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Tangenziale Tirano, Della Vedova: "Crosio fa polemiche senza fondamento"

CRONACA - 17 06 2017 - Benedetto Della Vedova

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/benedetto della vedova

Sembra che il collega Crosio non riesca a cambiare registro sulla vicenda della variante della SS38 di Tirano e quindi continui a fare polemiche senza fondamento.

 

Per mesi e mesi, lo ricorderanno i lettori, ha insistito che non c'erano e non ci sarebbero state le risorse finanziarie. Oggi, dovendo riconoscere che il Governo le risorse le ha messe a disposizione e che, grazie a questo impegno, l'opera si farà, cerca altre ragioni per un inutile scontro politico che, per quel che mi riguarda, non avrà. Pazienza.

 

Quello che è accaduto può contrariarci, ma non ha niente di segreto od oscuro e tantomeno ha dei “colpevoli politici” da accusare. Come ben sanno tutti coloro che seguono da vicino la vicenda, io mi ero attivato, e non poco, affinché Anas, subentrata alla provincia nella progettazione, consegnasse entro aprile scorso al Consiglio superiore dei lavori pubblici la revisione del progetto richiesta ad Agosto 2016. Ottenuto questo, mi sono premurato che il vaglio del progetto con le integrazioni, fosse messo alla prima assemblea utile del Consiglio superiore dei Lavoratori pubblici: proprio quella che si è tenuta ieri.

 

La commissione del Consiglio incaricata di vagliare il progetto, ha però ritenuto di riscontrare tutta una serie di criticità, sulla parte per la quale aveva richiesto integrazioni all'Anas ma anche sull'impianto del progetto iniziale, redatto a suo tempo dalla Provincia di Sondrio.

 

Ovviamente, era preferibile che questo non accadesse, ma è evidente a tutti che in questa fase sono gli enti tecnici competenti e non il livello politico o governativo ad avere la parola finale sugli elementi progettuali; e credo sia bene così.

 

Il fatto che si tratti di un progetto datato, la cui realizzazione ricordiamolo sembrava su di un binario morto, ovviamente ha complicato le cose ma troverei sciocco giocare ora allo scarico di responsabilità.

 

Ciò premesso, ora bisogna fare si che il progetto definitivo venga aggiornato superando le obiezioni sollevate dai tecnici del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, e che si arrivi poi al progetto esecutivo da appaltare da parte di Anas. Anche la fase finale del finanziamento, con la delibera del CIPE, necessita del progetto definitivo approvato.

 

Quello per cui ho lavorato e per cui continuerò a lavorare, senza polemiche, è che questi tempi siano i più brevi possibili. I tiranesi, giustamente impazienti di vedere aprirsi un cantiere di cui si è invano parlato per qualche decennio, conteranno anche sull'impegno incessante del sindaco Spada e dei sindaci di Bianzone e Villa, sul Presidente della provincia Della Bitta, sulla regione Lombardia e in particolare su Ugo Parolo, sul senatore Del Barba che non ha risparmiato le proprie energie; e infine, mi auguro, anche su un inutilmente polemico sen. Crosio.

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1 COMMENTI

17 06 2017 17:06

Méngu

Che delusione e che disagio si prova per un “risultato” contrario alle nostre speranze e alla nostra aspettativa sulla tangenziale di Tirano. Era meglio aspettarsi la bella notizia e sentir dire : è cosa fatta !! Immagino lo scoramento del nostro primo Cittadino dopo il forte suo impegno nel seguire l’iter di un progetto datato non certo per colpa sua. Lo stato d’animo di molti cittadini sarà di delusione per l’insuccesso, ma forse non del tutto inaspettato poiché nelle parole del signor Crosio quando dice “Questo stop alla tangenziale di Tirano non può stupire chi, insieme a me, ha lavorato incessantemente a Roma per ottenere il primo tratto della statale 38 e la tangenziale di Morbegno, due obiettivi raggiunti grazie a un impegno e a un pressing straordinari….. L’esperienza mi ha insegnato che a Roma non c’è nulla di scontato “ lascia intravedere le difficoltà che vanno però superate con costanza e mordacia. Ecco perché io credo che questa delusione va mitigata, anzi va trasformata in un pensiero positivo, costruttivo, seguendo passo per passo ciò che è emerso di non completo nel progetto presentato al Consiglio superiore dei lavori pubblici. Se vi sono criticità evidenti poiché sono cambiate alcune normative è quindi giusto superarle , naturalmente nel tempo più breve possibile. Inutile fare quindi critiche postume giuste o sbagliate che siano e che evidentemente non servono a nulla. Anzi chi critica ( ma a volte la critica può essere positiva ) si unisca ai criticati per fare in modo che tutto si risolva. Inutile dire che il cittadino tiranese, in questa pluridecennale vicenda della Tangenziale di Tirano vede il Sindaco come capro espiatorio poiché lui ci ha “messo la faccia” anzi ne ha fatto la priorità nel suo mandato ed è quindi esso stesso in persona “ il tribolato “ .Sfido ognuno di noi in tale occasione , per non perdere la faccia, non fare e strafare per ottenere il risultato promesso. La mia non è un sua “ difesa” ma solo una mia preoccupazione e con me anche quella di molti cittadini tiranesi. Chi di noi non ha a cuore Tirano con il suo enorme traffico veicolare che certamente nuoce alla salute dei piccoli e dei grandi a causa dell’inquinamento ? Tutto sommato definirei quell’incontro “ positivo “ a una sola condizione: risolvere le eventuali criticità, ma anche essere tutti compatti , politici, cittadini , minoranze comprese sapendo che il risultato positivo renderà onore a chi ha lavorato per il bene di Tirano . Apparire non conta, conta il fare e il darsi da fare per il comune obbiettivo. Parole vecchie come il “cucco” ma dure da penetrare nel cervello a causa della nostra presunzione, orgoglio, o forse presunzione per convenienza politica. Avanti tutta, sciur Sindàch ! Trenta anni fa avevo promesso ufficialmente che il sindaco che avesse ” fatto” la tangenziale di Tirano l’avrei trasportato dopo il taglio del nastro per cento metri sulle spalle, ora che sono vecchio i cento metri saranno dieci, ma prometto ancora di trasportarlo a spalle con il grido di “Viva ‘l Sciur Sindàch ………( che nome dovrò gridare ? ) .‘