Una targa ricordo per due amici

Una delle  realtà che riescono a tener viva la memoria  delle persone che sono state, in vario modo, protagonisti nella storia di un'associazione, per conservarne sempre vivo e attuale il loro ricordo, è una targa.  Una targa in memoria pone l'accento sulla riconoscenza di chi in vita si è dedicato all’Associazione senza ostentare ma, per la semplice volontà di aiutare. Grandi uomini Dario Bolandrini e Piero Dottarelli, prematuramente scomparsi, che hanno lasciato in questa vita un ricordo nitido, sincero; veri esemplari dell’educazione della semplicità e della disponibilità verso gli altri con spirito sempre conciliante e, soprattutto verso l’Associazione Circolo pesca sportiva di Tirano. 

Dario , socio fondatore del Circolo costituitosi nel 1966, e Piero, segretario. Un'iniziativa fortemente voluta dal Direttivo dell’Associazione Circolo pesca sportiva di Tirano per tenere vivo il ricordo negli amici che hanno li hanno conosciutI, negli amanti di questa disciplina, ma anche nelle persone con cui venivano a contatto giornalmente nello svolgimento delle normali attività, senza trascurare le famiglie, alle quali hanno trasmesso il loro amore per la pesca. Una targa che vuole essere un doveroso riconoscimento per commemorare Dario e Piero, un veicolo di conoscenza e informazione, un insegnamento lasciato al prossimo da due uomini non comuni;  un abbraccio ai loro familiari ma anche un'occasione per riflettere sull’importante funzione svolta dal Circolo.

Breve e toccante la cerimonia che si è svolta domenica 19 luglio 2020 presso il cimitero di tTirano per lo scoprimento delle targhe sulle quali sono incisi i nomi di Dario e Piero, poste sulle tombe. Una cerimonia alla quale sono intervenuti i componenti del Gruppo Direttivo del Circolo, la signora Mazzucchelli Cesarina, vedova Dottarelli, Erio e Graziano, fratelli di Dario , i quali, al termine della cerimonia, hanno voluto esprimere il ringraziamento, la gratitudine e l’affetto nei confronti dei promotori dell’iniziativa.

Iniziative come questa rivelano che in un mondo dove i sentimenti sono spesso sopraffatti da tutto “il resto”, c’è chi crede ancora nel legame riconoscente del ricordo.

Ercole Ricci