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Stanziati i soldi per lo smaltimento dell'amianto al Foro Boario

CRONACA - 01 12 2018 - Ivan Falcinella

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/consiglio comunale tirano, 30 novembre 2018

Si è svolta ieri sera, venerdì 30 novembre, la seduta del Consiglio comunale della città di Tirano. Due i punti all'ordine del giorno: un'ennesima variazione al bilancio e una delibera di adeguamento della convenzione per il teleriscaldamento.

 

La variazione a bilancio, che ha visto l'astensione in blocco delle minoranze, ha avuto come tema della discordia la voce di circa 65.000 euro destinati allo smaltimento dell'amianto al Foro Boario. Dai banchi della minoranza ci si interrogava su che tipo di intervento fosse in programma, essendo la cifra troppo ridotta per una riqualificazione completa dell'area.

Il Sindaco ha spiegato che tale cifra è destinata al mero smantellamento di tutto l'amianto, pericoloso a livello sanitario, su tutta la superficie: comprese pensiline e i tetti dei capannoni. La riqualificazione o riassetto, con relative demolizioni, ricostruzioni e creazione di nuova strada di accesso a Tirano, verrà coperta finanziariamente con 500.000 euro provenienti dalla Provincia, che saranno propedeutici per la realizzazione della palestra e di una sala lettura per la IPA di Tirano [Istituto Pinchetti].

 

Altra voce chiarita da Spada, coadiuvato da Pola, è stata quella relativa all'affidamento dello sgombero neve: l'appalto, dopo alcune gare deserte, l'ultima con prezzo al rialzo, è andato all'unica ditta interessata, la ditta De Campo, per la cifra di 66.000 euro.
La minoranza fa notare come il prezzo per questo servizio nel giro di pochi anni sia praticamente raddoppiato, questo, a detta di Sergio Mascioni, da parte dell'amministrazione è un comportamento negligente.

 

Si è poi passati alla delibera sull'adeguamento della convenzione per la disciplina del rapporto di servizio pubblico di teleriscaldamento e per la regolamentazione del rapporto di affidamento intercorrente tra il Comune di Tirano e la società T.C.V.V.V. S.P.A.
Prima di procedere è stato chiesto di abbandonare la seduta a chi, come specificato nell'articolo 78, avesse interessi propri, tramite parenti o affini fino al quarto grado, nei confronti della società T.C.V.V.V. S.P.A. Hanno così lasciato i banchi del consiglio per la maggioranza: Zucchetti, Mazza, Soltoggio e Poluzzi; per la minoranza: Stoppani e Mascioni, che hanno comunque seguito il dibattito tra le fila del pubblico.

 

Dopo quasi un'ora in cui il Sindaco Spada si è occupato della lettura dell'impianto della delibera, Martino Della Vedova, unico consigliere di minoranza rimasto (Ferri è del suo stesso partito e non è intervenuto) ha preso la parola chiedendo delucidazioni sul fatto che il Sindaco, essendo rappresentante del Comune di Tirano, detentore di quote nella T.C.V.V.V. S.P.A., non abbia abbandonato la seduta. Il primo cittadino risponde che dopo opportune verifiche è pienamente suo diritto essere presente, che avendo fatto una prima convocazione si è esonerati da avere una maggioranza assoluta e si è nella piena validità di legge.

 

''Premetto che personalmente sul teleriscaldamento ho sempre avuto una coerenza estrema, - prosegue Della Vedova - una posizione secca, diversa da quella del Sindaco, e che in linea di massima concordo che tanti punti andavano regolamentati. Vorrei dire che tu sei qui a parlare da un'ora e le uniche due motivazioni pesanti di questa delibera sono: questo dimezzamento del canone e l'affidamento diretto del servizio. Non era urgente fare al momento questa delibera  e a mio modo di vedere è un regalo fatto a fine mandato dall'amministrazione comunale al teleriscaldamento, andando a intaccare tutto il lavoro fatto da noi in precedenza; infatti il gettito da ora in poi sarà molto minore di quanto ci si aspettava''.

 

''Prima cosa - ha risposto Spada - questa offesa gratuita non l'accetto. L'importanza della delibera riverbera sull'abbassamento delle tariffe per i cittadini e sulla serenità che avrà la società fino al 2035 [anno di scadenza, Ndr] per poter crescere sempre di più. Preferisco avere un gettito minore per le casse del Comune [si parla di 150.000 euro, Ndr] che incassare di più con tariffe più onerose per i tiranesi’’.

''Essendoci un buco di minoranza che a mia memoria in anni e anni di consigli comunali non c'è mai stato, - conclude il consigliere di minoranza Della Vedova – questa delibera non la votiamo.''

 

Ivan Falcinella

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