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Scoperta baita che produceva marijuana: due arresti

CRONACA - 16 08 2018 - Redazione

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/carabinieri

Non fanno più scalpore gli arresti per droga ma quando si parla di due giovanissimi insospettabili che avevano, addirittura, una baita adibita a laboratorio per la produzione di marijuana e che i carabinieri hanno sventato un  guadagno di circa 50 mila euro, allora la notizia lascia sbalorditi.


Si è conclusa alla vigilia di Ferragosto l’attività che ha portato i Carabinieri della Stazione di Chiesa in Valmalenco ad arrestare due giovani del posto per coltivazione, produzione e detenzione sostanze stupefacenti.
L’attività di controllo del territorio e di attenta vigilanza ha permesso di svelare quello che stava avvenendo nell’area boschiva in località "Arec" di Lanzada, con il ritrovamento di 24 piante di canapa indiana. 

 

I militari hanno accertato che si trattava di una vera e propria piantagione le cui piante si presentavano rigogliose della loro ricca inflorescenza. 
I militari erano certi che gli “agricoltori” si sarebbero, a breve,  presentati per iniziare la raccolta; è stata quindi avviata una costante attività di monitoraggio dell’area che è terminata il 14 mattina quando i due ragazzi sono stati bloccati durante l’attività di estirpazione delle piante. 


I giovani, amici coetanei di 21 anni entrambi del luogo, sono stati sottoposti a perquisizione domiciliare. 
Nella baita di proprietà di uno dei due sono state ritrovate 42 piante di “marijuana” in vaso, buste di cellophane contenenti complessivamente circa 730 grammi della  medesima sostanza stupefacente, serra per la coltivazione “in door” e attrezzatura atta alla coltivazione, all’essiccazione e al confezionamento della sostanza. L’intera baita è stata posta sotto sequestro in quanto utilizzata come laboratorio per la produzione. 

 

I Carabinieri ipotizzano che il guadagno sulla piazza si potesse aggirare intorno ai 50 mila euro. 
Le prime ipotesi investigative fanno ipotizzare ad una domanda esclusivamente locale destinata ai giovani o ai giovanissimi.


"La diffusione di sostanza stupefacente sul territorio e l’uso da parte di giovani insospettabili - hanno dichiarato le forze dell'ordine - spinge i Carabinieri ad essere ancora più attenti alle dinamiche giovanili, svolgendo non solo attività di controllo e prevenzione ma anche repressione".

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