Linee ad alta tensione, due mesi di silenzio
CRONACA - 11 06 2019 - Comitato razionalizzazione linee alta tensione
Sono trascorsi due mesi dall’incontro tra Terna e il “Comitato per la Razionalizzazione delle linee ad alta tensione” dove si ribadiva l’intenzione della società di attuare la fase B della razionalizzazione delle linee ad alta tensione, ma tutto tace. Nei primi mesi di aprile c/o Comune di Mazzo, finalmente abbiamo avuto il primo incontro con Terna, dove la società ribadiva la volontà di proseguire nella realizzazione della fase “B” inserita nell’accordo di programma del 2003 e si attivava in accordo con la Regione Lombardia, la Provincia di Sondrio e il Comitato di Sorveglianza per convocare i tavoli politici e tecnici, per Valtellina e Valchiavenna. A tutt’oggi nulla è stato fatto. Siamo alle solite, basta abbassare momentaneamente la guardia e tutto si ferma, dimostrando uno scarso interesse su una questione così importante da parte di tutti. Abbiamo sollecitato telefonicamente sia i responsabili di Terna che il Presidente della Provincia, tutti concordano che i tavoli devono essere attivati quanto prima ma l’apertura viene continuamente procrastinata. A 16 anni dalla firma dell’accordo non si può ancora pretendere atti di fede e speranza. Un “Comitato” può chiedere, proporre, stimolare e protestare ma la responsabilità di governare e risolvere la problematica ricade sui chi è stato votato al governo della “cosa pubblica” Comuni, Comunità Montane, Provincia, Regione e Governo. Chiediamo a tutti gli amministratori locali in carica, a quelli appena riconfermati ed a quelli nuovi un rinnovato e serio impegno affinché questa annosa problematica, che si trascina da 16 anni, che condiziona negativamente tutta la nostra provincia si avvii a soluzione in tempi ragionevoli. Comitato per la razionalizzazione delle linee di alta tensione Valtellina Valchiavenna e Val Camonica
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