MENU

Bormio, l’Unione Astrofili Italiani partecipa al Congresso nazionale di Scienze Planetarie

CULTURA E SPETTACOLO - 02 02 2018 - Redazione

CONDIVIDI

/via lattea

Con ben cinque contributi scientifici dedicati alle ultime scoperte in campo astronomico l’Unione Astrofili Italiani (UAI) prenderà parte al XIV Congresso nazionale di Scienze Planetarie che si terrà a Bormio dal 5 al 9 febbraio. Una partecipazione che conferma il grande e prezioso contributo che la ricerca condotta dagli astrofili fornisce all’avanzamento delle conoscenze scientifiche.
 

Nel prestigioso Congresso saranno trattate tutte le tematiche di ricerca in cui sono impegnati i vari gruppi italiani e verrà fatto il punto della situazione programmatica e scientifica della Planetologia. L’UAI sarà rappresentata da cinque gruppi di lavoro coordinati dal Dott. Salvo Pluchino, consigliere UAI e responsabile delle Sezioni di Ricerca. “Quest’anno per la prima volta nella sua storia l’Unione Astrofili Italiani prenderà parte con cinque contributi a questo importante appuntamento annuale con la comunità dei planetologi italiani”, afferma con orgoglio e soddisfazione Pluchino. “Ciò vuol dire avere l’opportunità di entrare in contatto con scienziati di grande calibro e ricevere da loro critiche e suggerimenti su come le Sezioni di Ricerca UAI coinvolte possano fare ancora meglio”.      
 

Tanti i temi trattati negli originali contributi presentati sotto forma di poster. Due di questi sono dedicati ai risultati raggiunti nel campo della ricerca asteroidale dalla Sezione Asteroidi UAI e dai suoi collaboratori. Di particolare rilievo, la caratterizzazione del pianeta nano Haumea e la scoperta del suo anello ottenute da un’occultazione, la conferma e il follow-up del primo oggetto interstellare 1I/’Oumuamua e l'astrometria dei NEA (near Earth Asteroid) e NEO (near Earth Object). A essere descritti con dettaglio, anche i risultati degli studi eseguiti sull’asteroide 3122 Florence, osservato della Sezione Asteroidi UAI in occasione dell'incontro ravvicinato del 1° settembre 2017. “Le osservazioni fotometriche multi-banda e lo spettro di riflettanza confermano la classificazione di tipo S e attraverso il processo di inversione è stata trovata una soluzione preliminare per l'orientamento del polo di rotazione e il modello 3D”, spiega Pluchino.
 

Illustrato in un altro poster il progetto JUPOS che studia la dinamica dell’atmosfera di Giove: un ottimo esempio di collaborazione tra astrofili e astronomi portato avanti da anni dalla Sezione Pianeti UAI. Non mancherà poi il contributo dedicato ai corpi cometari e in particolare alla cometa ASASSN, studiata dal folto gruppo di osservatori della Sezione Comete UAI. “La cometa, scoperta il 19 luglio scorso dalla All Sky Automated Survey for SuperNovae durante una fase di outburst, è passata al perielio il 14 ottobre 2017 alla favorevole distanza di 1,5 UA dal Sole ed è stata monitorata fotometricamente delineando la presenza di tre outburst iniziali, di natura prevalentemente gassosa, seguiti da un graduale declino verso il perielio”, aggiunge. Verrà infine presentato un poster su un raro effetto spettroscopico avvenuto durante il transito della Terra sul Sole del 2014 per un osservatore posto su Giove, preparato dalla Sezione Pianeti Extrasolari UAI.
 

All’appuntamento più importante dell’anno sul tema della ricerca planetologica italiana l’UAI si presenterà quindi con tanti validi contributi. “La partecipazione dell’UAI al Congresso di Bormio è sicuramente una conferma di quello che la ricerca amatoriale riesce ormai a fare al fianco di quella istituzionale”, sottolinea Pluchino, che accenna ai prossimi obiettivi: “Guardiamo sicuramente oltre, verso un futuro dove l’interazione tra le nostre Sezioni di Ricerca e gli scienziati possa essere sempre più proficua e organizzata in progetti di collaborazione”.

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI