miracolo che avveniva tra i pescatori e il mare, un fenomeno che veniva indicato col il termine “Bollari”. Una parola antica tradotta nel suono gutturale dei pescatori per annunciare l’avvistamento dei tonni a largo delle coste, un urlo di gioia a cui seguivano lanci e fragori di bombe in mare, una pratica illegale diffusa tra i pescatori dello Jonio al fine di ricavare più pesce possibile in poco tempo e sopperire ai lamenti dello stomaco. Lo spettacolo narra la contesa di mare tra due anziani pescatori e le vicissitudini di quella che fu la “Cecella”, il miglior peschereccio dello Jonio, negli anni del fascismo fino alle porte della seconda guerra mondiale.

 

Tratto da racconti orali di anziani calabresi, “Bollari” è una storia di mare che si chiude sopra il deserto dei valori di un mondo travolto dal regime e dalla guerra. La recitazione è scandita dalla respirazione e dalla gestualità ricercata, dalla musicalità di una lingua, arcaica, poetica e comprensibile a tutti di fronte alla quale è impossibile non farsi travolgere e affascinare. Come sottofondo il rumore languido della spuma del mare, quel mare di gioie e di dolori, su cui si riversano la fame e la miseria del tempo. Quel mare su cui i personaggi rinnovano il proprio spirito e battono i remi, forse, alla conquista della propria libertà. Una narrazione misteriosa e suggestiva come fiabe d’altri tempi, in una lingua che inventa se stessa nel dipanarsi degli eventi, dove tutto si traduce in parola, un tappeto musicale che accompagna lo spettatore per mano in una Calabria autentica, lontana geograficamente, ma vicina a tutti poiché profondamente umana.

 

Carlo Gallo, della compagnia Teatro della Maruca di Crotone, è attore diplomato alla Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine. La vocazione della compagnia è fortemente incentrata su un teatro che promuove una ricerca filologica, antropologica, storica e sociale sulle tradizioni popolari, sulle vite e memorie della Calabria. La compagnia mette in scena testi scritti sia in italiano che nella lingua calabrese della fascia ionica. Gli spettacoli prodotti dalla compagnia passano in rassegna in importanti teatri e Festival nazionali e internazionali.


 

I monologanti, i prossimi appuntamenti della rassegna in breve

Cunti di casa di e con Egidia Bruno. Sabato 10 novembre 2018, ore 20.30.

Facendo i maccheroni col ferretto Egidia Bruno racconterà di come, sui versanti lucani del Pollino, si preparava il condimento principe della pasta: la passata al pomodoro. Un vero e proprio rito collettivo, che stabiliva dei ruoli precisi all'interno dei gruppi, che scandiva la quotidianità e rinsaldava i legami tra le persone. Una narrazione che parla di cibo, e cibi, protagonisti di ritualità e di tradizioni che rappresentano l'identità di intere comunità, la loro cultura e le loro peculiarità. Di cibi insomma che sono la nostra storia.

 

Maraya. Dell'amore e della forza di e con Begoña Feijoo Fariña.

14-15 dicembre 2018, ore 20.30/ 16 dicembre 2018, ore 17/ 11-12 gennaio 2019, ore 20.30/ 13 gennaio 2019, ore 17. Spettacolo fuori abbonamento.

Debutto del nuovo spettacolo della compagnia inauDita di Brusio. Monologo ispirato al romanzo Maraya, della stessa Begoña Feijoo Fariña. Camminando verso la cima di una montagna la protagonista rivive i dolori che l’hanno condotta all’alcolismo, attraverso un viaggio onirico. Un lungo, e a tratti, esilarante delirio allucinatorio che la condurrà forse, con forza e amore, all’inaspettata salvezza da se stessa.

 

Fata in fabula di e con Antonella Arietano. Sabato 26 gennaio 2019, ore 14.30.

Laboratorio creativo per bambini in collaborazione con la Biblioteca Comunale di Brusio.

I partecipanti ascolteranno una fiaba classica, narrata attraverso l’ausilio di oggetti significativi. In seguito i bambini verranno guidati attraverso attività di esplorazione della fiaba, il cui obiettivo non è competitivo all’interno del gruppo ma collaborativo: l’obiettivo non è vincere sugli altri, bensì vincere con gli altri.

 

Vocis imago di e con Federica Gennai. Sabato 16 febbraio 2019 ore 20.30.

Performance per voce femminile, elettronica, strumenti musicali ed oggetti vari.

Un viaggio attraverso le possibilità della voce umana. Voce come archetipo e forma universale del parlato. Un percorso che esplora sia la materia primitiva di cui è composta la voce, sia le molteplici potenzialità espressive della parola che viene smembrata, destrutturata, analizzata nel dettaglio, per poi diventare vera protagonista. La performance si articola attraverso un repertorio che riprende la tradizione (J. Cage, L. Berio), fino ad arrivare a composizioni originali di autori contemporanei, tra cui la stessa Gennai, scritte per questo spettacolo.

 

Welcome di e con Beppe Casales. Sabato 16 marzo 2019 ore 20.30.

Uno spettacolo sulle migrazioni umane che nasce dalla partecipazione di Beppe Casales alla campagna di solidarietà attiva e monitoraggio #overthefortress al campo di Idomeni e nei campi governativi greci. Quello che ha prodotto la guerra in Siria è stato definito il più grande movimento migratorio dopo la Seconda Guerra Mondiale. Idomeni, il più grande campo profughi d’Europa, è diventato il simbolo di un movimento di uomini donne e bambini che nel cercare pace trovano un muro, un confine chiuso. Idomeni è stato la vergogna dell’Europa. Uno schiaffo alla dignità dell’uomo. Dove siamo disposti a vivere realmente un'esposizione di noi stessi? Dove possiamo rivelarci agli altri senza paura del giudizio? Dove possiamo essere riconosciuti come esseri umani al di là di tutto? Idomeni è il confine tra la nostra vita privata e tutti gli altri esseri umani. Idomeni è il punto in cui inizia tutto. Tutto.

 

Topo Federico di e con Roberto Anglisani. Sabato 20 aprile 2019 ore 17.

Spettacolo di narrazione tratto dalle “Storie di Federico” di Leo Lionni. Federico è un topo sognatore, mentre gli altri lavorano lui raccoglie parole con cui crea delle bellissime storie. Nelle sue storie viene creato un mondo fantastico nel quale vivono grandi amici, identici da piccoli ma che crescendo diventano molto diversi. Federico racconta vere e proprie epopee. Storie che ci parlano di identità, di solidarietà, di ricerca di sé, di confronto e d'incontro con gli altri. Lo spettacolo è adatto a un pubblico di ogni età.

 

Informazioni e prenotazioni:

monologanti.casabesta@gmail.com, +41 (0)77 466 76 62

Entrata: Spettacolo singolo 15 CHF. Abbonamento 5 spettacoli 60 CHF.

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