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Gli scempi della rete viaria statale e tiranese

CRONACA - 17 01 2018 - Ivan Bormolini

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/rattoppi indecenti Tirano

(A cura di Ivan Bormolini) E' sotto gli occhi di tutti la situazione in cui giace la copertura di asfalto della nostra Statale 38.
Urlano scandalo gli ammortizzatori delle auto ed i moderni sistemi degli autotreni; grida vendetta il fatto che una strada Statale ad altissima percorrenza viaria, sia questa turistica che industriale, oppure, non per ultimo, adibita al normale transito dei cittadini locali, si presenti in questo modo.

 

Che altro aggiungere, se i soldi ci sono, li si investano e una volta per tutte con interventi risolutivi, i quali devono essere costruttivi e lungimiranti: non è più pensabile solo rattoppare, spendendo inutili denari pubblici. La soluzione deve essere radicale e che dia garanzie per gli anni futuri.

 

Nella nostra Tirano, il problema  certo non manca. Faccio un esempio, ma ce ne sarebbero molti altri da citare che documento con fotografie. Il tratto di strada che dal ponte del Foro Boario introduce nella zona industriale, da anni si presenta in pessimo stato.
La superficie di asfalto, soprattutto nel percorso citato, è davvero compromesso; la neve, il gelo e le piogge invernali non fanno altro che accentuare il dissesto del manto di asfalto; lo stesso che per certi versi si riscontra giornalmente nella zona del sottopassaggio viabilistico verso la congiunzione con la Statale 38 e che porta al centro di Madonna di Tirano.

 

La problematica è semplicemente questa: rattoppa oggi, rattoppa domani... I rattoppi fatti pochi giorni fa e nelle settimane prima non servono a nulla. L'asfalto in sacchi preconfezionati non è una soluzione fattibile ma al limite un tampone di poca durata. 
Basta solo che un veicolo passi per scalfirlo, anzi è sufficiente  solamente una scarpa di un pedone per dimostrarne l'inefficienza di un intervento che non ha alcun futuro. 

 

E' certo che per intervenire in modo radicale sulle strade tiranesi, togliendo gran parte dell'asfalto presente e ponendone in opera del nuovo, ha dei costi elevati. Tuttavia, qualcosa va fatto, soprattutto in tratti di strada ad elevata percorrenza di veicoli e mezzi pesanti come la via V Alpini e il sottopassaggio. 

 

Ma pare che i rattoppi con asfalto vadano di moda a Tirano, anche in piazza della Basilica. Fotografo e documento, grazie anche ad una segnalazione che un cittadino ha posto sui social! Penso non ci sia altro da aggiungere, se non un amaro commento.
Ma come, siamo nella prossimità dell'entrata del palazzo del Penitenziere, sede del Museo Etnografico Tiranese di cui si sta facendo tanto per il suo futuro!!!! E poi qualche sampietrino esce di sede e che si fa?  Un poco di asfalto a coprire il buco. E' questa la corretta manutenzione in un luogo che è simbolo storico della nostra città? E' questo l'intervento più consono al cospetto della Basilica? 

 

Che dire di più, e sono ancora le fotografie a parlare; almeno si abbia la gentile e premurosa accortezza di raccogliere i pezzi mancanti dello storico marciapiede. No, meglio lasciarli li, all'ombra di una smunta fioriera, ai piedi di questa. Magari faranno bella o cattiva mostra di loro ai tiranesi e pellegrini che faranno visita al Santuario...

 

Parlando infine di ordinaria viabilità, devo dire che la soluzione provvisoria identificata dall'attuale Amministrazione in prossimità tra le vie Industria e Ponticello sia davvero buona, capace di  soddisfare le esigenze di automobilisti, ciclisti e pedoni. C'è però un punto da mettere a fuoco e che in tanti si domandano ed è il seguente: per quanto tale situazione viabilistica dovrà rimane allo stato attuale, ovvero di sperimentazione? Quando si arriverà ad un opera definitiva e consona? 

 

Ivan Bormolini

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1 COMMENTI

17 01 2018 09:01

Méngu

Stimato Ivan, concordo ! Io avrei una idea geniale per risolvere definitamente il problema delle buche: perché non le tappiamo con la polenta ?