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Tangenziale Tirano, Spavetti: "Ci sono altri interessi, diversi da quello pubblico?

CRONACA - 12 01 2022 - Santo Spavetti

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Una devastazione del territorio, con esproprio di 128.700 mq di terreni agricoli. Quando le alternative ci sono. Ma non vengono considerate con redazione del raffronto costi benefici, come richiesto anche dal CSLP. Come mai? Ci sono altri interessi, diversi da quello pubblico? O è un caso di pressapochismo e superficialità?

 

Ma sono più importanti interventi a Livigno o la strada per raggiungere l’alta valle e lo stesso Livigno? Investire 94 mil. per Livigno, di cui 20 per un parcheggio interrato al Mottolino, nonché' altri parcheggi interrati in altre località mi sembra indecente, quando sarebbe prioritario, essendoci già il progetto  definitivo, il tratto CAMPONE /LOVERO della SS 38, il progetto definitivo, redatto da PRO ITER nel 2003, si potrebbe realizzare il tratto CAMPONE- LOVERO , in modo da evitare la salita del Campone, con pendenza di ca l’ 8% , che in caso di nevicate il traffico si blocca, evitando anche di salire alla Val Chiosa per poi riscendere, con il rischio comunque di code perché’ dal semaforo di Tirano la coda può arrivare alla prevista rotonda del Campone e quindi bloccare il traffico anche dopo realizzata la tangenziale ( tagliata per risparmiare la tratta Campone/Lovero) risparmiare per fare P. interrati? Mi pare non abba alcun senso, considerato che la tratta Campone –Lovero sarebbe realizzabile con circa 60/80 milioni e senza grossi danni, considerato che era prevista la galleria Cologna di 1998 mt. Anas nel 2003 aveva anche approvato” I lavori del lotto 7° per il completamento della Tangenziale di Sondrio dallo svincolo di Montagna allo svincolo di Tresivio, interessano 4,340 km, e tra le principali opere d’arte sono previsti 2 viadotti dello sviluppo di 3,204 km. La durata dei lavori è stimata in 840 giorni per un importo di 44,520 milioni di euro.” SERVIREBBE anche il traforo del Mortirolo, come segnalato anche dall’ Ing. Lunardi – vedasi art. di La Provincie e post nel gruppo- con quali criteri si decidono le priorità di investimento per la Valtellina? Mi pare ci sia qualcosa che non funziona, essendoci già il progetto definitivo del tratto Campone /Lovero, l’ esecutivo sarebbe redatto in 150 giorni e i lavori potrebbero essere pronti per le olimpiadi, modificando anche la GALLERIA DOSSO, esempio di incompetenza progettuale, che può essere realizzata a tratta unica di 2044 mt, come da progetto definitivo di PRO ITER, risparmiando anche circa 10 milioni di euro ed evitando danni e pericoli, come descritto nell’ articolo pubblicato da Ruralpini e Intorno Tirano- vedasi il post nel gruppo.

 

Dal sito di PRO ITER: “Due delle tre gallerie naturali ("Il Dosso", di lunghezza complessiva di 2044 m, all'interno di formazioni metamorfiche costituite prevalentemente da micascisti e gneiss; "Cologna", di lunghezza complessiva di 1998 m, all'interno di depositi di conoide alluvionale costituiti prevalentemente da ghiaie sabbioso limose) si collocano sull'asse che congiunge lo svincolo di Tirano con quello di Lovero, mentre la terza galleria ("Ramaione", di lunghezza complessiva di 1560m, all'interno di formazioni metamorfiche costituite prevalentemente da micascisti) costituirà la futura diramazione di collegamento al confine di Stato in Val Poschiavina.”..”Nell'ambito della progettazione, sono state indagate con particolare attenzione le problematiche idrogeologiche riguardanti un tratto del Fiume Adda e dell'affluente Poschiavino caratterizzati da un delicato assetto idrogeologico. Le definizione delle nuove opere è stata quindi condotta in modo tale da non modificare l'assetto territoriale idrologico / idraulico, in particolare non alterando le funzioni delle aree di esondazione e di deflusso ma permettendo l'espansione della piena nelle aree previste.”..”n.3 gallerie ("Il Dosso" L=2044m; ""Cologna" L=1998m; "Ramairone" L=1560m)”.

