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Anna Galanga, in maschera, torna a Venezia

CULTURA E SPETTACOLO - 21 02 2017 - Marco Travaglia

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/Giorgio Pilla e Anna Galanga a Venezia

Si è conclusa ieri l'esperienza dall'artista tiranese Anna Galanga presso la Mostra Collettiva d’Arte Contemporanea di Venezia, tenutasi nei giorni di Carnevale, dall'11 al 20 febbraio 2017. La galleria d'arte (44 artisti contemporanei dediti alla pittura, scultura, grafica e fotografia) dal titolo “L’Arte tra maschere e colori del Carnevale” ha trovato spazio nelle antiche sale del Centro d’Arte San Vidal, presso gli spazi della “Scoletta di San Zaccaria”, a cinque minuti da San Marco.

 

"Venezia, la mia tanto amata Venezia. - ha commentato Anna Galanga - Luogo e tempo in cui respiro il passato e il presente, la bellezza e l’arte. Ma ritornarci in quest'occasione è stata un’emozione che non avevo ancora provato: travestita da nobildonna del Settecento e accompagnata da un’altra intrigante dama, ho percorso e attraversato canali, ponti, calli, rii, campi e campielli e, lasciandomi contaminare, ho assaporato la musica, la spensieratezza e la romantica allegria del Carnevale. Eravamo dirette alla storica e prestigiosa Galleria "San Vidal", la mia Galleria di riferimento, per dar corso alla performance artistica di cui facevamo parte. Sguardi profondi, sfuggenti, ammiccanti o compiaciuti conducevano al piacere di ritrovare gli amici o preludevano a nuovi incontri e calorose strette di mano, a presentazioni nei modi eleganti d'una volta".

 

"Per me - ha aggiunto l'artista tiranese - è stato  particolarmente gratificante esporre alcune opere in un’atmosfera così magica, incantata e rievocativa di tempi sfarzosi e feste mascherate nel salone più antico e prestigioso del Monastero del XIII secolo  delle Monache Benedettine. Ho vissuto questo vernissage come un sogno e un privilegio. A tutti coloro che l'hanno reso possibile, in particolare il gallerista Giorgio Fabbiani, il critico Giorgio Pilla, la mia carissima Polina Jordanova, il grazie più sentito".

 

"Anna Galanga - ha commentato durante la rassegna il critico Giorgio Pilla - potrebbe essere l’autrice del carnevale eterno, perpetuo; questi quadri in realtà rappresentano il carnevale in assoluto, universale,  non “un”  carnevale, ma il carnevale dell’anima , il carnevale del tempo. Il carnevale del trascorrere del tempo.  Tutti i suoi quadri sono creati affinché qualcuno possa rivedersi in un’altra vita e, lei, Anna,  ha questa qualità e capacità di saper dipingere ciò che l’anima degli altri trascrive e trasporta. Quindi parlare di carnevale con Anna Galanga è quanto mai quasi fuori luogo, ma in questa circostanza assolutamente nel luogo; dobbiamo quindi tenerci  aggrappati a questa sua idea".

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