Parcheggio di via Elvezia: consigli per una ristrutturazione

Esiste da anni un parcheggio auto, in via Elvezia a Madonna di Tirano, usato principalmente dai turisti e frontalieri che va completamente ripensato e modificato dalla nuova Amministrazione Comunale.

La porta di ingresso di un valico internazionale che è il nostro biglietto da visita.

BOCCACCIA MIA STATTE ZITTA, mi dico e mi limiterò a qualche consiglio.

Andrebbe chiamato : FRATELLI MALVA, missionari.

Andrebbero tolti tutti i massi.

La zona della piramide in legno progettata dall' arch. Ettore Ferrari per la patria dei chisciöi , andrebbe abbellita con fiori e panchine e un tavolone in legno.

Il parcheggio andrebbe delimitato con dei tronchi scavati come fioriere e non da massi.

Le auto dovrebbero avere una sola entrata-uscita al centro, dove esiste una visibilità di oltre100 metri .

Per maggior sicurezza bisognerebbe dire alla Ferrovia Retica di prolungare il sistema del semaforo luminoso e sonoro che già esiste sulla curva del Cantun e portarlo anche all' ingresso parcheggio. Saranno 150 mt.di cavo.

Bisogna ripensare dove mettere i bidoni del vetro e rifiuti.

Bisogna pensare a una fontanella di acqua potabile e WC.

Poi mancherebbe solo una asfaltatura o masselli auto bloccanti, con colore diverso per delimitare gli stalli.

Bisogna pensare alla illuminazione con alcuni lampioni.

Oltre al semaforo che segnala l' arrivo del treno, ci vogliono 2 specchi parabolici per vedere meglio anche le auto, moto, camion, che sfrecciano come uccelli impazziti che escono dalla gabbia...

Non dimentichiamoci del pannello digitale rotto da tantissimi anni e che sembra :

" THE BLACK HOLE "

 Il buco nero.

O si sistema o si toglie.

E che a nessuno venga in mente di mettere macchinette a pagamento, come nella vicina Svizzera.

Da loro dobbiamo copiare solo le cose intelligenti e ben fatte .

Penso che basti e avanzi, per ora.

Buon lavoro.

" il cittadino tiranese "

Bernardo Gabriele Ferrari