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A Tirano il regista del film "The harvest"

CULTURA E SPETTACOLO - 15 11 2018 - Redazione

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/The Harvest

Andrea Paco Mariani (1983), giovane e talentuoso regista bolognese, sarà in Valtellina mercoledì 28 e giovedì 29 novembre per presentare il suo documentario THE HARVEST – IL RACCOLTO.


Di cosa parla il film? Migliaia di lavoratori stranieri sostengono oggi la più famosa eccellenza italiana: la produzione agroalimentare. Giornate interminabili, senza contratti né sicurezza nei pagamenti (che può arrivare alle 2€ all’ora). Ma una coscienza di classe si sta formando, anche grazie ai sindacati. The Harvest è un docu-musical che racconta - in modo luminoso, a volte ironico e senza pietismo - il caporalato nell'Agro Pontino.


Il film è interessante anche da un punto di vista estetico; alle testimonianze dei protagonisti sono alternate scene musicali ispirate da una parte ai film di Bollywood e dall’altra al rock occidentale, creando anche in questo un incontro/scontro tra culture. Non a caso il film è stato inserito all’interno dei due principali cineforum della Valtellina (Tirano e Morbegno).

 

Entrambi gli incontri prevedono una chiacchierata a fine film con il regista:

  • mercoledì 28 novembre ore 21, presso il Cinema-Teatro Mignon di Tirano. Brindisi conviviale offerto a fine film da SCONFINANDO, bottega equosolidale di Tirano. A Tirano l’evento è inserito all’interno della Rassegna sul Futuro Sostenibile.
  • Giovedì 29 novembre ore 21, presso il Cinema Iris di Morbegno. Brindisi conviviale offerto a fine film da SHANTI, bottega equosolidale di Tirano.

 

“THE HARVEST”
Documentario italiano di Andrea Paco Mariani, del 2017 di 73 minuti
A Bella Farnia, frazione di Sabaudia (Latina), risiede una cospicua comunità di sikh, prevalentemente occupati come braccianti nella filiera agricola locale (nell'Agro Pontino si calcola la loro presenza in circa 30mila unità). Il loro lavoro è sfruttato e sottopagato e la non conoscenza della lingua è uno svantaggio nella consapevolezza dei loro diritti, sistematicamente calpestati, ad opera di caporali locali e con la connivenza dei loro connazionali, in spregio delle tutele sindacali. Nel complesso di case che li accoglie vivono anche Gurwinder, bracciante agricolo e Hardeep, mediatrice culturale, padre punjabi e accento laziale, che lavora ogni giorno per accorciare le distanze tra indiani e italiani. A punteggiare la narrazione, gli interventi di Marco Omizzolo e Simone Andreotti, responsabile scientifico e vice presidente della cooperativa locale InMigrazione, motore del film.

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