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Rissa in locale tiranese: divieto di accesso per quattro persone

CRONACA - 30 04 2022 - Cs

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/tirano panoramica

Quattro cittadini italiani, residenti in Sicilia ma stabilmente dimoranti in questa provincia, sono stati raggiunti da un provvedimento di “Divieto di accesso”, il cosiddetto DASPO Willy, per 2 anni, in un esercizio pubblico di Tirano, il “Bobo’s Pub” dove si erano resi protagonisti di diversi e gravi reati nel mese di ottobre 2021 quando dopo un litigio all’esterno dell’esercizio commerciale, i quattro hanno aggredito un altro avventore, ventenne, colpendolo con calci e pugni. Dopo la prima aggressione, nonostante la giovane vittima si fosse rifugiata all’interno del locale, addirittura cercando di nascondersi nel locale cucine, veniva raggiunto dai quattro che lo colpivano nuovamente.

 

La furia degli aggressori non si placava neanche di fronte ai sanitari intervenuti per soccorrere il ferito tanto che gli aggressori si introducevano all’interno dell’ambulanza continuando la loro aggressione nei confronti del ventenne. Una violenza incontrollabile che veniva rivolta anche contro i soccorritori, che riportavano lesioni, ed il mezzo di soccorso, che veniva gravemente danneggiato.

In conseguenza dei fatti il ventenne riportava varie lesioni, in particolare alla testa e ad un orecchio, che gli hanno provocato un danno a livello uditivo.

Gli accertamenti effettuati da personale dell’Arma dei Carabinieri per risalire agli autori dei fatti hanno permesso alla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Sondrio, in relazione a fenomeni violenti connessi alla cosiddetta “malamovida”, di notificare agli aggressori i provvedimenti mirati emessi dal Questore della Provincia di Sondrio, Angelo Giuseppe Re nei confronti dei quattro, i quali si sono resi responsabili di condotte violente all’interno o nei pressi dell’esercizio pubblico.

 

Il provvedimento, giustificato dalla pericolosità delle condotte tenute, comporta il divieto non solo di frequentare il locale ma anche di sostare o permanere nelle vicinanze dello stesso e la violazione, che potrà essere accertata attraverso i controlli di tutte le Forze di Polizia, è punita con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 8.000 a 20.000 euro.

Proprio la ripresa delle attività e la rinnovata socializzazione sono attentamente monitorate al fine di arginare e prevenire ogni fenomeno connesso ad episodi di violenza nei pressi di locali pubblici, con spesso protagonisti soggetti giovani, anche minorenni, adottando ogni strumento legislativo a disposizione per allontanare e sanzionare coloro che si rendono protagonisti di condotte violente che costituiscono un pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica.

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