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Dopo due anni riapre la chiesa di S. Gottardo

CRONACA - 05 05 2022 - Ivan Gambelli

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/chiesa san gottardo, sernio

La chiesa di San Gottardo a Sernio, ai margini della grande via che da Tirano sale a Bormio mercoledì 4 maggio, con la celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Francesco Coccopalmerio, ha riaperto i battenti in tutta la sua bellezza e originalità. Dopo un lungo e meticoloso intervento di conservazione, manutenzione, restauro e valorizzazione della durata di quasi due anni i fedeli hanno nuovamente varcato la soglia della chiesa. Questi interventi hanno permesso il restauro conservativo delle facciate esterne, il consolidamento statico e la ristrutturazione della copertura e degli elementi decorativi con opere di pulizia superficiale e consolidamento delle pellicole pittoriche. I positivi risultati raggiunti, grazie alle risorse messe a disposizione dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono frutto di una feconda sinergia tra le istituzioni preposte.

 

La riapertura dopo i lavori di restauro rappresenta un momento di gioia e di grande unione spirituale per la Comunità Parrocchiale. Oltre che per la sua importanza artistica, infatti, questo edificio religioso ha un particolare significato devozionale per gli abitanti di Sernio e, in special modo, per i fedeli della zona che potranno finalmente ricominciare a seguire le funzioni all’interno della chiesa.

 

La chiesa di S. Gottardo è ricordata in un documento del 1332 per cui è ipotizzabile collocare la sua costruzione ai primi del ‘300. Probabilmente era al centro di un abitato, che scomparve in seguito a un alluvione; anche la chiesa dovette rimanere seriamente danneggiata o probabilmente addirittura distrutta. Nonostante le minacce di frane e alluvioni, che probabilmente furono la causa della rovina della omonima contrada situata nei pressi di questa chiesa, esplicitamente citata in documenti della seconda metà del XV secolo, data la devozione popolare, la chiesa venne officiata e tenuta con cura, come attesta nel 1589 il vescovo Ninguarda. Verrà successivamente restaurata verso la metà del XVII secolo e poco dopo ex novo ricostruita con il concorso della comunità di Sernio e con le offerte dei devoti del Santo invocato per i quotidiani bisogni e per la guarigione. L’ultimo intervento di restauro è del 1959.

 

Lo storico don Giovanni Tuana, che fu parroco di Sernio dal 1619 al 1630, scrive a proposito di questa chiesa: “E’ oggetto di diffusissima venerazione anche ai nostri tempi, per il fatto che lì ogni anno si verificano dei miracoli: tale è invero l’afflusso dei fedeli alla chiesa il giorno 4 maggio, che a stento vi si crede”.

 

Grande la soddisfazione del parroco don Giovanni Villa e di tutti i fedeli per il completamento dei lavori.

 

Ivan Gambelli

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