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Ilario De Biase spiega il successo di GUIDO

CRONACA - 21 06 2017 - Marco Travaglia

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Ilario de Biase nasce a Tirano nel 1983. Si è laureato in Beni Archeologici a Firenze e Scienze Preistoriche a Ferrara. Dopo varie esperienze nel campo della curatelia come organizzatore e co-organizzatore di mostre in Italia e all'estero, si avventura nell'imprenditoria culturale fondando iloveguido.com, una piattaforma collaborativa di condivisione di visite guidate. 

 

  • Come funziona il servizio?

In un’epoca iper-tecnologica di guide turistiche multimediali e di chatbot come assistenti, GUIDO nasce per rendere più semplice, accessibile e conviviale l’esperienza evergreen di un tour guidato animato da una guida umana. Se sei un visitatore (esploratore), attraverso il nostro servizio online www.iloveguido.it, puoi scegliere il tour che più ti piace a seconda della città in cui ti trovi, dei tuoi interessi e del tempo a disposizione. Puoi creare un gruppo o aggiungerti a uno esistente. La conferma del tour e la rivelazione del luogo di ritrovo viene inviata per SMS e per posta elettronica quando aderisce al tour il 5° partecipante. Da lì in poi il tour è da considerarsi confermato, e ogni adesione successiva viene confermata immediatamente. Più il numero dei partecipanti sale, più la tariffa del tour si abbasserà. Al momento dell’adesione chiediamo solo una pre-autorizzazione sulla carta di credito che ci garantisce per la tariffa massima che il partecipante potrà pagare, oltre ad avere anche un valore di prelazione per il tour scelto. All’appuntamento le guide GUIDO si riconoscono da uno sgargiante papillon. Sono loro a guidarti e a raccontarti il patrimonio che ti circonda. Il tour termina con un momento conviviale, chiamato taverna, perché la cultura mette anche sete!

 

  • Come ti è venuta l'idea?

Nel 2011 prestavo servizio civile europeo in un Parco Archeologico francese. Assistevo le guide del parco nelle loro attività quotidiane. Osservandole mi meravigliai della loro capacità di raccontare un patrimonio passato coinvolgendo chi li ascoltava, portando in vita antichi manufatti. Non dimenticherò mai le loro storie. Notai però che oltre le scolaresche pochi erano i visitatori solitari che approfittavano dei loro servizi. Anni dopo, in un momento di congiuntura professionale sfavorevole, discernetti i in modo più approfondito il problema e sviluppai una soluzione attraverso una ricerca di mercato e in concerto con alcune guide professioniste. GUIDO è il frutto di quei incontri e studi ma soprattutto della fiducia di due persone, Ombretta e Mirko, che hanno sposato la mia idea durante un evento di networking decidendo di mettere le loro competenze tecniche e umane nel progetto, rendendo così possibile la realizzazione della piattaforma che vedete oggi.

 

  • Hai ottenuto dei riconoscimenti?

Ho imparato presto che chi fa impresa deve mantenere il focus sul suo prodotto-servizio prima di volgere altrove il suo presenzialismo. Quando non hai risorse economiche tutto ciò che hai è il tuo tempo e quello del tuo team. Bisogna gestirlo con parsimonia e la nostra scelta finora è stata quella di impiegarlo nello sviluppo della piattaforma e nella creazione di un'offerta appetibile per il mercato turistico. Detto questo, i riconoscimenti sono anche una conseguenza di quel lavoro. Come team siamo stati selezionati alla finalissima di un importante business plan challenge (WEB2DAY, ndr) in Francia e di quella sul travel di H-FARM (Venezia), noto incubatore d'imprese innovative, nel 2015. Nel 2016, invece, siamo arrivati alla fase finale dello START CUP di Regione Lombardia. Sicuramente il riconoscimento maggiore è stato quello dell'autunno scorso quando siamo entrati nella Factory di Fondazione Cariplo come uno dei progetti d'impresa culturale più innovativi del Paese. Qui abbiamo avuto la possibilità di formarci per diventare impresa no profit e concorrere ora al finanziamento per l'avviamento.

 

  • Quanti sono gli utenti che hanno usufruito del servizio?

Per GUIDO il 2016 è stato l'anno dei primi vagiti: il sito online, le prime guide, i primi utenti.

A piccoli passi portiamo avanti una rivoluzione: trasformare le visite guidate in qualcosa di più popolare. GUIDO ha portato nel 2016 200 persone in giro per Parigi, Firenze e Milano, con il suo stile un po’ irriverente e solare. Abbiamo visitato insieme le collezioni 'minori' del Museo Bargello di Firenze, la street art e l'arte aborigena a Parigi, l'anfiteatro, l'arena civica, il museo archeologico, Sant'Ambrogio, il quartiere del Duomo e il Museo di Storia Naturale a Milano. Nel 2017 stiamo mantendendo al momento lo stesso trend, consolidandoci soprattutto su Milano. Terminata la fase di test di mercato e iniziata quella di fund raising, i prossimi obiettivi saranno necessariamente più ambiziosi per poter rendere l'impresa sostenibile.

 

  • In futuro pensi che il servizio possa coinvolgere anche la Valtellina?

Certamente. E a riprova stanno alcuni contatti già intrapresi con enti e professionisti del turismo per valutare serenamente come GUIDO possa integrarsi portando innovazione e nuovi pubblici. La valorizzazione dei cosiddetti patrimoni di periferia è, infatti, al centro della nostra riflessione e ricerca e ora anche del Consiglio d'Europa. Molti sono i siti e gli enti pubblici di tutela e conservazione dei beni culturali che non trovano visibilità sui grandi market place stranieri. Vogliamo dare a loro e alle guide che ruotano attorno a questi siti la vetrina che meritano. Nel merito significa valorizzare in altro modo il turismo gastronomico, naturalistico, sportivo e religioso, così peculiare nella nostra Valle. Certo, non mancano le criticità per tale impresa. GUIDO nasce sul solco tracciato dall'economia collaborativa in cui è necessaria una massa critica molto importante per poter funzionare, più facilmente riscontrabile nei grandi centri urbani. Tuttavia, la sua versatilità e capacità d'integrarsi a sistemi esistenti come aggregatore, e una presumibile più alta conversione utente data da un turismo d'entrata di maggiore qualità, potrebbero rendere comunque virtuoso un suo impiego.

 

  • Sono previste future implementazioni?

Il mio socio Mirko, responsabile dell'area tecnica, ama ricordarmi che un sito internet è come il Temple Expiatori de la Sagrada Família di Barcellona in Catalogna: un cantiere sempre aperto a ogni possibilità ed evoluzione. Il nostro obiettivo è ora consentire all'utente di prenotare on-line 24/7. Per compiere la nostra mission dobbiamo offrire all'utente un catalogo virtualmente illimitato di visite guidate e una user experience ineccepibile. Continueremo così a migliorare l'ergonomia della piattaforma e la sua ottimizzazione verso tutti i dispositivi mobili e ad allargare la nostra offerta su nuove città. A breve inizieremo anche a concentrarci di più sulla personalizzazione dell'esperienza utente per fidelizzare l'esploratore e fare di GUIDO anche un social game sul patrimonio culturale e naturale.

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