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Tirano città turistica: alcune carenze urbane da risolvere

CRONACA - 13 11 2017 - Ivan Bormolini

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(A cura di Ivan Bormolini) Ho letto in questi giorni le riflessioni del nostro Direttore Marco Travaglia e del collaboratore Alessandro De Lorenzo in tema di turismo a Tirano. Devo dire che condivido in pieno quanto da loro scritto, tuttavia per parlare di Tirano città turistica credo sia necessario evidenziare alcune altre lacune che dovranno trovare una degna soluzione.

 

Nel precedente Consiglio Comunale è stato fatto notare, dal consigliere di minoranza Gianmartino Della Vedova, come la pavimentazione in porfido in alcuni luoghi del nostro centro storico presenti carenze manutentive: è innegabile che anche sotto la porta Milanese si debba intervenire con una consona opera in materia.
Ho saputo che in questi giorni si sta lavorando in via Roma per la posa in opera di una nuova pavimentazione. Accolgo con piacere questa notizia, in quanto la via, percorsa sia da pedoni che da auto, era un vero proprio spettacolo degradante, soprattutto perché conduce alla stazione e capita spesso di vedere turisti che la percorrono per salire sui treni o attraversare il sottopassaggio e servirsi del terminal dei bus.

 

In quest'ultimo caso, le opere per realizzare le nuove rampe del sottopasso mostrano la loro validità e nel contesto della stazione ferroviaria e del terminal dei bus sono idonee e fruibili. Mi piacerebbe, per il rispetto del decoro urbano, che qualche mano non continuasse a deturpare con scritte indecenti questi luoghi, che costituiscono un primo biglietto da visita della nostra città.

 

Rimanendo in zona, reputo che qualche accorgimento in più lo meriterebbe il parcheggio degli autobus in fondo alla via Calcagno, un sito che necessiterebbe di asfaltatura consona, idonei contenitori per i rifiuti ed un servizio di toilette per autisti e turisti.

 

Ma ora entro nel cuore della città: la completa pedonalizzazione del centro storico, con ovviamente i permessi per il carico e scarico delle merci, costituisce a mio avviso una risorsa per i turisti che visitano la città. Pensiamo ad una piazza Cavour finalmente libera da parcheggi e da quel traffico veicolare che ne deturpa nel quotidiano la sua lunga storia. Un traffico consentito solamente ad alcuni veicoli comunali, a quello dei mezzi dell'Arma dei Carabinieri che hanno la caserma in piazza Lantieri, e poco altro. Non guasterebbe, così come avvenuto in altre storiche piazze di città turistiche, un ampio progetto di abbellimento e rivalutazione di questo grande angolo di Tirano, che ci introduce nel cuore del centro storico.

 

In un panorama di carenze urbane da risolvere, mi sono più volte chiesto quando la soluzione del fatiscente fabbricato nell'area Sant'Agostino, di fianco allo storico palazzo Torelli, possa entrare nel vivo di una qualsivoglia operazione di riqualificazione. Il tutto oggi non è certo uno spettacolo edificante sia agli occhi del cittadino che a quelli del turista.

 

Passiamo a piazza Marinoni, qui i punti su cui riflettere sono sostanzialmente due: negli anni passati, oltre al rifacimento dei giardini, abbiamo assistito a vari tentativi di abbellire la piazza con variegate idee di arredo urbano. Quella attuale, così come le precedenti, sono parse come soluzioni tampone, ed anche l'illuminazione notturna non si presenta sufficiente. Poi vi è la problematica del palazzone dell'ex cinema Italia, e di quel tratto di via dei Benefattori chiuso al traffico veicolare che certo non è idilliaco alla vista di chi lo percorre. Tale situazione non è di facile soluzione, ma a livello di un contesto urbano come la piazza Marinoni e di una città che si richiama ad una vocazione turistica, il triste esempio di una bruttissima architettura costruttiva d'altri tempi mal si configura. Questo palazzo non ha nulla a che vedere con lo stile costruttivo di altre strutture che sono presenti nella piazza e che negli anni sono state al centro di ottimi interventi di restauro.

 

Adesso, nel percorrere viale Italia, giungiamo a Madonna di Tirano. Incontriamo l'inesorabile abbandono dell'ex opificio Mottana, anche in questo caso, come per l'area Sant'Agostino di proprietà privata.
Parliamo di una visuale certamente poco piacevole nel cammino verso il santuario e ci si chiede come un turista possa interpretare tale struttura che dista poche centinaia di metri da un tempio che è scrigno di arte, di storia, di fede e che attrae numerosi devoti e turisti durante tutto l'anno.
Così come il fabbricato di piazza Marinoni, anche queste due ampie aree, in attesa di soluzioni progettuali che daranno vita a nuovi cantieri, che comunque reputo ancora lontani, devono essere mascherate alla vista sia dei tiranesi e dei turisti, poiché certamente non sono ottimi biglietti da visita.
E' sicuramente più consono vedere strutture isolate e protette, che osservare vivi esempi, oppure scempi, di degrado che mal si adeguano ad una Tirano turistica.

 

In piazza della Basilica, è necessario che siano portati a termine interventi strutturali sulla pavimentazione. I parcheggi davanti all'entrata laterale, porta a settentrione e già Porta Santa, andrebbero definitivamente eliminati poiché mal si sposano con il luogo Sacro.
Appare, in tale contesto, positivo il nuovo passaggio pedonale che ci conduce in via Elvezia, lo considero quasi caratteristico e nello stesso tempo utilissimo per i pedoni, così come i progetti futuri predisposti nell'ambito della riqualificazione della zona.
Sarà poi necessario che per la struttura della Casa del Fanciullo, che fino a poco tempo fa ha ospitato la Comunità Il Gabbiano, si trovi una consona soluzione, scegliendo la miglior “vocazione” utile. Non vorrei infatti, che il fabbricato, che comunque mal si adegua ad una fisionomia artistica dell'intera piazza, sia lasciato ad un destino di abbandono.

 

Concludo questo mio intervento con una nota, che rispetto alle problematiche elencate, forse potrebbe avere ben più rapide soluzioni.
Mi è successo, così come ad altri concittadini, di dover dare indicazioni stradali ai conduttori di camper, su come raggiungere l'apposita area in via Della Polveriera. Qualche cartello verticale in più non guasterebbe, sia nel centro che a Madonna e sia nella zona industriale, dove questi soggetti vagano per trovare la giusta via. Satellitari a parte, è sempre un piacere ed un doveroso senso civico indirizzarli verso la giusta direzione.
La stessa cosa vale per fornire la giusta direzione agli autisti degli autobus turistici per il parcheggio di via Calcagno che, lo ripeto, deve essere rivisto al fine di garantire un miglior servizio. 

 

Ivan Bormolini

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