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Oberti sulle Olimpiadi: "Per il Mortirolo ora o mai più"

CRONACA - 28 06 2019 - Paolo Oberti

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Soddisfazione anche da parte del Comitato per l’assegnazione delle Olimpiadi Invernali 2026. Alle storiche e fondate ragioni di poter avere una strada altenativa alla Statale 36 cosa sulla quale il Comitato si sgola da anni, si somma ora il verificarsi di un evento storico per la nostra Valle che guarda caso è proprio sull’asse stradale Cortina - Alta Valtellina.

 

A questo punto penso che chiunque non sia d’accordo sulla necessità dell’opera e sulla realizzazione, possibile, prima delle Olimpiadi, sia solo per malafede o veramente una scarsa visione strategica per il nostro territorio. Ovvio che il traforo non potrebbe che essere stradale.

 

Bene ha fatto Paolo Uggè, Vicepresidente nazionale di Confcommercio e sostenitore da sempre della necessità di realizzare questo traforo, a sottolineare la quanto sia indispensabile realizzare questa infrastruttura: Incomprensibili invece le dichiarazioni qualche rappresentante della stessa Confcommercio siano evasive oppure come successo siano del tipo “ prima di nuove opere usiamo i soldi per sistemare la Statale 36. Probabilmente la differenza tra manutenzione e investimenti a qualcuno non è chiara.

 

Tutti sanno quanto sia congestionata l’area Milanese dal traffico: ebbene con questa opera sicuramente ci sarebbe un alleggerimento dello stesso. Per raggiungere e uscire dalla Valtellina, diciamo da Sondrio in su, da tutto il Nord -est e anche il Centro Italia ci sarebbe un risparmio di tempo e Kilometri. Nell’ottica delle Olimpiadi ad esempio vorrebbe dire andare a Milano per salire in Alta Valle: come dire per andare in Toscana dalla Valtellina perché non passiamo da Torino!!

 

In un momento poi ove vi è un’attenzione, a volte esagerata, alle emissioni in atmosfera e all’ambiente giova ricordare che meno kilometri significa meno consumi e meno emissioni.

 

Proprio su questo tema il Presidente Oberti, già ha fatto presente “ quanto l’opera potrebbe essere un elemento di grande innovazione tecnologica: all’interno del tunnel si potrebbe elettrificare la strada affinché i veicoli pesanti, opportunamente dotati di pantografo come i treni, viaggino con la corrente elettrica quindi in maniera a emissioni 0 e aldilà di quello che molti sostengono l’energia elettrica è la strada del futuro in tema di emissioni in atmosfera.

 

Ricordo che in Italia l’autostrada A35 meglio nota come BreBeMi diventerà la prima autostrada italiana elettrificata: La prima fase del progetto prevede la realizzazione di un tratto di 6 km tra Calcio e Romano di Lombardia.

 

La stessa Germania ha a co-finanziato un progetto di ricerca per provare e sviluppare la tecnologia delle autostrade elettrificate. Ma la Germania non è l’unica che sta facendo ragionamenti in tal senso.

 

Paolo Oberti

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