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Età pediatrica, un video su come intervenire in casi di soffocamento

CRONACA - 24 03 2017 - Redazione

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/come intervenire in casi di soffocamento

In base ai dati Istat, in Italia, sono mediamente cinquanta i bimbi fino a 6 anni che vanno incontro alla morte per ostruzione da corpo estraneo delle vie aeree, dei quali, circa trenta, hanno meno di 4 anni. Ancora, il 27% di tutte le morti accidentali in bimbi fino a 4 anni è causato dallo stesso problema, percentuale che scende all’11% per i bimbi fra i 5 e i 9 anni, e al 5% per i bambini con più di 10 anni. Un problema importante, quindi, che ha spinto Regione Lombardia ad intervenire con una campagna di sensibilizzazione e informazione sul proprio canale YouTube di Regione Lombardia dove ha pubblicato il video didattico "Bimbi al sicuro. Come intervenire in caso di soffocamento", nato dalla collaborazione con AREU Lombardia. 

 

Il filmato è dedicato in particolare agli insegnanti delle scuole dell’infanzia (asili e asili-nido) oltre che ai genitori dei bambini che le frequentano, ma può avere una più ampia utilità informativa, in quanto illustra come gestire in modo corretto e tempestivo le situazioni di emergenza in cui si verifica un’ostruzione improvvisa delle vie aeree nel bambino con rischio di soffocamento, fornendo importanti indicazioni di primo soccorso su cosa fare (e cosa non fare) nell'attesa dell'arrivo dell'ambulanza.

 

<Accanto all’aspetto del primo soccorso,- precisa Emilio Palumbo, direttore, facente funzioni, del reparto di Pediatria dell’ospedale di Sondrio – dobbiamo ricordare anche l’importanza della prevenzione che passa per una costante osservazione del bambino, ancor più quando mangia e quando gioca. Mentre mangia, infatti, deve essere posizionato con una seduta corretta, allineata, curando di avere massima attenzione rispetto all’assunzione di cibi solidi, come caramelle, uva, arachidi, pistacchi, mentre carne e frutta vanno tagliate a pezzettini. Quanto al gioco, deve essere adatto all’età, per cui occorre controllare la relativa dicitura sulla scatola che lo contiene>.

 

Se, comunque, il problema si pone, allora, occorre chiamare subito i soccorsi, senza stare, nel frattempo, con le mani in mano, in quanto l’elemento “tempo”, è di fondamentale importanza.

 

<Innanzitutto, occorre capire se l’ostruzione delle vie aeree è parziale o completa – precisa il dottor Palumbo -, aspetto ben evidenziato nel video. Se è parziale, il bimbo piange, tossisce e riesce ancora a parlare, se è completa il bimbo non piange, non tossisce, non parla, e può anche diventare cianotico al volto. Ora, in caso di ostruzione parziale occorre far tossire il bimbo, perché ciò aumenta la pressione nel torace e favorisce l’espulsione del corpo estraneo, in caso di ostruzione completa, invece, bisogna avviare le manovre di disostruzione indicate nel video, diverse a seconda che l’età sia inferiore o superiore ad un anno. Sempre, però, valutando lo stato di coscienza del bimbo, perché se non è cosciente, allora bisogna alternare la rianimazione cardiopolmonare col massaggio cardiaco e la ventilazione bocca a bocca in attesa del medico che porti in ospedale il piccolo. Mai, infine, cercare di “liberare” il bimbo in modo manuale, cioè cercando di sfilargli il corpo estraneo dalla bocca, perché ciò rischia, anzi, di portare all’ostruzione completa delle vie aeree>.

 

Le manovre di disostruzione, peraltro, sono oggi sempre più diffuse capillarmente, grazie a corsi organizzati a vari livelli, tuttavia il pericolo resta e, nei casi più gravi, si può risolvere solo ricorrendo a broncoscopia d’urgenza. Frequenti, peraltro, anche i casi di ingestione in esofago di corpi estranei, soprattutto, monetine e pile piccole. Una ventina questi ultimi casi, l’anno, in provincia di Sondrio. Anche in questi frangenti, se necessario, occorre ricorrere a gastroscopia per togliere i corpi estranei.

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