La Comunità montana è a rischio commissariamento

Le dimissioni del presidente Gian Antonio Pini avrebbero dovuto portare a un chiarimento all'interno della Comunità montana di Tirano ma così non è stato.

Il mancato rinnovo della giunta esecutiva, malgrado varie riunioni tenute in merito, spalanca le porte all'eventualità di un commissariamento preliminare alle elezioni comunali in programma l'anno venturo, destinate a delineare il quadro delle forze in campo. Al momento le bocce sono ferme o quasi, perché l'attività procede da regolamento e in tal senso è stata convocata l'assemblea per approvare il bilancio preventivo dell'ente mandamentale, indispensabile per garantire i regolari contributi ai vari comuni. Se però, a un mese di distanza dalle irrevocabili dimissioni del sindaco di Grosio in carica, lo stallo proseguirà per altri trenta giorni, allora scatterà l'intervento della Regione Lombardia sotto forma dell'incarico affidato a un commissario per passare all'ordinaria amministrazione.

Sta di fatto che la ventilata rivoluzione ai vertici della Cm finora non c'è stata e a questo punto è improbabile che possa avvenire.

Guido Monti