 

Nella revisione del progetto del 2007 commissionata dalla Prov. di SO, sono state apportate le assurde varianti di cui al progetto attuale: la galleria naturale Dosso di 2044 mt è stata modificata e la parte in galleria naturale accorciata a circa 1000 ml, con notevole sperpero di soldi e incentivazione dei pericoli (caduta massi- esondazione val Tigozzi-gelo) e danno ambientale per trincea nei pressi del castello, come evidenzio nella relazione inviata ad Anas Roma allegata all’ art. di Ruralpini, un assurdità progettuale: aumento costo di circa 10 milioni(*) e aumento pericoli e danno ambientale, con verosimile danno erariale e violazione prescrizioni e richieste del CSLP, un caso di pressapochismo progettuale ( presumo il costo delle gallerie per rendicontare un presunto risparmio sia stato fatto come media tra Il Dosso" L=2044m- all'interno di formazioni metamorfiche costituite prevalentemente da micascisti e gneiss e "Cologna", di lunghezza complessiva di 1998 m, all'interno di depositi di conoide alluvionale costituiti prevalentemente da ghiaie sabbioso limose), che essendo in terreni di diversa consistenza hanno costi notevolmente differenti, la tipologia di scavo della Dosso ha costi medi variabili di 20/30 milioni/km, la tipologia di scavo della Cologna ha costi medi variabili di 40/50 milioni/km, la galleria Cologna potrebbe, in caso di costi eccessivi, essere ripensata, prevedendo tratti più corti in galleria artificiale ,alternati a tratti in trincea (8/12 mil./km).

 

Siccome la coda maggiore si crea da Lovero verso Tirano, mentre da sud la sp 24 (Stazzona/Tirano), riesce in parte a ridurre le code, considerato che l’ uscita definita “Tirano centro”, in fondo alla zona industriale, non costituisce un alternativa per andare verso Tirano sud e la Svizzera in quanto troppo a valle , dal semaforo al Campone, anche dopo la realizzazione della tangenziale è probabile il traffico rimanga bloccato, in quanto la coda dal semaforo spesso supererà la rotonda del Campone; sarebbe pertanto prioritario realizzare il tratto Campone –Lovero, un collegamento da via dell’ Artigianato verso la Svizzera, lasciando l’ uscita del Campone (solo come uscita da nord ed entrata verso Sondrio-per evitare un ulteriore rotonda lungo l’ asse principale).

 

Vediamo le differenze della variante del 2007 rispetto al progetto di PRO ITER del 2003 (progetto definitivo, già’ approvato dal CDA di Anas, quindi il tratto Campone /Lovero cantierabile previo redazione del progetto esecutivo, fattibile in 6 mesi):

-Il progetto di PRO ITER a sud di Stazzona prevedeva una variante all’ abitato di Stazzona, con collegamento con la SS39 dell’Aprica, a rigor del vero mi sembra fosse piuttosto impattante, per cui concordo con l’eliminazione.

 

Nel progetto del 2007 in sostituzione cosa hanno previsto, i solerti incompetenti della prov. di SO (credo la SWS-incaricata delle variazioni dalla Prov.-non abbia fatto altro che da estensore di “scelte politiche”): una rotonda a Stazzona convogliando il traffico verso l’Aprica nelle anguste viuzze di Stazzona in mezzo all’ abitato. Passare in mezzo a Stazzona è un’assurdità, causa smog e rumore e pericoli, tanto vale che il traffico da e per Aprica passi da Tresenda di Teglio pochi km più a sud.

 

-COLLEGAMENTO CON LA SVIZZERA: il progetto di Pro-iter del 2007 prevedeva il collegamento in fondo alla zona industriale, con uscita al Ragno, ma prevedeva lungo via Argine Poschiavino il sottopasso ferroviario, e in cima a via A. Poschiavino, una deviazione per spostare l’ingresso sulla SS38, in zona più idonea.

 

La modifica del 2007 lascia l’uscita definita “Tirano centro” in fondo alla zona industriale, ma immettendo il traffico in via A. Poschiavino, senza prevedere alcun adeguamento della via, con passaggio a livello a imbuto e immissione nella SS38 a Madonna, adiacente al ponte sul Poschiavino, con scarsa visibilità. Posizionando la rotonda a ca 100 m dall’ Adda nel conoide di Ganda a rischio frane e colate detritiche/debris flow.

 

-GALLERIA DOSSO la galleria è stata accorciata immotivatamente, adducendo risparmi ipotetici, mentre dal raffronto con altri tracciati simili costa 10 milioni in più.

