MENU

Roggia dei mulini: "Un progetto indispensabile per la messa in sicurezza della zona"

CRONACA - 29 03 2018 - Redazione

CONDIVIDI

/Gian Antonio Pini

«Ci sono gli interessi di pochi e c’è l’interesse generale: da amministratori pubblici abbiamo privilegiato quest’ultimo per dare corso a un’opera pubblica fondamentale per la messa in sicurezza della zona che, a causa delle difficoltà del progetto che coinvolge oltre cento proprietari, è stata per anni rimandata». Il presidente della Comunità Montana di Tirano Gian Antonio Pini chiarisce i termini della questione in riferimento alla lettera che alcuni cittadini hanno inviato all’ente e reso pubblica attraverso la stampa.

 

La Roggia dei Mulini rappresenta soltanto una parte dell’ampia zona, compresa tra i Comuni di Mazzo, Tovo S. Agata e Lovero, interessata dall’intervento di regimazione idraulica dei fossi colatori, del costo di 1,7 milioni di euro, previsto nell’ambito delle opere di messa in sicurezza del territorio della Legge Valtellina. Il progetto originario, approvato dall’allora giunta esecutiva della Comunità Montana nel 2014, è stato successivamente cambiato attraverso l’adozione di due varianti.

 

«Il progetto ha subito delle modifiche sulla base di una serie di criticità emerse - continua il presidente Pini -: una tagliava in due la piana di Tovo, l’altra creava problemi alla ciclabile. Abbiamo cercato di mitigarlo il più possibile per salvaguardare i proprietari, ma avevamo la necessità di chiuderlo per procedere con l’appalto dei lavori in autunno. Si è aspettato anche troppo tempo e una soluzione andava trovata nell’interesse del territorio, dei proprietari e delle aziende insediate nell’area artigianale di Tovo».

 

La fuoriuscita d’acqua dalla roggia, infatti, che si verifica con frequenza in particolare in alcuni periodi dell’anno, rappresenta un problema per i sempre più numerosi insediamenti produttivi che, in questi anni, hanno garantito posti di lavoro ai residenti del tiranese.

 

«Da ultimo - conclude il presidente Pini -, vorrei chiarire ai cittadini che nel mio ruolo di presidente della Comunità Montana di Tirano sono un amministratore pubblico che, insieme al resto della giunta esecutiva, lavora nel solo interesse del territorio. Respingo al mittente le accuse che mi sono state rivolte: lo spostamento della roggia, semmai, mi penalizza, certamente non mi avvantaggia in quanto proprietario di un’abitazione e di terreni nella zona. In questi casi ciò che prevale è l’interesse pubblico, non quello di pochi proprietari, poiché l’obiettivo è più alto e coinvolge l’intero territorio. L’opera pubblica deve portare vantaggi alla collettività, questo è il suo fine e può succedere che non riesca a soddisfare le aspettative di tutti i proprietari coinvolti, in particolare quando sono così tanti. Mi auguro che i firmatari della lettera comprendano che come Comunità Montana abbiamo agito per il bene di tutti».

LASCIA UN COMMENTO:

DEVI ESSERE REGISTRATO PER POTER COMMENTARE LA NOTIZIA! EFFETTUA IL LOGIN O REGISTRATI.

0 COMMENTI