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La Valle della Ganda: la porta aurea per Trivigno

CRONACA - 28 02 2022 - Ezio (Méngu)

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/Attraversamento in quota delle linee 380kV e 220 kV doppia terna della Valle della Ganda
Attraversamento in quota delle linee 380kV e 220 kV doppia terna della Valle della Ganda (foto Méngu)

La persona accorta quando redige un progetto non lo deve pensare valido solo per il tempo presente ma deve immaginarlo anche adatto per ulteriori ampliamenti futuri. Il progetto non deve precludere eventuali modifiche, né tantomeno chiudere la via ad altri progetti che i nostri posteri potrebbero mettere in campo per mutate esigenze o opportunità. Non sempre però è così. Si progetta sovente con uno sguardo al presente dimenticando il futuro. Questo a me pare sia capitato, ad esempio, quando si è presa la decisione di dare via al percorso attuale della linea doppia terna 380 kV Robbia -San Fiorano progettata nell’83 e terminata nell ’85. Orbene quello che è stato fatto per esigenze impellenti di trasporto di energia sulle reti nazionali, è ormai fatto e indiscutibile. Sarà difficile modificare lo stato di fatto di quella linea, ma una “critica “di buon senso e del senno del poi presumo che si possa fare al fine, in futuro, di evitare “ intoppi”. E’ normale che per ogni modifica che tocca o impegna il suolo, il proprietario di quel suolo torcerà in primo momento il naso, ma poi con le dovute spiegazioni e con i dovuti compensi sarà più disponibile a dare il proprio contributo.

 

Tutto bene sinché i tecnici possono dire la loro idea dopo aver elaborato il progetto con la tecnica ottimale dell’efficienza, del minor consumo di suolo e in particolare con una visione panoramica sulle eventuali modifiche e ampliamenti futuri. La faccenda però si complica quando intervengono i Politici e gli Amministratori che con le loro “ampie e discutibili ragioni” sono spesso in contrasto tra loro. Il Mondo cambia ogni momento e le esigenze di oggi non saranno certe quelle di un domani, perciò quando si costruisce una casa, un capannone, una strada, un elettrodotto ecc. ecc. una delle cose da tenere in considerazione è quella di lasciare “le vie aperte “ai posteri in modo che non dicano: se avessero fatto in questo modo la soluzione c’era ! Ad esempio gli elettrodotti ad Alta e Altissima Tensione dove i tralicci a causa dell’elevata corrente di trasporto e quindi del loro inquinamento elettromagnetico devono essere  alti come campanili e le distanze da mantenere nell’ambito della fascia di rispetto sono ampei come spazi di autostrade a doppia corsia. Una simile cosa vale per i cavi interrati d’Alta tensione a elevate correnti.

 

Guardiamoci intorno nel tiranese. Vediamo 21 mastodontici tralicci che fanno da corona e da “sbarramento“alla zona medio alta della montagna di Trivigno.  Orbene sovrappassare o sottopassare con delle opere civili quei “corazzieri metallici ,“come ad esempio una funicolare o uno teleferica, non è problema semplice Si dirà: tutto è fattibile, siamo andati sulla luna!  E’ vero, ma evitare ostacoli quando si può è buona cosa. Ora vengo al punto! Con la nuova tangenziale di Tirano e con la costruzione della Nuova Sottostazione di Villa di Tirano a 380/ 220 kV verranno rimossi alcuni tralicci e altri saranno posati.  E’ l’occasione buona per dare ampio spazio alla zona della Ganda, alla intera Valle sino ai “ Crap del Còren “ . Ora la valle della Ganda è tagliata a mezzo e di traverso con un “deturpante e ingombrante “passaggio aerei di conduttori. Sono quelli della doppia terna a 380 kV Robbia- S. Fiorano che sovrappassano quelli della linea a doppia terna 220 kV L4-L5 . Secondo gli accordi di programma di Razionalizzazione delle linee elettriche di Valtellina , la linea 220kV a doppia terna L4-L5 sarà dismessa e “l’orribile” calata dei 12 conduttori a 380 kV da quel traliccio alto quasi 90 metri non ha più ragione di esistere e potrebbe essere sostituito quasi sul piano da un traliccio di dimensioni più ridotte e la linea ricongiungersi all’esistente. Di più, per far posto al passaggio della Tangenziale verranno rimossi alcuni tralicci della linea 220 kV a semplice terna che ora passa sul piano, ne saranno posati dei nuovi. Poi, quei nuovi tralicci posati verranno di nuovo rimossi per la dismissione della linea secondo accordi di Programma. Con un dovuto e accurato studio e dopo alcune modifiche, il corpo centrale della Valle della Ganda resterebbe completamente libero e potrebbe diventare la “porta aurea per Trivigno”, ad esempio per una funicolare di lunghezza non più di 2, 5 kM , ( vedi foto allegata )con partenza a Ganda e arrivo in Trivigno. Un domani, magari prossimo, sarebbe di certo un grande vantaggio turistico ed economico per i Tiranesi e per gli amici Villaschi. Sciagurato il tale che dicesse: non è sul mio territorio, gli altri si arrangino. Un buon progetto d’insieme si basa su uno studio e una supervisione generale dell’area.

 

Non dimentichiamo che la zona della Ganda e la relativa Valle, ai tempi dei nostri avi, era zona pregiata. Era zona di meravigliose selve di castagno, di sorgive di purissime acque, di pometi, vigneti e può esserlo ancora. Orbene, durante i lavori di costruzione della Tangenziale e della Nuova Sottostazione a 380/220kV c’è l’opportunità di fare tutto questo utilizzando le aree residuali. Gli Amministratori e i Politici non siano sordi a questa proposta, la studino e la sottopongano a giudizio poiché non sempre sono “ simbolo della saggezza caduta dal cielo”.

 

Ezio (Méngu)!

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