 

SAREBBE PERTANTO prioritario il tratto TIRANO-LOVERO, adeguando in sede la sp. 24 a sud di Tirano, realizzando un collegamento (in attesa la ss 38 prosegua verso Tresenda), da via dell’Artigianato, con sottopasso ferroviario esistente verso Tirano sud- Svizzera .E' inaccettabile il tratto Tirano/ Lovero sia ELIMINATO, destinando le risorse equivalenti, per funivie e parcheggi a Livigno.

 

(*)- nonostante abbia documentato nella relazione allegata all’ art. di Ruralpini, inviata ad Anas Roma, i pericoli del tracciato del 2007 e il verosimile danno erariale, stanno procedendo senza fornire alcuna giustificazione dei costi e verificare con raffronto il tracciato di Pro Iter con galleria di 2044 mt.

 

Vedasi la relazione allegata all' art. su RURALPINI e art. su Intorno Tirano. Sto' aspettando ANAS rediga il rapporto costi benefici come richiesto dal CSLP e giustifichi il mancato recepimento delle PRESCRIZIONI, o si adegui alle prescrizioni in Gazzetta Ufficiale. Tali adempimenti trattandosi di opere pubbliche' non sono facoltativi ma dovuti. Oppure indaghi la Procura della Repubblica per il verosimile DANNO ERARIALE, AMBIENTALE e i rischi per la circolazione del tracciato in zone a rischio di: colate detritiche (debris flow), caduta massi, gelate, esondazione dell' Adda in quanto il tracciato è previsto in fascia A del PAI.

 

