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Salvatore Ambrosi e Mauro Silvano Minervini lasciano l’Asst

CRONACA - 16 03 2017 - Redazione

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/Salvatore Ambrosi e Mauro Silvano Minervini
Da sinistra, Minervini e Ambrosi

Fra ieri e oggi due primari “storici” di Asst Valtellina e Alto Lario, Salvatore Ambrosi, responsabile della struttura complessa di Anatomia Patologica, e Mauro Silvano Minervini, responsabile della struttura complessa di Urologia di Sondrio, hanno lasciato per la pensione.

 

Salvatore Ambrosi, di Roma, è giunto a Sondrio in veste di anatomo-patologo nel novembre del 1982 e, per 35 anni, ha prestato servizio in Anatomia Patologica a Sondrio, prima come assistente, poi come assistente di ruolo, quindi come aiuto di ruolo, e, infine, dal 2006 ad oggi come primario.

 

<Mi sono specializzato in Anatomia ed Istologia Patologica a Roma il 17 novembre dell’82 e, pochi giorni dopo, precisamente il 29 novembre, - assicura -, già stavo a Sondrio. Ho partecipato, infatti, al primo avviso pubblico a tempo determinato in cui mi sono imbattuto pensando che, tuttalpiù, avrei trascorso un periodo di vacanza in montagna. Invece, qui ho trascorso l’intera carriera lavorativa, con soddisfazione, e mi sono pure sposato con una donna del posto, perché mia moglie, Giulia, è di Morbegno. C’è stata solo una parentesi lavorativa di sei mesi a Roma, ma, per il resto, sono sempre stato a Sondrio>.

 

Nell’87, peraltro, Ambrosi si è anche specializzato in Neuropatologia alla Statale di Milano e, nel 1983, ha iniziato la propria collaborazione con la Scuola per Infermieri di Sondrio, prima insegnando Patologia Generale, poi, con la trasformazione in corso di laurea vero e proprio dell’Università Milano-Bicocca, collaborando alla cattedra di Anatomia.

 

<Un passaggio, questo, - sottolinea – che mi ha favorito anche nel rapporto col personale infermieristico che ho reincontrato, poi, sul lavoro, dentro l’ospedale di Sondrio. Buono anche il rapporto coi colleghi, per cui, posso dire che gli anni trascorsi in azienda sono stati ricchi di soddisfazioni>.

 

Lascia il primariato di Urologia e il suo impegno nella sanità pubblica, anche Mauro Silvano Minervini, originario di Molfetta, in provincia di Bari, ma lecchese d’adozione, chiamato a dirigere la struttura complessa di Urologia a Sondrio nel 1999.

 

<Mi sono laureato a Parma in Medicina e Chirurgia – precisa – e specializzato a Milano in Urologia, dopodiché, dal 1977 al 1990, ho lavorato all’ospedale di Lecco, sotto la guida del primario, professor Enrico Dormia, di Bormio, fra i più noti urologi a livello internazionale. Nel ’90 ho seguito il professor Dormia al San Carlo Borromeo di Milano, con la qualifica di aiuto corresponsabile, fino al ’99, quando sono stato chiamato a Sondrio>.

 

Dove, Minervini, assicura di essersi trovato molto bene e di conservare un ottimo ricordo di quest’esperienza valtellinese lunga 17 anni.

 

<Ho avuto la grande fortuna – dice – di lavorare con medici molto dedicati alla professione e al lavoro quotidiano, capaci, insieme a me, di creare un ambiente sereno, molto produttivo, in cui anche il personale infermieristico ha potuto mettere a frutto tutte le proprie capacità. Tanto che, negli anni, siamo stati uno dei reparti col maggior numero di encomi e con circa il 40% dei ricoverati di fuori provincia. Posso dire, quindi, di conservare un ricordo molto affettuoso di tutti i miei collaboratori>.

 

Ad Ambrosi e Minervini giungono parole di ringraziamento da parte di Giusy Panizzoli, direttore generale di Asst ValtLario, <per i tanti anni di lavoro nella sanità valtellinese – sottolinea – dove hanno lasciato il segno, assicurando impegno e dedizione costanti>.

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