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Una buona Pasqua per le cose del cielo e per quelle della terra

CRONACA - 09 04 2023 - Ezio (Méngu)

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La persona di buona volontà desidera, in ogni modo, che sulla Terra vi sia la “felicità“  ossia quella speciale pace dell’anima che l’Uomo sente dentro di sé e lo tranquillizza qualsiasi sia la sua spiritualità.

 

La Pasqua dovrebbe essere dunque una festa speciale, un dimenticarsi dei mali sofferti o subiti, di tutte quelle malignità che il mondo d’oggi offre a poco prezzo e a prezzo esorbitante un poco di bene ai grandi di spirito.

 

Basta guardarsi intorno, colloquiare con le persone di strada per capire che la lingua batte sul dente cariato degli interessi personali e degli egoismi. Tanti salamelecchi inutili con sorrisi pressoché da iena, tanti auguri fatti frettolosamente tanto per assolvere ad un rito e poi …. nulla cambia. Questo spesso succede.

 

Preti che si affannano nel far capire che a questo Mondo le cose terrene servono a ben poco, quello che importa è il “valore delle cose del cielo “ , ma appena fuori dal portone della Chiesa ognuno va per la sua strada e le parole del Prete sono acqua passata ed è raro che ci turbino l’animo per i nostri comportamenti non corretti.

 

Fuori dalla Chiesa attraversi sulle strisce pedonali, e in quel poco di strada che ci separa dai marciapiedi noti che nel via vai di auto pochi ti concedono il passo e se lo fanno a volte sono “ stizziti “ per il tempo che perdono, dono prezioso per giungere alle loro mete turistiche.

 

Il tempo per le cose di Dio non lo si recupera nemmeno strappandolo tra un caffè e l’altro o una pausa di un pieno di benzina. Insomma la nostra Pasqua è diventata “ristretta “ e sembra assumere la teoria di Einstein , dove con l’aumento della nostra velocità di vivere, lo spazio si “ accorcia “ e il tempo rallenta sino a non averne in assoluto per le cose dello spirito.

 

E il tempo per le cose terrene? Quello lo abbiamo e in abbondanza. A quello ci pensa la nostra società a crearlo con infiniti caroselli di pubblicità dove osannano che l’acqua pura ti fa sentir bene e ti tonifica e fa bello sia dentro che fuori. Bevi quell’acqua e ti ringiovanirà anche lo spirito.

 

Il tempo poi lo centelliniamo ascoltando i nostri magnifici e litigiosi politici con l loro dibattiti. Lo offrono con arguzia i conduttori di serate televisive dicendo: “rimanete incollati, pochi attimi di pubblicità e poi torniamo”.

 

Ci pensano i vari Amministratori a prolungare a tempo indeterminato questioni che si potrebbero risolvere in poche sedute chiarificatrici e invece sembra che il tutto debba essere lunare e indefinito per poi giungere a nulla di fatto e nel migliore dei casi poi imposto dall’alto.

 

 Insomma, io credo, che per vivere una Pasqua serena occorra pulirsi di parecchia morchia che la moderna società ci ha regalato, senza che noi ci accorgessimo. La  natura stessa si è ribellata e non è più a misura d’uomo e sembra vendicarsi con catastrofi, pestilenze, guerre facendoci capire in questo modo  che l’Uomo è divenuto parassita e che senza di lui la Natura rifiorirà.

 

Ezio (Méngu)  

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