Santo Spavetti

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2 COMMENTI

15 01 2022 10:01

ssp

TANGENZIALE di TIRANO- tracciato in zone a rischio. Un tracciato in zone a rischio caduta MASSI e colate detritiche-debris flow, ecc.- inammissibile,se non con le idonee opere di protezione, l’ unica protezione sicura sarebbe la galleria finestrata paramassi, costo:parecchi milioni? Sarebbe razionale tornale al tracciato di PRO ITER,con tracciato staccato dal piede della montagna. PERICOLO DOCUMENTATO di CADUTA MASSI. Tra San Bernardo e il DOSSO il tracciato e’ previsto in zona soggetta a rischio di CADUTA MASSI, tra Ganda e Dosso 500/ 700 ml di tracciato sono collocati al piede di un pendio ripido con sopra massi instabili, che rischiano di “colpire” i mezzi in transito, la stabilizzazione dei massi e zone franose che costi avrebbe? O ANAS prevede la collocazione del solo cartello “CADUTA MASSI”, realizzando un tracciato cat. C1, strada di elevato traffico con rischio vittime, dal momento che a seguito di vittime, la Procura apre l’ inchiesta con l’ ipotesi di omicidio colposo, mi sembra il caso di aprire un inchiesta preventiva al fine di verificare se siano state previste le opere necessarie per garantire la sicurezza della circolazione, visto l’ incomprensibile spostamento del tracciato al piede della montagna nella revisione del tracciato del 2007, mentre nel progetto di PRO ITER del 2003, il tracciato, nella zona a rischio di caduta massi,era previsto a distanza dal piede della montagna, realizzando un vallo protettivo. Nelle carte di rischio il pericolo caduta massi e’ indicato (vedasi la cartina n 1), nel progetto ESECUTIVO, agli atti nel sito del Ministero dell’ Ambiente,in merito alle barriere paramassi e opere necessarie a garantire la sicurezza sono riportati elaborati in bianco, cioe’ solo la copertina, vedasi foto 3-4-5,( in altri siti i disegni ci sono - vedasi immagini 8-9-10) nel computo metrico estimativo sono riportate opere in merito ma che appaiono sottostimate, …., stante il pericolo documentato, non si comprende come sia possibile collocare una strada importante al piede di una zona a elevato pericolo, addirittura variando il tracciato di PRO ITER, senza una dettagliata progettazione delle opere necessarie per garantire la sicurezza. Si e’ “confezionata” una situazione atta a “procacciare”, motivazioni per varianti in corso d’ opera per “ imprevisti”(ma se il fenomeno e’ noto?), con stanziamento successivo delle somme necessarie alla messa in sicurezza, il fatto che gli elaborati siano in BIANCO, non mi sembra accettabile in un “PROGETTO ESECUTIVO”, stante i numerosi massi pericolanti presenti e’ garantita la sicurezza degli operai durante i lavori? LA TRAGEDIA di CIVO - 8/2/2021 La Provincia “Civo, masso cade su un’auto Muore il conducente..Sull’accaduto la procura di Sondrio ha aperto un’inchiesta.” - 10/2/2021 La Provincia.Civo, dopo la tragedia le domande sulle cause «La manutenzione va programmata» “Il distacco - dice «è avvenuto esattamente a 100 metri di dislivello sopra il percorso stradale, in un’area non dissestata. Nella caduta, la traiettoria assunta dal masso ha fatto scavalcare la barriera paramassi esistente». ….«In altri territori – afferma il geologo Maurizio Azzola – mi viene in mente la vicina Svizzera, si effettua una pianificazione della manutenzione …..Ovviamente, neanche tutto questo è sufficiente a scongiurare totalmente il rischio di incidenti, perché le montagne scaricano massi e nessuno può prevederne la traiettoria. Monitoraggio e manutenzione aiutano e di certo sono preferibili rispetto agli interventi in emergenza indispensabili a sanare dissesti che periodicamente e in modo diffuso si verificano sui versanti». PER LA TANGENZIALE di TIRANO si apra un inchiesta preventiva, almeno, nel caso di tragedie, si sapra’ chi iscrivere nel registro degli indagati. RISCHIO COLATE DETRITICHE –DEBRIS FLOW. DA IRER- Istituto Regionale di Ricerca Lombardia: “Definizione delle soglie pluviometriche d’innesco di frane superficiali e colate torrentizie:accorpamento per aree omogenee-Codice IReR: 2007B023Project Leader: Federico Rappelli-Rapporto Finale-Milano, settembre 2008. La capacità distruttiva dei MDF è sovente sottovalutata in quanto essi si originano lungo torrenti di modeste dimensioni che drenano aree di non molti chilometri quadrati, caratterizzati da portate ordinarie il più delle volte pari a qualche decina di litri/sec per la maggior parte dell’anno. Le condizioni-chiave che si debbono presentare contemporaneamente affinché si manifesti il fenomeno sono essenzialmente: a) piogge di elevata intensità, in grado di saturare gran parte dei materiali sciolti presenti entro l’incisione torrentizia; b) adeguata pendenza del fondo; c) presenza di materiale detritico mobilizzabile.” I CONOIDI SONO SOGGETTI A POSSIBILI COLATE DETRITICHE, E LA REALIZZAZIONE DI ROTONDA E STRADA SONO INOPPORTUNE ESSENDOCI ALTERNATIVE. (da La Prov. 31/07/2021) Il geologo Azzola ,geologo di SONDRIO,perito incaricato dalla Procura per il torrente Nevasco a Chiareggio: “ il fenomeno e’ quello che,sempre piu’,si verifica in valle negli ultimi anni,e parliamo del “debris flow”-quanto accaduto sul Perandrone e’ la fotocopia di quanto accaduto a Chiareggio…In pratica intense precipitazioni investono il corso d’ acqua,ne dilavano le pareti e,materiale fangoso misto a detriti,tante’ che si parla di colate detritiche,cominciano a scivolare a valle…Queste colate viaggiano anche a 100 km/h e se intersecano una strada,un ponte,sono guai”…”in val Malenco lo scorso anno ci furono 3 VITTIME”. Mi pare evidente che e’ ASSURDO e improponibile posizionare una strada con rotonda nel conoide, va collocata verso l’ Adda e consentito il deflusso di piene e colate. Per cui considerato quanto affermato da IRER e dal GEOLOGO Maurizio AZZOLA, i CONOIDI di Ganda e della val Tigozzi,possono essere intereressati da colate detritiche- Debris Flow, con pericoli per la circolazione. SIAMO DI FRONTE ad un tracciato ridicolo e indecente, che comportando seri pericoli e’ inaccettabile. Foto 3-4 e 5: in merito alle opere paramassi il "progetto esecutivo"nel sito Min. Amb. riporta solo la copertina, senza indicare NULLA.Agg.: in altri siti disegni e relazione ci sono: vedasi ultime immagini 8-9-10. INTEGRAZIONE 14/01/2022. Vediamo cosa prevede il progetto esecutivo: - DOCUMENTAZIONE TECNICO AMMINISTRATIVA RC - DOCUMENTAZIONE ECONOMICA COMPUTO METRICO ESTIMATIVO- codice elab. T 0 0 CM0 0 CMS E C 0-Computo metrico -pag. 391 - a) fornitura e posa del paramassi SpCat 14 - TA 01 - CORPO STRADALE da prog.3+785.000 a prog.4+235.000 -Cat 11 - 1.11 - LAVORI DIVERSI ml100,00 h 3,000 = mq 300,00 SOMMANO mq 300,00 E 269,63 = E 80´889,00 Computo metrico -pag. 392 729 / 1302 RIVESTIMENTO DI PARETI CON PANNELLI DI RETE E.4.17.a METALLICA E FUNI-ancorati con bulloni di lungh 1,00 ml Rivestimento di pareti rocciose verticali o subverticali attraverso pannelli di dimensione orientativa di mq 6 in rete metallica a doppia torsione a zincatura pesante rafforzati ... - a ) pannelli di rete ancorati con bulloni di lung. da 1,00 ml- SOMMANO mq 2´000,00 E 31,49 = E 62´980,00 Quindi a fronte del tracciato per 500/700 ml in zona a rischio caduta massi, le barriere paramassi sono previste per soli 100 ml (inoltre le barriere h=3 m sono superabili dai massi come a Civo).A fronte di un area con massi pericolanti di alcuni ha, sono previsti 2000 mq di reti,a monte il versante arischio e’ molto esteso, mi pare evidente PERMANGA IL RISCHIO, che sarebbe evitabile solo con GALLERIA PARAMASSI. R A P P O R T O A M B I E N T A L E Valutazione Ambientale Strategica Comune di Tirano-Vas- Data: Settembre 2009 Pag. 43- “Sottoclasse 4x: è vietata qualsiasi nuova edificazione che comporti l’esposizione di beni e/o persone al pericolo di caduta massi. Per….” (ndr: ma si puo’ realizzare la strada?) Pag. 44-“Sottoclasse 4x:…….. La caduta massi è infatti un fenomeno troppo aleatorio per poter pensare all’allertamento e allo sgombero degli edifici, che vanno quindi protetti con interventi sul territorio.” A Pag. 34- VAS: “La principale area in dissesto sul versante meridionale è dunque identificabile con la valle di Ganda e la relativa area di conoide, la quale è stata oggetto di sistemazione idraulica per la difesa dell’area sottostante con riprofilatura deII’alveo e realizzazione di opere di difesa, di protezione del fondo dall’erosione e di canalizzazione del tratto terminale dell’incisione medesima. Si rileva comunque in porzione apicale in destra della valle la presenza di depositi antropici non stabilizzati che potrebbero essere rimobilizzati e franare nel canale riducendo la sezione di deflusso” (NDR: e’ ammissibile/sicuro posizionare la rotonda nel conoide?) INOLTRE IN CORRISPONDENZA della val TIGOZZI il tracciato e’ in TRINCEA- sottostante a protezioni “sottodimensionati.” E a rischio debris flow? La valle dei Morti dalla val Tigozzi entrerebbe nella galleria Dosso, con quali conseguenze? Progettazione ridicola e che causa rischi inaccettabi. Leggiamo a Pag. 45 della VAS: - Verifica delle opere di regimazione, con particolare riferimento alla Valle Canale, che appare poco difesa in destra idrografica in zona “Gera”, e al complesso scolante che fa capo alla valle Tigozzi,ove la vasca di intercettazione sulla valle di Bui, il canale di gronda e il collettore, appaiono, di primo acchito, sottodimensionati.” I RISCHI connessi alla val TIGOZZI e alla valle/conoide di GANDA sono noti, inoltre tutti i CONOIDI ALPINI,sono soggetti al rischio colate detritiche/debris flow, collocarci una strada a cielo aperto a mio parere e’ delinquenziale e paragonabile al tentato omicidio con dolo,in conoidi con questi pericoli un tracciato stradale puo’ passare solo in galleria. ASSURDITA' PROGETTUALI. A sud di Tirano non serve un nuovo tracciato,collocato in zone a rischio, in quanto basta allargare la sp 24 che passa a lato Adda, quindi lontano dal pendio e senza rischi, inoltre sarebbe evitato anche il rischio ghiaccio ( la richiesta di spostare la strada inglobando la sp. 24 e' stata fatta anche dal comune di Villa). Dal momento che il tracciato si spostava a distanza dall' Adda, nel tracciato del 2003, per avere lo spazio per realizzare lo svincolo di Tirano, che e' stato sostituito da rotonda,pertanto non c'e' piu' alcun motivo tecnico perche' il tracciato passi a distanza dall' Adda e la rotonda sia nel conoide a 100 mt dall' ADDA(con rischio colate detritiche-debris flow). Al Dosso per evitare i pericoli va realizzata la galleria di 2044 mt gia' progettata da PRO ITER(progetto definitivo approvato dal CDA di Anas), che consente anche un verosimile risparmio economico.In merito all’ illegale occupazione della fascia A del PAI,tra San Bernardo e Ganda,vedasi relazione pdf allegata all’ art. su Ruralpini pubblicato anche su Intorno Tirano.Tanti saluti.(geom. Santo Spavetti).Per le foto vedasi post nel gruppo facebook: paesaggio Camuno e Vallellinese da PRESERVARE.

12 01 2022 10:01

ssp

A FRONTE dei notevoli danni,il problema della CODA al CAMPONE mi sembra non venga risolto se non si realizza il tratto TIRANO-LOVERO le code sono ancora possibili. E' evidente che IL COSTO DELLA GALLERIA DOSSO di 2044 mt- progetto di PRO ITER- essendo la galleria in ROCCIA METAMORFICA - e' paragonabile a quello della galleria di CASTELBELLO/COLSANO (lavori in corso-sempre SS38), quindi ha un costo inferiore a 30 mil./km (salvo dimostrare particolari costi che lieviterebbero a TIRANO) - NOTEVOLMENTE INFERIORE alle opere di cui alla variante di SWS del 2007- IN QUANTO LA GALLERIA DOSSO prevista nel 2007 costa di piu' in quanto parte in terreno morenico, per cui i costi non sono paragonabili con la galleria di 2044 mt, e la galleria artificiale ha costi superiori come da costi sopraesposti. Visto il nuovo quadro economico e’ improponibile il mancato rispetto delle prescrizioni senza documentarlo con il RAFFRONTO COSTI/BENEFICI CHE ANDAVANO RAFFRONTATE LE POSSIBILI SOLUZIONI ALTERNATIVE LO RICHIEDE ANCHE IL CSLP: Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici- M INF.CSLP.REG. UFF.U. 0000253.11.01.2018. Affare n. 60/2017- SS 38" dello Stelvio". Parere n 60/2017 seduta del 14/12/2017. ...PROGETTO DEFINITIVO del 2007 (ndr: tracciato attuale)..... Pag. 14 -Nota prot. n 4441 del 29/04/2016:..completare la documentazione relativa alla definizione,a livello di progetto preliminare,della soluzione posta a base della progettazione,con particolare riferimento a: 1)descrizione ed illustrazione grafica delle possibili alternative progettuali rispetto alla soluzione localizzativa e di tracciato prescelta nel progetto in esame, anche in relazione alle condizioni ambientali,geomorfologiche ed idrologiche del sito; 2)descrizione delle motivazioni che hanno condotto alla scelta della soluzione definitiva adottata, che deve risultere la migliore sotto il profilo tecnico economico e del rapporto costi- benefici, anche....... (Pag. 16)....In relazione alla suddetta esigenza di motivare la scelta della soluzione progettuale definitiva come la migliore sotto il profilo tecnico- economico e del rapporto costi- benefici anche sulla base di dati aggiornati all' attualita', il progetto risulta carente, oltre che degli elaborati di cui .....,anche dei seguenti elaborati: ... -Elaborato in cui vengano illustrate graficamente ed analizzate le possibili alternative di tracciato(anche parziali) - analisi costi benefici finalizzata ad individuare, tra le suddette alternative progettuali, quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettivita',in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire...." Nel" progetto ESECUTIVO"quanto richiesto dal CSLP non risulta, nemmeno risulta il raffronto del costo della galleria di 2044 mt(progetto definitivo PRO ITER del 2003 approvato dal CDA di ANAS)Per cui puo' esserci un danno erariale e la realizzazione di un tracciato,con notevoli danni ,non motivato dall' interesse collettivo, ma da altri interessi, che se non pubblici rendono il progetto illegittimo.LA GIUSTIFICAZIONE DI COSTI E SOLUZIONE ATTUALE come la piu' opportuna con raffronto ad altre soluzioni di tracciato, va redatta come richiesto dal CSLP E PRESCRIZIONI IN GAZZ. UFF., non rispettate nel Progetto Esecutivo. Per cui o ANAS motiva l' attuale tracciato,quale la soluzione tecnica come richiesto dal CSLP:" quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettivita',in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire..." oppure va INDAGATA dalla PROCURA della REPUBBLICA per il verosimile DANNO ERARIALE.(S.Spavetti) Foto: tracciato di PRO ITER del 2003.(geom. Santo Spavetti)